antoniocon
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Versione originale in latino


Romulus, postquam urbem condidit, centum ex senioribus civibus legit, quos senatores appellavit propter senectutem. Senatorum consilio auxilioque regnavit atque omnia egit. Senatorum numerus prope idem fuit sub aliis regibus Romanis, sed post reges exactos, cum res publica instaurata est, senatorum numerus auctus est, quod viri qui summos magistratus, id est quaesturam, aedilitatem, plebis tribumìnatum, praeturam, censuram et consulatum, gesserant iure senatores fiebant.
Senatores etiam patres appellabantur, quia et in secundis et in adversis rebus rei publicae tutores ac defensores putabantur. Antiquis temporibus senatus tantum ex patriciis constabat; sed, postquam magistratus, qui aditum ad senatum dabant, etiam plebi patuerunt, plebei quoque senatores facti sunt. Senatus de rei publicae rationibus, de bello, de pace, de foederibus et de multis aliis rebus deliberabat; de legibus agebat, consilia magistratibus dabat, provinciarum praefectos eligebat et in rei publicae discrimine dictatorem nominabat. Cum Roma in magno periculo fuit, servata est non solum civium constantia, sociorum fide et exercituum virtute sed etiam auctoritate atque prudentia senatus.

Traduzione all'italiano


Romolo, dopo che fondò la città, scelse cento tra i più anziani cittadini, che chiamò senatori per l'anzianità. Regnò e fece tutte le cose con il consiglio e con l'aiuto dei senatori. Il numero dei senatori fu quasi identico sotto gli altri re di Roma, ma dopo la cacciata dei re, quando fu istituita la repubblica, il numero dei senatori fu aumentato, poiché gli uomini che avevano ricoperto le magistrature superiori, cioè questura, edilità, tribunato della plebe, pretura, censura e consolato diventavano senatori di diritto. I senatori erano chiamati anche padri, poiché erano ritenuti tutori e difensori dello Stato nelle situazioni sia favorevoli che avverse. In tempi antichi il senato era formato solo da patrizi; ma, dopo che le magistrature, che davano accesso al senato, furono accessibili anche alla plebe, anche i plebei divennero senatori. Il senato deliberava sul bilancio dello Stato, sulla guerra, sui patti e su molte altre cose; discuteva sulle leggi, dava consigli ai magistrati, eleggeva i prefetti delle province e nominava un dittatore in situazioni avverse dello Stato. Quando Roma fu in grande pericolo, fu salvata non solo dalla costanza dei cittadini, dalla fiducia degli alleati e dalla virtù degli eserciti ma anche dall'autorità e dalla prudenza del senato.

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