Versione originale in latino
Clara est formica industria sua, cicada autem vita otiosa et nimia imprudentia. Aestate summa - sic narrat fabella - cicada beate cantat, operas vitat et consumit escas quas florida natura sponte silvarum belvis praebet. Sedula formica autem magnam micarum copiam per rimas terrae trahit et in latebram suam congerit; frustra formica cicadam eius stultitia reprehendit et industria sua a cicada deriditur. Sed postea bruma procellas inducit, terram herbasque siccat; assiduae pluviae belvas prohibent e latebris evadere. Stulta cicada in latebra sua escam non habet et inedia laborat; formicae autem magna micarum copia est et imprudentia cicadae a formica merito luditur.
Traduzione all'italiano
Famosa è la formica per la sua laboriosità, la cicala al contrario per la vita oziosa e per la smisurata incoscienza. Nel culmine dell'estate, così raccontano le favole, la cicala canta allegramente, schiva i lavori e mangia il cibo che la fiorente natura concede in modo spontaneo agli animali dei boschi. La laboriosa formica al contrario trasporta una grande abbondanza di briciole attraverso le crepe della terra e le raccoglie nella sua dimora, la formica invano ammonisce la cicala per la sua stoltezza e viene schernita dalla cicala per la sua laboriosità. Però poi l'inverno porta bufere e inaridisce il suolo e le erbe, le abbondanti piogge ostacolano le bestie di uscire dalle dimore. La stolta cicala non ha rifornimenti nella propria tana e si strazia per la carenza, al contrario la formica ha una enorme quantità di briciole e l'incoscienza della cicala viene schernita giustamente dalla formica.