Concetti Chiave
- Le sistemazioni dei terreni in piano includono campi delimitati da scoline e una baulatura per favorire il deflusso dell'acqua.
- La sistemazione a larghe, o alla ferrarese, è comune nelle aree bonificate per la sua efficienza idraulica e adattabilità alla meccanizzazione.
- Le capezzagne servono per le manovre delle macchine e possono fungere da invasi temporanei.
- Le sistemazioni in pendio mirano a ridurre l'erosione e a migliorare l'infiltrazione dell'acqua, con diverse tecniche permanenti e temporanee.
- Le frane causano sconvolgimenti del terreno, riduzione della fertilità e danni a infrastrutture come scoline e strade.
Le sistemazioni dei terreni in piano
Appunto di produzioni vegetali per l’istituto agrario. Contiene una breve descrizione delle sistemazioni in piano in particolare quelle a larghe o alla ferrarese.
Le sistemazioni dei terreni in piano o in pianura sono caratterizzate dalla rete scolante e da altri elementi come i campi (appezzamenti delimitati dalle scoline), la baulatura (la convessità centrale che rende il campo spiovente al fine di favorire il deflusso dell’acqua in eccesso verso le scoline e si ottiene con arature a colmare), le capezzagne (presenti alle testate dei campi e servono alla manovra delle macchine, a volte possono servire anche come invasi temporanei ( es. le scoline) e le alberature. La sistemazione in piano più usata è la sistemazioni a larghe (o alla ferrarese) presenti nelle aree di recente bonifica, recentemente si è diffusa anche in molte zone agricole italiane perché è abbastanza efficiente dal punto di vista idraulico e adatta alla meccanizzazione di tutte le operazioni colturali essendo caratterizzata dall’assenza di alberature e da campi molto ampi. Le sistemazioni dei terreni in pendio o di collina sono caratterizzate da terreni con pendenza superiore al 5% e sono finalizzate a limitare l’erosione (fenomeno negativo) e a favorire l’infiltrazione dell’acqua al fine di ricostruire le riserve idriche del suolo. Queste sistemazioni si suddividono in permanenti (il ritocchino, il terrazzamento, il ciclionamento, i ripiani raccordati, il girapoggio, il cavalcapoggio e le sistemazioni di collina (lunette) e temporanee (la sistemazione a onde e i fossi acquai).
Frana è lo scorrimento degli strati superficiali del terreno sugli strati sottostanti (spesso argillosi e poco compatti) ed è legata ad infiltrazione e stratificazione nel terreno. La conseguenza della frana è lo sconvolgimento superficiale del terreno, la diminuzione di fertilità, le devastazioni delle colture e i danni a scoline (sono fosse di prima raccolta che scaricano l’acqua in fosse di seconda raccolta i capofossi, cioè raccolgono sia l’acqua in eccesso superficiale sia quella sotto-superficiale), strade ect.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali delle sistemazioni dei terreni in piano?
- Qual è lo scopo delle sistemazioni dei terreni in pendio?
- Quali sono le conseguenze di una frana sui terreni agricoli?
Le sistemazioni dei terreni in piano sono caratterizzate dalla rete scolante, campi delimitati dalle scoline, baulatura per favorire il deflusso dell'acqua, capezzagne per la manovra delle macchine, e l'assenza di alberature nei campi ampi, come nella sistemazione a larghe o alla ferrarese.
Le sistemazioni dei terreni in pendio mirano a limitare l'erosione e favorire l'infiltrazione dell'acqua per ricostruire le riserve idriche del suolo, utilizzando metodi come il ritocchino, il terrazzamento e le lunette.
Le frane causano sconvolgimenti superficiali del terreno, diminuzione della fertilità, devastazioni delle colture e danni a scoline e infrastrutture come strade.