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Concetti Chiave

  • La civiltà etrusca si sviluppò in Italia dal IX al I secolo a.C., estendendosi da Etruria fino a Campania, influenzando fortemente la civiltà romana.
  • Gli Etruschi si distinguevano per le loro abitazioni in legno e argilla e per la gestione di piccoli villaggi con necropoli separate.
  • Durante l'età villanoviana, gli Etruschi si dedicarono all'estrazione di minerali e alla creazione di oggetti artistici, come i vasi ossuari in argilla.
  • La società etrusca era caratterizzata da una struttura di città-stato con un'aristocrazia dominante e un ruolo significativo delle donne nella società.
  • Il declino iniziò con la mancanza di coesione tra le città etrusche, culminando nella loro assimilazione da parte dello stato romano nel I secolo a.C.
In questo appunto di Storia Antica si tratta della civiltà etrusca, con i suoi enigmi, il suo linguaggio, la sua storia, lo studio della sua origine e formazione, l'arte e il culto dei morti.
La Civiltà Etrusca: Enigmi, Arte e Declino di un'Antica Cultura Italiana articolo

Indice

  1. La civiltà etrusca: origini
  2. Età villanoviana degli Etruschi
  3. Gli Etruschi e i Romani
  4. Declino della civiltà etrusca

La civiltà etrusca: origini

Gli Etruschi vissero dal IX al I secolo a.C. in Italia, una parte di questa che si chiamava Etruria, corrispondente all'odierna Toscana.

La civiltà etrusca infatti vide un iniziale approccio verso i territori ricchi di altopiani, per poi sostituirli con quelli collinari, pianeggianti, morbidi dell'Italia. Con l'espansione etrusca, poi, la penisola italiana venne occupata fino in Veneto e in giù fino alla Campania. Si comprende, dunque, l'importanza di questa civiltà.
La fase più significativa della civiltà etrusca fu il periodo della cultura villanoviana ma la popolazione etrusca ebbe un forte impatto sulla civiltà romana più di tutte, terminata poi con la fine del principato Ottaviano.
Erano soliti chiamarsi con la loro lingua Rasna, che derivava dal latino populus ovvero esercito.
Mentre in greco gli Etruschi venivano chiamati Tirreni, abitanti, cioè, del Tirreno, come scrisse Esiodo nel suo verso 1016: «tutti i popoli illustri della Tirrenia».
L'origine di questa civiltà viene fatta partire dalle prime manifestazioni degli etruschi in Italia, quindi nel V secolo a.C. ma la maggior parte delle fonti è discordante.
In realtà, l'operazione di studio da fare non è tanto sulla creazione e origine di questo popolo, quanto sulla sua formazione. C'è una notevole differenza infatti perché secondo, per esempio, Pallottino, gli etruschi hanno formato la loro cultura (l'alfabeto, l'arte) tramite i continui scambi commerciali tra orientali e greci, per via della loro vicinanza al mar Mediterraneo, di gran lunga differente dalla loro origine.
Le loro abitazioni erano costruite in legno e argilla, creavano piccoli villaggi tutti vicini tra loro ma con necropoli distinte. Vicino ad ogni abitazione vi era uno spazio di differenti misure in maniera tale da poter utilizzarlo per una delle loro esigenze:

  • Ampliare i terreni coltivabili
  • Aumentare i commerci
  • Controllare gli scambi commerciali altrui (nel Mediterraneo).

Età villanoviana degli Etruschi

Come scritto precedentemente, gli Etruschi iniziarono a "fare la differenza" proprio durante l'epoca della civiltà villanoviana, la fase più antica della civiltà etrusca. Il termine deriva da una periferia bolognese del 1853, dove Giovanni Gozzadini, un conte appassionato di archeologia, scovò un vaso ossuario (vaso contenente ceneri di defunti) a forma biconica: una delle principali creazioni artistiche etrusche.
L'effetto artistico generato da questi ossuari è sconcertante: l'argilla, seppure piuttosto dura, veniva lavorata per creare rette, segmenti, depressioni, in ricordo dei propri morti. Spesso, inoltre, i vasi erano coperti da elmi, anch'essi fatti tramite argilla.
L'età villanoviana si distingue per la quantità di materiali (rame, argento, ferro) da costruzione (anche artistica) scambiate nei principali porti della Populonia. Gli Etruschi in età villanoviana si donarono totalmente all'estrazione di minerali.

