Concetti Chiave
- Il vento intensifica la traspirazione delle piante, aumentando il consumo di acqua, specialmente nelle zone costiere.
- Particelle saline trasportate dal vento possono danneggiare le piante, deformandole in forme come la "chioma a bandiera".
- Venti forti possono causare l'abbattimento di alberi e l'allettamento di cereali, con potenziali perdite di raccolto.
- Il vento facilita la diffusione di parassiti, batteri, virus e funghi, come la migrazione di afidi e spore di ruggini.
- La percezione della temperatura corporea diminuisce con l'aumentare della velocità del vento, influenzando le scelte di abbigliamento.
Il vento: effetti negativi sulle colture
Il vento aumenta notevolmente i consumi di acqua della pianta poiché contribuisce ad aumentare la traspirazione delle colture. Per questo motivi, le zone costiere dove soffia molto spesso il vento, troviamo dei frangivento costituiti da filari di piante, da muri a secco o da cannicci. Se il vento è particolarmente forte, esso trasporta delle piccole particelle ricche di sale che per molte piante sono nocive.
Inoltre a seguito di questo vento, succede spesso che le piante in prossimità della costa marina assumino una chioma deformata che viene chiamata “chioma a bandiera”.I venti particolarmente impetuosi possono abbattere gli alberi e questo spiega il motivo per cui laddove soffiano venti di questo tipo, i filari di protezione sono posti in modo parallelo rispetti al vento.
Un forte vento può anche provocare l’allettamento dei cereali invernali come il frumento e l’orzo. In questo caso i culmi si piegano e le piante si coricano al suolo. Il fenomeno viene favorito da una concimazione eccessivamente azotata e se il fenomeno è particolarmente vistoso può comportare delle perdite ingenti di raccolto.
Il vento può anche causare la diffusione di insetti parassiti, batteri, virus e di funghi. Un caso da sottolineare sono le nottue che arrivano in Italia, quando soffiano dal Nord Africa i venti di scirocco. Gli afidi, che sono cattivi volatori, si lasciano trasportare dal vento pere diffondersi su lunghe distanze. Un caso tipico è la diffusione eolica di malattie da funghi, cioè delle spore delle ruggini dei cereali, del caffè e della canna da zucchero. Gli studiosi sono arrivati a constatare che tali spore possono essere trasportate a migliaia di chilometri di distanza.
Dal vento, può anche dipendere la diffusione di malattie infettive degli animali domestici. Questo successe nel 1981 quando l’afta epizootica passo dalla Francia alla Gran Bretagna, attraversando la Manica, grazie al vento.
Da segnalare, infine che la temperatura percepita dal corpo umano aumenta con la velocità del vento per cui se un vento soffia a 60 km orari e la temperatura è 15°, il corpo umano percepisce una temperatura di 5,9°. Sono dati da conoscere per capire l’abbigliamento da indossare quanto si deve lavorare all’aria aperta, soprattutto in zone frequentemente molto ventose.
Domande da interrogazione
- Quali sono gli effetti del vento sulle colture?
- Come si proteggono le colture dal vento nelle zone costiere?
- In che modo il vento influisce sulla diffusione di malattie e parassiti?
Il vento aumenta la traspirazione delle piante, trasporta particelle di sale nocive, può deformare le chiome delle piante e causare l'allettamento dei cereali, oltre a diffondere parassiti e malattie.
Nelle zone costiere, si utilizzano frangivento come filari di piante, muri a secco o cannicci per proteggere le colture dagli effetti del vento.
Il vento può trasportare insetti parassiti, batteri, virus e spore fungine su lunghe distanze, contribuendo alla diffusione di malattie tra le piante e gli animali.