Atreyu
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Testo latino e traduzione versione da Quintiliano, Institutio Oratoria, 2, 7, 4-5

Versione originale in latino


Abundabunt autem copia verborum optimorum et compositione ac figuris iam non quaesitis sed sponte et ex reposito velut thesauro se offerentibus. Accedit his et iucunda in sermone bene a quoque dictorum relatio et in causis utilis. Nam et plus auctoritatis adferunt ea quae non praesentis gratia litis sunt comparata, et laudem saepe maiorem quam si nostra sint conciliant. Aliquando tamen permittendum quae ipsi scripserint dicere, ut laboris sui fructum etiam ex illa quae maxime petitur laude plurium capiant.
Verum id quoque tum fieri oportebit cum aliquid commodius elimaverint, ut eo velut praemio studii sui donentur ac se meruisse ut dicerent gaudeant.

Traduzione all'italiano


Abbonderanno dunque nel gran numero delle parole migliori e nella composizione e nelle figure retoriche ormai non ricercate ma che si offrono spontaneamente come da un tesoro riposto. A queste cose si aggiunge la citazione da ciascun autore di detti piacevoli nel discorso e utili nelle cause. Infatti attribuiscono più autorità quelle cose che non sono preparate per la discussione presente e spesso procurano una gloria maggiore che se fossero nostre. Talvolta tuttavia bisogna permettere di dire le cose che essi stessi hanno scritto, affinché colgano il frutto del loro lavoro anche da quella lode dei più che massimamente è ricercata. Ma allora bisognerà che anche questo avvenga quando [gli alunni] avranno elaborato qualcosa di più appropriato, affinché siano donate come un premio del loro studio ed essi siano soddisfatti di aver meritato di dirle.

Domande e risposte