Gli Etruschi e i Romani

Le città etrusche erano divise in città stato, ognuna capitanata da un sovrano che esercitava il suo potere sull'aristocrazia, la quale a sua volta dominava il popolo e i servi.
Le principali erano:

  • Veio,
  • Cerveteri
  • Tarquinia
  • Vulci
  • Orvieto
  • Chiusi
  • Vetulonia
  • Volterra
  • Perugia
  • Cortona
  • Arezzo
  • Fiesole

Il simbolo della civiltà era lo scettro sul quale si ergeva un'aquila, mentre i colori oro e rosso, come per i romani, divennero i principali dell'impero. La società etrusca era basata su una forte ricchezza generata da, come scritto precedentemente, minerali e gioielli, che garantivano lusso e sfarzosità. Un fatto particolare era, inoltre, che la donna aveva un ruolo d'eccellenza, decisamente differente da tutte le altre civiltà (compresa quella greca): partecipava alle assemblee, leggeva, scriveva, deteneva poteri nelle attività economiche e non solo familiari e manteneva il proprio nome d'origine anche dopo il matrimonio.
La lingua, come il popolo, era piuttosto misteriosa, costituita dal tipico alfabeto greco ma la scrittura da destra a sinistra, priva di separazioni tra le parole. Ecco infatti svelata la difficoltà delle testimonianze storiche per lo studio (e quindi anche la traduzione) della civiltà etrusca.
La religione principale era politeista, credevano cioè in più Dei, in particolare greci (Atena, Zeus, Era, Marte, Giove). I sacerdoti che avevano la capacità di conoscere il futuro e il volere degli dei, erano chiamati anche per interpretare il volo degli uccelli e il significato dei fulmini. Tutto verteva sulla predestinazione e quindi la divinazione: ogni vita umana era già scritta dalla nascita.
Gli Etruschi, oggi, vengono soprattutto ricordati per il culto dei morti e le loro lavorazioni di ferro, bronzo e minerali, che servivano per la costruzione di sarcofagi (come quello degli sposi), tombe (come quella del tuffatore), arredi funerari. Oltre a ciò la pittura etrusca si distingueva proprio per il suo utilizzo al fine di decorare le pareti delle tombe, sempre per il culto dei morti molto vicino a questa civiltà. Tramite la pittura venivano rappresentate scene di danza, di caccia, di pesca, banchetti funebri, scambi di doni, gare... tutto ciò che già abbiamo studiato con la civiltà romana e greca. L'esempio più antico è la Tomba dei Tori a Tarquinia sulla cui superficie è rappresentato l'agguato di Achille a Troilo.
C'era poi la celebrissima statua della lupa di bronzo a Roma, conservata oggi ai Musei capitolini, insieme a Romolo e Remo.
Alle statue funerarie, infatti, si aggiungono quelle votive e religiose, come La lupa appena citata, La Chimera (mostro mitologico dalla testa di leone e la coda di serpente) e l'Arringatore (ritratto del patrizio Aulo Metello).
La Civiltà Etrusca: Enigmi, Arte e Declino di un'Antica Cultura Italiana articolo

Declino della civiltà etrusca

La civiltà etrusca entrò in crisi nel momento in cui le città stato etrusche iniziarono a mancare di unità e coesione. Iniziarono, come per ogni popolo, le prime invasioni, ma nessuna delle città tra loro si diede una mano e combatté in difesa dell'altra. Nel 505 gli Etruschi persero a Capua e Pompei, Roma intanto conquistò Veio e caddero Tarquinia e Cerveteri. Nel III secolo Roma prese le ultime Arezzo e Perugia.
Alla fine del I secolo a.C. gli Etruschi vennero immessi e assorbiti dallo stato romano: abbandonarono la loro cultura, la loro lingua, la loro cittadinanza.
Per ulteriori approfondimenti sulla civiltà etrusca vedi anche qui

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini della civiltà etrusca?
  2. Gli Etruschi vissero dal IX al I secolo a.C. in Italia, principalmente in Etruria, l'odierna Toscana. La loro cultura si formò attraverso scambi commerciali con orientali e greci, piuttosto che da un'origine unica.

  3. Cosa caratterizza l'età villanoviana degli Etruschi?
  4. L'età villanoviana è la fase più antica della civiltà etrusca, nota per la produzione di ossuari biconici in argilla e l'estrazione di minerali come rame, argento e ferro.

  5. Qual era il rapporto tra Etruschi e Romani?
  6. Gli Etruschi influenzarono notevolmente la civiltà romana, ma alla fine furono assorbiti dallo stato romano, perdendo la loro cultura e lingua.

  7. Quali erano le caratteristiche principali della società etrusca?
  8. La società etrusca era ricca e sfarzosa, con un ruolo significativo per le donne. La religione era politeista e la lingua misteriosa, scritta da destra a sinistra senza separazioni tra le parole.

  9. Come avvenne il declino della civiltà etrusca?
  10. Il declino avvenne a causa della mancanza di unità tra le città stato etrusche, che non si aiutarono durante le invasioni. Alla fine, furono assorbiti da Roma, perdendo la loro identità culturale.

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