Versione originale in latino
Romulus adversus Tatium processit et in eo loco, ubi nunc Romanorum forum est , pugnam conserit. Primo impetu, vir Romanus, iaculo ictus, cecidit; cuius interitu Romam animo costernati sunt et fugae se dederunt. Tum Sabini clamitabant: “Quid Romani putabant? Quae fuit arrogantia huius populi? Nonne nunc pertimescunt? Hoc sciant Romam: aliud est virgines rapere, aliud pugnare cum viris!”. Sed Romulus arma ad caelum levavit exercitumque romanum monuit ut strenue pugnaret. Proelium redintegrant milites sed raptae mulieres se inter tela adversariorum eiecerunt atque pacem inter Romanos et Sabinos conciliaverunt.
Traduzione all'italiano
Romolo procedette contro Tazio e diede battaglia nello stesso luogo dove è il foro Romano. Al primo scontro, un Romano, colpito da un giavellotto, cadde; i Romani a causa della sua morte furono sconvolti nell’animo e si diedero alla fuga. Allora i Sabini gridavano: “Che credevano i Romani? Quale fu l’arroganza di questo popolo? Non hanno ora forse paura? I Romani sappiano questo: una cosa è rapire le fanciulle, un’altra è combattere con gli uomini!”. Ma Romolo levò le armi al cielo e ammonì l’esercito Romano, di combattere valorosamente. I soldati riprendono il combattimento ma le donne rapite si gettarono tra le armi degli avversari e favorirono la pace tra Romani e i Sabini.