Versione originale in latino
Phocion Atheniensis, etsi saepe exercitibus praefuit summosque magistratus cepit, tamen multo eius notior est integratis vitae quam rei militari labor. Itaque huius memoria est nulla, illius autem magna fama, ex quo cognomine Bonus est appellatus. Fuit enim perpetuo pauper, cum divitissimus esse posset propter frequentes delatos honores potestatesque summas, quae ei a populo dabantur. Hic a rege Philippo munera magnae pecuniae repudiavit, legatisque, qui hortabantur accipere, simulque admonebant ut, si ipse facile careret, liberis suis prospiceret: quibus difficile esset in summa paupertate summa paternam tueri gloriam, Phocion respondit : "Si mihi similes erunt, idem hic agellus illos alet, qui me ad hanc dignitatem perduxit; sin dissimiles erunt, nolo meis impensis illorum ali augerique luxuriam".
Traduzione all'italiano
Nonostante fosse a capo dell’esercito ed avesse assunto alte cariche, l’ateniese Focione è più noto per l’integrità della sua vita che non per la dedizione alle imprese militari. Per questo la memoria di queste [imprese militari]è insignificante , al contrario la fama di quella [integrità] (è) grande e per tal motivo fu soprannominato il Buono. Infatti fu sempre povero nonostante avesse avuto la possibilità di essere ricchissimo a causa dei frequenti onori attribuitigli e dei sommi poteri che gli erano dati dal popolo. Egli rinunciò ai cospicui regali in denaro fattigli dal re Filippo e, agli ambasciatori che lo esortavano ad accettare oppure lo ammonivano, se si fosse tenuto facilmente lontano da quelli, affinché provvedesse ai suoi figli, per i quali sarebbe stato difficile in una così grande povertà preservare tanta gloria paterna, Focione rispose. “Se mi somiglieranno, questo campicello, che mi condusse a questa carica li nutrirà; al contrario, se saranno diversi non voglio che la loro ricchezza si nutra e aumenti a mie spese".