Versione originale in latino
Quid peregrinatio prodesse cuiquam potuit? Non voluptates peregrinatio temperavit, non cupiditates refrenavit, non iras repressit, non indomitos amoris impetus fregit, nulla denique animo mala eduxit. Numquam peregrinatio mentis errorem discutit, sed brevi tempore aliqua novitate viatorem detinet, quasi puer esset qui ignota conspiciat. Ceterum inconstatiam mentis lacessit ista iactatio, mobiliorem levioremque animum reddit. Itaque plerique cupide deserunt ea loca quae ante cupidissime petebant; avium more trasvolant atque ex locis abeunti citium quam venerant. Perigratio notizia dabit gentium, novas tibi, montium formas ostendet, invisitata spatia camporum et inriguas perrennibus aquis valles monstrabit. Sed animum neque meliorem facit neque saniorem. Quamdiu nescieveris quid fugere debba quid petere, quid necessarium sit, quid supervacuum, quid iustum sit, quid honostum, nihil, ne peregrinatio quidem, tibi utile erit. Vitia tua tecum sunt, ubique te premunt atque uruunt! Nullum tibi auxilium feret iste discursus. Putasne enim animum locorum mutationem sanari posse! Nullum iter est, mihi crede, quod te extra cupidatates, extra iras, extra metus sistat. Te igitur emenda, onera tibi detrahe et desideria intra salutarem modum conditione; omnem ex animo erade nequizia.
Traduzione all'italiano
In che cosa un viaggio potrebbe giovare a qualcuno? Il viaggio non dominò i piaceri, non frenò i desideri, non trattenette le ire, non fiaccò gli sfrenati impulsi dell’amore, in fin dei conti nessun male fa uscire dall’animo! Mai un viaggio dissipò lo sbaglio della mente, ma in un breve tempo con qualche novità intrattiene il viaggiatore, come se fosse un bambino che vede luoghi sconosciuti. Invece questa agitazione provoca l’instabilità della mente, rende l’animo più mutevole e leggero. Dunque i più con piacere quei luoghi che prima con grandissimo entusiasmo cercavano; a mo’ di uccelli volano qua e là e se ne vanno da un luogo più presto di quanto erano giunti. Il viaggio darà conoscenza delle genti, ti mostrerà insolite conformazioni dei monti, ti mostrerà nuove superfici di campi e valli bagnate da acque perenni. Ma non fa l’animo né migliore né più sano. Anche se tu non sai che cosa devi fuggire, cosa devi cercare, che cosa sia necessario, superfluo, giusto, onesto, nulla ti sarà utile, né di sicuro il viaggio. I vizi sono con te, dovunque ti opprimono e ti tormentano. Questo correre qua e là non ti porterà nessun aiuto. Forse che credi infatti che si possa sanare l’animo cambiando luogo? Credimi, non c’è nessun viaggio che ti collochi fuori dai desideri, dalle ire, dalle paure. Dunque correggiti, togliti i pesi e trattieni i desideri in modo salutare. Sradica dal tuo animo ogni traccia di malvagità.