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Chi sono gli apprendenti di italiano L2?

Non solo gli immigrati costituiscono una nuova, ampia porzione di pubblico a cui si rivolgono i corsi di italiano L2; negli ultimi anni sono aumentati anche coloro che si avvicinano all'italiano per motivi economici e commerciali (si pensi al mondo della moda, del design o dell'enogastronomia), oppure per motivi di studio, anche specialistico, connessi, per esempio, ai progetti di scambio europei come Erasmus o Socrates.

Fra gli studenti di italiano L2, attualmente, vi sono dunque:

  • bambini, adolescenti e adulti, immigrati, studiosi, studenti, turisti e professionisti,
  • che apprendono la lingua con finalità molto diversificate: per vivere, per cultura, per lavoro,
  • in luoghi altrettanto diversificati: dai corsi regionali, comunali o parrocchiali specifici per gli immigrati, alle scuole private, alle aziende, all'università o ancora alla scuola pubblica (DPR 394 del 1999, che apre un capitolo di
fondamentaleimportanza per la formazione del docente). Soffermiamoci sugli immigrati e, in particolare, sui ragazzi delle scuole: "Insegnare l'italiano come lingua seconda ai bambini e ai ragazzi dell'immigrazione è un compitodelicato e complesso, che chiama in causa i temi dell'integrazione e dell'identità [e rappresenta] unasfida professionale che richiede competenza, consapevolezze pedagogiche e didattiche e strumenti dasperimentare". (Favaro, 2000, p. 16) "La diversità [...] impegna l'intera scuola al rispetto delle biografie personali, alla valorizzazionedei talenti, alla presa in considerazione dei bagagli di esperienza e di conoscenza degli studenti". Ricordiamo alcune premesse [...] "Uno sguardo alla professione medica potrebbe essere rivelatore per un insegnante di lingue cheintenda procedere scientificamente. Il medico conosce [diverse scienze], ma nella sua attività professionale non

Si trova mai ad usare una sola scienza alla volta. Con la sicurezza che gli viene dalle medicine efficaci per ciascuna malattia, egli le impiega nelle dosi che ritiene più adatte per ciascun paziente. Quando una medicina provoca effetti collaterali non desiderabili, egli ne sospende la somministrazione e la sostituisce con un'altra. […] Similmente, l'insegnante di lingue non può ignorare i risultati della linguistica […], della psicologia dell'apprendimento e dell'età evolutiva, della pedagogia, e tantomeno può ignorare la personalità e le capacità dello studente singolo. Un approccio scientifico all'insegnamento linguistico impiega il meglio di quanto è noto per ogni specifica classe e per gli allievi che la compongono”.

Chi è allora l'apprendente di italiano L2?

Caratteristiche individuali

Scolarità

Situazione linguistica

Situazione famigliare

Contesto di inserimento sociale ed extrafamigliare

Età diverse: arrivo prima dei 6 anni arrivo nella fascia d’età corrispondente all’obbligo scolastico arrivo oltre i 15 anni

Percorsi di scolarizzazione diversi: non scolarizzazione per ragioni di età scolarizzazione coerente con l’età anagrafica sottoscolarizzazione / non scolarizzazione Software of the mind

Biografie linguistiche diverse … monolinguismo in italiano bilinguismo italiano/lingua materna monolinguismo in L1 diglossia bilinguismo tra la L1 e una lingua straniera Traccia per la rilevazione delle B.L.

Progetti migratori diversi motivi economici, asilo politico, ecc. provvisorietà, stabilizzazione, ecc.

Condizioni di inserimento della famiglia diverse lavoro, alloggio, situazione giuridica, contatti con autoctoni, ecc.

Profilo d’apprendente La nozione di profilo […] integra […] dimensioni diverse, linguistiche, cognitive, attitudinali, sociali, culturali, istituzionali, rendendo necessario un

approccio pluridisciplinare. (Mondada, Py, 1994, pp. 381-382)

Bisogni linguistici dell'apprendente:

  • orientarsi o riorientarsi
  • comunicare e interagire con gli altri
  • studiare e apprendere le discipline scolastiche
  • non perdere la propria storia e le proprie radici

Gli alunni non italofoni devono imparare in tempi rapidi a:

  • comprendere e comunicare in italiano per condurre gli scambi interpersonali di base
  • leggere e scrivere nella nuova lingua (anche attraverso l'eventuale nuovo alfabeto)
  • comprendere e produrre messaggi e testi, orali e scritti, di complessità diversa e crescente
  • studiare le diverse discipline e seguire i contenuti del curricolo comune utilizzando la L2
  • riflettere sulla nuova lingua dal punto di vista metalinguistico
  • mantenere, valorizzare e continuare a sviluppare la lingua d'origine

