Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Le lavorazioni del terreno migliorano la porosità e gestiscono le erbe infestanti, mentre l'inerbimento è adatto a terreni irrigui e collinari per limitare l'erosione.
  • Il sesto d’impianto e l’orientamento dei filari devono garantire l'insolazione ottimale, con orientamento Nord-Sud in pianura e scelta basata su esposizione e pendenza in collina.
  • La potatura è essenziale per ridurre il periodo improduttivo dell'olivo, migliorare l'illuminazione e prevenire patologie fungine attraverso l'arieggiamento.
  • La disposizione delle piante varia in base a fattori agronomici e ambientali, influenzando la crescita e la produttività dell'oliveto.
  • Il periodo di raccolta delle olive è cruciale per massimizzare quantità e qualità dell'olio, richiedendo considerazioni specifiche per ottimizzare il risultato.

Lavorazione del terreno per l’oliveto

Le lavorazioni del terreno vertono soprattutto sulla gestione dell’acqua, per cui le lavorazioni meccaniche tendono a migliorare la porosità del terreno e a eliminare le erbe infestanti, mentre la tecnica alternativa dell’inerbimento nell’interina è consigliata solo in terreni irrigui, o comunque in assenza di carenza idrica, e in terreni collinari, per limitare i fenomeni erosivi e migliorare la fertilità. il sesto d’impianto e l’orientamento dei filari, per esempio, devono favorire una buona insolazione delle piante e in particolare dei frutti, che si sviluppano sui rami dell’anno precedente soprattutto nella parte più esterna della chioma. Quindi nelle zone pianeggianti il miglior orientamento dei filari è sicuramente quello Nord-Sud, mentre nelle zone collinari la disposizione dei filari dovrà essere scelta in funzione dell’esposizione e della pendenza, tenendo conto da un lato della necessità di limitare i fenomeni erosivi e dall’altro dell’esigenza di favorire la migliore insolazione. Sesto d’impianto, indica la disposizione reciproca delle piante sul filare e tra i filari e varia in relazione a diversi fattori agronomici e ambientali. Non va poi dimenticata la potatura, che è uno strumento fondamentale per abbreviare il periodo improduttivo dell’olivo (raggiungendo produzioni anche al 3°-4° anno), migliorare l’illuminazione e l’arieggiamento della parte interna della chioma, che incidono sulla produzione e il grado di maturazione dei frutti ed evitano il ristagno di umidità e quindi la diffusione di patologie fungine. Una scelta agronomica di fondamentale importanza è il periodo di raccolta delle olive; la determinazione dell’epoca ottimale di raccolta deve tener conto di diversi aspetti, tutti finalizzati a ottenere massima quantità e miglior qualità di olio.

Domande e risposte