Irrigazione - Descrizione

L’irrigazione

Molte volte, la pioggia non è sufficiente a fornire alla pianta l’acqua necessaria per cui l’uomo deve provvedere in merito, ricorrendo all’irrigazione. L’irrigazione è utile perché fornisce alle piante la giusta quantità di acqua ed in maniera regolare, cosa che, comunque, la pioggia non fa. L’acqua necessaria per l’irrigazione può essere prelevata da diversi luoghi: dai corsi d’acqua, dai serbatoi a corona, dai laghi o dal sottosuolo.

Quando ricorriamo a corsi d’acqua possono essere costruiti dei canali derivatori o delle dighe artificiali. I serbatoi a corona sono bacini o vasche di terra costruiti alla base di colli o in pianura che raccolgono le acque che scendono dai terreni posti più in alto.
Una volta raccolta l’acqua, essa viene distribuita ai terreni da irrigare per mezzo di una rete di canali che prende il nome di rete irrigua. Le acque non utilizzate vengono raccolte e scaricate di solito in un fiume da un’altra rete di smaltimento. I canali, via via che attraversano il terreno da irrigare diventano sempre più piccoli e sono quasi sempre all’aperto (si dice “a pelo libero”). Invece il canale principale o derivatore, di solito è molto grande.
La somministrazione dell’acqua non avviene sempre nello stesso modo perché i diversi tipi di coltivazioni e di terreni hanno necessità diverse. Infatti, alcuni richiedono acqua continua e abbondante, altri ad intervalli, altri a pioggia. I metodi di irrigazione sono quattro:
1) per scorrimento: l’acqua esce dalle fossette adacquatrici e scorre sotto forma di velo sottile sul terreno. L’acqua in eccesso va a scaricarsi in appositi canali. Questo sistema è molto adoperato nelle marcite e nei pascoli.
2) per infiltrazione: è uno fra i sistemi più diffusi. l’acqua esce dall’adacquatore attraverso tante bocchette in comunicazione con canaletti o con i solchi; quindi, arriva fino alle radici delle piante filtrando nel terreno dai canali o dai solchi. Questo sistema si adopera soprattutto per gli agrumeti, gli orti, i campi di cereali e i vivai.
3) per sommersione: il terreno viene sommerso da uno strato di acqua che vi rimane per un certo periodo di tempo. Il terreno viene diviso in piccoli appezzamenti, delimitati da piccoli argini e passa da una zona all’altra grazie ad una lieve pendenza. A volte i piccoli appezzamenti non hanno alcun sfogo e l’acqua piano piano viene assorbita del tutto. Questo è il sistema di irrigazione tipico delle risaie, ma viene anche utilizzato per gli orti, gli agrumeti ed i frutteti.
4) Per aspersione o pioggia: l’acqua viene fatta cadere dall’alto come avviene con la pioggia, tramite appositi irrigatori. Gli irrigatori sono di due tipi: rotanti e a tubi perforanti. Questo sistema di irrigazione permette di risparmiare acqua e non richiede costose sistemazioni del terreno. Si usa per pascoli e coltivazioni di piante erbacee. L’irrigazione per aspersione si può perfezionare e completare, mescolando all’acqua materiale e sostanze fertilizzanti (es. concimi chimici, letame, ecc…). In tal caso, sul terreno cade una pioggia ricca di elementi nutritivi.