antoniocon
(928 punti)
1' di lettura
3 / 5 (1)

Versione originale in latino


De voluptate antiqui philosophi diversas sententias exprompserunt. Epicurus voluptatem summum bonum esse putat, Antisthenes, philosophus Socraticus, summum malum esse dicit. Academici philosophi voluptatem et dolorem duo mala esse affirmant. Zeno, philosophus Stoicus, censet voluptatem esse indifferens, id est neque bonum neque malum. Critolaus Peripateticus, denique, ait et malum esse voluptatem et multa alia mala parere, id est iniurias, desidias, obliviones, ignaviam.

Traduzione all'italiano


Gli antichi filosofi espressero diversi pareri sul piacere. Epicuro ritiene che il piacere sia il sommo bene, Antistene, filosofo socratico, dice che è il più grande male. I filosofi accademici affermano che il piacere e il dolore sono due mali. Zenone, filosofo stoico, pensa che il piacere sia cosa indifferente, cioè né bene né male. Critolao Peripatetico, infine, dice e che il piacere è un male e che genera molti altri mali, cioè le ingiurie, l'ozio, le omissioni, la viltà.

Domande e risposte