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Concetti Chiave

  • La fantascienza combina elementi di fantasia e scienza, ispirandosi a conquiste scientifiche per narrare eventi incredibili ma non impossibili.
  • Il termine "science fiction" apparve per la prima volta su "Amazing Stories" e formalmente nacque nel '900, pur avendo radici nell'Ottocento.
  • Il genere si divide in tecnologico, sociologico e distopico, ciascuno con tematiche specifiche e autori di rilievo come Asimov e Bradbury.
  • In Italia, la fantascienza si affermò nel 1952 con la collana "Urania" di Mondadori, contribuendo a diffondere il termine "fantascienza".
  • I racconti esplorano temi di attualità come solidarietà, critica sociale e rischi della tecnologia, con ambientazioni variegate e personaggi come alieni e robot.

Il racconto di fantascienza è un racconto misto di fantasia e scienza.
Infatti prendendo spunto dalle conquiste della scienza, da dati scientifici, narra eventi fantastici al limite dell’incredibile ma non impossibili

«Fantascienza deriva da science fiction», termine inglese che letteralmente significa finzione scientifica e che compare per la prima volta nella rivista statunitense «Amazing Stories» (Storie Straordinarie), specializzata in racconti di fantascienza.
La fantascienza formalmente nasce nel ‘900, ma era già presente nell’Ottocento, secolo in cui vissero i due padri fondatori, il francese Jules Verne e l’inglese Herbert George Wells.
Alcuni però ritengono che le origini del genere narrativo fantascientifico siano ancora più antiche e risalgano al II secolo d.C, quando lo scrittore Luciano di Samosata scrisse «Dalla Terra alla Luna», narrando di un viaggio sulla Luna e di una guerra tra i seleniti, i suoi abitanti e gli elioti, abitanti del Sole.
La fantascienza nasce ufficialmente nel Novecento, a causa delle scoperte e delle invenzioni tecnologiche che in questo secolo hanno avuto larga diffusione, producendo profondi cambiamenti in tutti gli aspetti della vita.
Il genere fantascientifico si divide in tre settori:
La fantascienza tecnologica, narrante di fantastiche conquiste tecnologiche e scientifiche, nelle quali era riposto il futuro dell’umanità.

Questo genere tuttavia subì un calo dopo la seconda guerra mondiale e l’utilizzo della bomba atomica.
A questo genere appartengono numerosi racconti di Asimov, considerato il maggior autore fantascientifico.
Comparvero così molte opere di fantascienza incentrate sui pericoli cui può andare incontro una società troppo tecnologicamente avanzata e sull’esigenza di una pace universale. Questa nuova tendenza viene denominata «Fantascienza Sociologica», in quanto da spazio a problematiche di ordine sociale o civile.
Appartengono a questo genere le opere di grandi autori come Fredric Brown, Ray Bradbury, Philip Dick e Robert Scheckley.
Infine vi è la «Fantascienza Distopica», diffusasi ultimamente; i romanzi appartenenti a questa categoria narrano di scenari apocalittici, provocati da catastrofi climatiche, disastri ambientali o «dopobomba», in un clima di tensione e diffidenza , dove la vegetazione è ridotta ai minimi termini e ovunque vi sono resti dei prodotti scientifici e tecnologici. Uno dei primi scrittori a realizzare racconti con questa tendenza è stato Jack London.
In Italia la fantascienza si afferma relativamente tardi. Nel 1952 la casa editrice Mondadori pubblica una rivista e una collana di romanzi del titolo «Urania», ispirandosi all’omonima musa dell’astronomia. Il direttore della collana, Giorgio Monicelli conia anche il termine italiano di fantascienza.
La collana fece grande successo ed è tutt’ora pubblicata.
Tra i migliori scrittori fantascientifici italiani troviamo Carlo Fruttero, Franco Lucentini, Roberta Rambelli, Ugo Malaguti e Gianfranco De Turris
I personaggi possono essere di vario tipo: Esseri umani, Alieni, Robot, Cyborg, Androidi e interagiscono in diversi luoghi, come astronavi, laboratori, pianeti sconosciuti, osservatori astronomici.
I temi sono il conflitto tra il bene e il ale, la creazione di macchine intelligenti e la loro ribellione, guerre stellari, invasioni aliene e il viaggio nello spazio e nel tempo.
I racconti di fantascienza sono portatori di diversi messaggi, di grande attualità, come ad esempio appelli alla solidarietà e alla fratellanza, condanna di determinati comportamenti del genere umano, critiche ai sistemi politico-sociali, inviti all’accettazione del «diverso», dello «straniero»
e ammonimenti sui rischi di un uso incontrollato della tecnologia e della scienza

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del termine "fantascienza"?
  2. Il termine "fantascienza" deriva dall'inglese "science fiction", che significa finzione scientifica, e compare per la prima volta nella rivista statunitense "Amazing Stories".

  3. Chi sono considerati i padri fondatori della fantascienza?
  4. I padri fondatori della fantascienza sono il francese Jules Verne e l'inglese Herbert George Wells, attivi nel XIX secolo.

  5. Quali sono i tre settori principali della fantascienza?
  6. I tre settori principali della fantascienza sono la fantascienza tecnologica, la fantascienza sociologica e la fantascienza distopica.

  7. Quando si afferma la fantascienza in Italia e quale casa editrice è stata fondamentale?
  8. La fantascienza si afferma in Italia nel 1952 con la pubblicazione della rivista e collana "Urania" da parte della casa editrice Mondadori.

  9. Quali sono alcuni dei temi trattati nei racconti di fantascienza?
  10. I temi trattati includono il conflitto tra bene e male, la creazione e ribellione di macchine intelligenti, guerre stellari, invasioni aliene e viaggi nello spazio e nel tempo.

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