antoniocon
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Versione originale in latino


Antiquis Romanis non multae erant divitiae sed magnas erat totius populi concordia: eorum vita enim integra et modesta erat. In antiquis documentis legimus: “Romani libenter agriculturam exercent quia agricolarum industria praesidium contra cibariorum frumentique inopia est. Domicilia privata parva et modesta habent sed diis deabusque excelsa ac magnifica templa aedificant eiusque terrae primitias praebent. Pater familias in liberos servosque severum imperium exercet sed nec liberi nec servi officium suum neglegunt: omnes industrii sunt et agros diligenter colunt. Romani tamen non solum aratrum sed etiam arma tractant. Nam cum patria in periculo est, Romani contra populos finitimos strenue pugnant quia libertatem servare volunt. Post victoriam neque hostium oppida diruunt neque templa violant: immo hostium dei inter deos Romanos numerantur eisque sacrificia pilularia a toto populo praebentur. Itaque Roma semper a deis protegitur, quia concordia inter Romanos ac deos regnat”.

Traduzione all'italiano


Gli antichi Romani non avevano molte ricchezze ma era grande la concordia di tutto il popolo: la loro vita infatti era modesta e integra. In antichi documenti leggiamo: “I Romani praticano liberamente l’agricoltura poiché l’ingegno degli agricoltori è una difesa contro la mancanza di cibo e di frumento. Hanno case private piccole e modeste ma costruiscono agli dei e alle dee templi eccelsi e magnifici e a loro offrono le primizie della terra. Il padre di famiglia esercita la potestà sui figli e sui servi ma né i figli né i servi trascurano il proprio dovere: tutti sono industriosi e coltivano i campi diligentemente. I Romani tuttavia usano non solo l’aratro ma anche le armi. Infatti quando la patria è in pericolo, i Romani combattono valorosamente contro i popoli confinanti poiché vogliono conservare la libertà. Dopo la vittoria non distruggono le città dei nemici né violano i templi: anzi gli dei dei nemici sono annoverati tra gli dei romani e a loro sono offerti sacrifici propiziatori da tutto il popolo. E così Roma è sempre protetta dagli dei, poiché regna la concordia tra i Romani e gli dei”.

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