Versione originale in latino
Apud romanos antiquos multi clari viri, more frugi agricolarum, cum sudore glebas vertebant;agriculturae studebant non propter delicias sed propter angustiam rei familiaris. Saepe senatus hos viros ab aratro arcessebat et ad dictaturam vel ad consulatum eligebat: hi stivam relinquebant, ingentes exercitus ad victoriam ducebant,libertatem rei publicae muniebant; deinde, post magistratum, sponte scipionem eburneum deponebant et ad aratri stivam remeabant,paupertate contenti, sed divitum gloriam superabant: nam ad laudem divitias comparare necesse non est. C. Fabricius, cum medicus Pyrrhum veneno necare statuisset et ita facilem victoriam Fabricio praebere, ad regem Pyrrhum medicum transfugam remisit.Atilius Reguluss consul iuris iurandi fidem suae saluti anteposuit, cum senatum romanum coegit captivos Carthaginienses retinere, et in africam, ad crudelia supplicia, revertit: ius iurandum violare nefas putabat.
Traduzione all'italiano
Presso gli antichi romani parecchi uomini celebri coltivavano, secondo la tradizione dei contadini, con sforzo il terreno; si occupavano all'agricoltura non per piacere bensì per i problemi familiari. Molte volte il senato prendevano dall'aratro questi uomini e li volevano per la dittatura o per il consolato : codesti abbandonavano il manico dell’aratro, portavano numerosi eserciti al trionfo, rafforvano la libertà dello stato; poi la magistratura, lasciavano il bastone d'avorio e ritornavano nuovamente al manico dell'aratro,beati da poveri, però valicavano la stima degli dei: difatti non è necessario confrontare le pecunie ai meriti. C. Fabrizio, avendo un dottore scelto di ammazzare Pirro con il veleno e di dare in questo modo una semplice trionfo a Fabrizio, lasciò il dottore disertore al re Pirro. Il console Attilio Regolo mise dinnanzi alla sua salvezza la lealtà della promessa, condusse il senato romano a conservare i prigionieri cartaginesi e li condusse in Africa, per pene atroci: reputava svantaggioso spezzare una promessa.