Concetti Chiave
- L'oidio della bietola si manifesta inizialmente con clorosi irregolare delle foglie, seguita da una polverina biancastra.
- L'infezione colpisce l'apparato aereo delle piante, causando necrosi e disseccamenti.
- Il fungo si conserva come cleistotecio ed è favorito da condizioni caldo-umide.
- La lotta contro l'oidio è principalmente chimica, utilizzando zolfo o prodotti antioidici endoterapici.
- I trattamenti possono essere ripetuti e combinati in base alle condizioni climatiche ed epidemiologiche stagionali.
Oidio della bietola
L’oidio si manifesta con una clorosi delle foglie colpite che si sviluppa irregolarmente e poi man mano si ricopre della caratteristica polverina biancastra.L’apparato aereo colpito va incontro a delle necrosi e disseccamenti.
Si conserva come cleistotecio ed è favorito da condizioni ambientali caldo-umide.
La lotta è di tipo chimico, negli ambienti a rischio e con condizioni climatiche favorevoli alla malattia si può intervenire con:
- prodotti a base di zolfo
- prodotti antioidici endoterapici e curativi.
I trattamenti che possono anche essere ripetuti in funzione dell’andamento climatico stagionale ed epidemiologico, si possono effettuare miscelando i prodotti endoterapici con lo zolfo.