Concetti Chiave
- L'autosufficienza del suolo dipende dall'equilibrio tra produzione di biomassa delle piante e degradazione delle sostanze organiche da parte dei microrganismi.
- Negli ecosistemi naturali, l'autosufficienza è mantenuta grazie alla restituzione integrale della biomassa prodotta al suolo.
- L'autoregolazione del suolo è garantita dalle attività biologiche, preservando l'equilibrio grazie a un elevato potere tampone.
- Il suolo possiede meccanismi di feedback che riportano la sua composizione alle condizioni originarie dopo variazioni.
- Nell'agricoltura intensiva, dove la biomassa viene rimossa, il suolo perde la capacità di autoregolazione e diventa più soggetto a squilibri.
Autosufficienza e autoregolazione del suolo
Due fenomeni fondamentali costituiscono la base per il mantenimento della fertilità del suolo: l’autosufficienza e l’autoregolazione. L'autosufficienza è basata sull’equilibrio tra la produzione di nuova sostanza secca da parte delle piante e la degradazione delle sostanze organiche da parte dei microrganismi demolitori che vivono nel suolo. questo processo permette la formazione di una riserva stabile di biomassa e di energia, costituita principalmente dall’humus.
La condizione per cui può essere mantenuta l’autosufficienza è la restituzione integrale della biomassa prodotta al suolo stesso: condizione che si verifica solamente negli ecosistemi naturali. in questi ecosistemi non vi è infatti l’asportazione continua della biomassa prodotta. L’autoregolazione assicura il mantenimento dell’equilibrio nell’ecosistema suolo-piante per mezzo delle attività biologiche che si svolgono nel terreno. il suolo, ben dotato di colloidi e ricco di organismi, possiede un elevato potere tampone che lo preserva da variazione improvvise di pH. In senso lato, questo fenomeno ha anche capacità di attenuazione nei confronti delle variazioni ambientali improvvise dovute a eventi climatici o a interventi antropici. L'autoregolazione è dovuta all’esistenza di meccanismi di feedback che, dopo ogni variazione, tendono a riportare la composizione del suolo alle condizioni originarie. La capacità del terreno di mantenere un equilibrio interno è dovuta soprattutto al riciclaggio integrale della materia che si verifica negli ecosistemi naturali. Laddove invece buona parte della biomassa esce dall’ecosistema che l’ha prodotta senza più farvi ritorno, com avviene nell’agricoltura intensiva, il suolo perde in gran parte questa capacità di autoregolazione. in questa situazione il terreno è soggetto più di frequente al verificarsi di squilibri nella composizione e all’instaurazione di condizioni microambientali anomale.