Concetti Chiave
- Il controllo fisico dei fitopatogeni utilizza tecniche che modificano i fattori ambientali per proteggere le piante coltivate.
- La sterilizzazione del terreno con vapore ad alta temperatura elimina i nemici naturali delle piante, ma è un processo costoso.
- La solarizzazione, che sfrutta l'effetto serra, è un'alternativa alla sterilizzazione del terreno attraverso l'uso di teli di plastica trasparente.
- La distruzione col fuoco è efficace per eliminare piante infette, come olmi o platani colpiti da malattie incurabili.
- Prodotti a base di Bacillus thuringiensis e piretro sono considerati agrofarmaci per la loro azione insetticida, nonostante siano di origine naturale.
Controllo fisico dei fitopatogeni
Il controllo fisico consiste nell’uso di tecniche che tendono a modificare i fattori fisici dell’ambiente per renderlo più idoneo alla vita delle piante coltivate e allo stesso tempo inospitale per i loro nemici naturali.
Sterilizzazione del terreno col calore: Come è già stato ricordato, la coltivazione prolungata delle stesse piante su un terreno porta a un accumulo progressivo dei loro nemici naturali; per eliminarli è possibile riscaldare il terreno insufflandovi vapore ad alta temperatura, attuando la così detta sterilizzazione.
Distruzione col fuoco di infezione o infestazione: Quando i focolai sono rappresentati da piante intere, è bene procedere alla loro distruzione col fuoco, soprattutto se si tratta di piante arboree; può essere il caso, per fare un esempio, di olmi colpiti dalla grafiosi o di platani affetti da cancro colorato, malattie nei confronti delle quali non esistono attualmente possibilità di cura.
Tra gli agrofarmaci vanno compresi anche i preparati a base di Bacillus thuringiensis, un batterio attivo contro vari tipi di insetti, diversi a seconda del ceppo batterico contenuto nella confezione. Il motivo per cui questi prodotti vengono considerati alla stessa stregua degli agrofarmaci sta nel fatto che l’azione insetticida è dovuta a una tossina prodotta dal batterio la quale, pur essendo di origine biologica, consente di attuare una vera e propria lotta chimica; analogamente il piretro, estratto dai fiori di alcune composite africane, non perde i suoi connotati di insetticida, tossicità compresa, per il solo fatto di essere di origine naturale.