Chi insegna l'italiano L2?

normativo

Quadro principi europei fondamentali (direttiva 486/77)

Inserimento nel sistema scolastico

comuneIniziative per l'insegnamento della L2Valorizzazione L1 punti di forza normativa italianaInserimento - educazione interculturaleDiritto/obbligo scolastico per tutti i minoriItaliano L2 - integrazione - valorizzazione L1 punti salienti (dpr 394/1999):

  1. diritto all'istruzione
  2. determinazione della classe
  3. ripartizione nelle classi
  4. adattamento dei programmi
  5. attivazione corsi intensivi italiano L2
  6. individuazione criteri rapporti scuola-famiglie
  7. organizzazione iniziative ed. intercult.

1. I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all'istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono soggetti all'obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia[...].

2. [...] I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe

corrispondente all'età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:

  1. dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe, immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;
  2. dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;
  3. del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza;
  4. del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno.

3. Il collegio dei docenti formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi: la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri.

4. Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri,

Il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l'apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzato altresì mediante l'attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell'ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l'arricchimento dell'offerta formativa.

5. Il collegio dei docenti formula proposte in ordine ai criteri e alle modalità per la comunicazione tra la scuola e le famiglie degli alunni stranieri. Ove necessario, anche attraverso intese con l'ente locale, l'istituzione scolastica si avvale dell'opera di mediatori culturali qualificati.

6. Allo scopo di realizzare l'istruzione o la formazione

degli adulti stranieri il Consiglio di circolo edi istituto promuovono intese con le associazioni straniere, le rappresentanze diplomatiche consolaridei Paesi di provenienza, ovvero con le organizzazioni di volontariato […].

7. […] le istituzioni scolastiche organizzano iniziative di educazione interculturale e provvedonoall’istituzione, presso gli organismi deputati all’istruzione e alla formazione in età adulta, di corsi dialfabetizzazione di scuola primaria e secondaria; di corsi di lingua italiana; […] e [di] tutte le altreiniziative di studio previste dall’ordinamento vigente. […].

8. Il Ministro della pubblica istruzione […] detta disposizioni per attivare i progetti nazionali e localisul tema dell’educazione interculturale. Dette iniziative tengono conto delle specifiche realtà nelle qualivivono le istituzioni scolastiche e le comunità degli stranieri, al fine di favorire la loro miglioreintegrazione.

Nella comunità locale. Leggi e circolari importanti sull'integrazione e l'educazione interculturale: le circolari ministeriali n°301 del 1989, n°205 del 1990, n°122 del 1992, n°138 del 1993, n°73 del 1994; le pronunce del C.N.P.I. (Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione) del 24/03/1993 e del 15/06/1993; la legge n°40 del 6 marzo 1998, articolo 36; il decreto legislativo n°286 del 1998; il decreto del Presiedente della Repubblica n°394 del 1999, nonché, sempre del 1999, gli articoli n°5 e n°19 del C.C.N.I. (Contratto Collettivo Nazionale Integrativo Comparto Scuola).

Caratteristiche generali dell'inserimento:

  • Senza interventi specifici
  • Intervento sporadico di sostegno linguistico in L2
  • Momenti intensivi di insegnamento/apprendimento di L2
  • Orario fisso o orario flessibile a "scalare"
  • Moduli intensivi

Chi insegna l'italiano L2 oggi?

  • Insegnanti di sostegno
  • Insegnanti di lingua straniera
disponibili insegnanti di classe in orario aggiuntivo insegnanti "distaccati su progetto" collaboratori esterni Due "nuove" figure professionali Il Facilitatore di apprendimento definisce i bisogni di apprendimento della L2 elabora programmi individualizzati individua i materiali didattici adeguati verifica e valuta i progressi degli allievi Il Mediatore linguistico-culturale Si occupa di: prima accoglienza prima fase di inserimento, affiancando l'insegnante e/o il facilitatore mediazione linguistica e culturale tra scuola / ambiente / famiglie Compiti e competenze dell'insegnante di italiano L2 - buone conoscenze glottodidattiche - Possedere i processi acquisizionali - Conoscere e gestire un laboratorio linguistico - Insegnare ad imparare - Organizzare
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica dell'Italiano come seconda Lingua e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Rognoni Francesco.