Fabrizio Del Dongo
(67440 punti)
5' di lettura
5 / 5 (1)

Fra parentesi […] è indicata la parte del testo originale che in “Latine-Esercizi” è stata omessa

Versione originale in latino


In omni Gallia eorum hominum, qui aliquo sunt numero atque honore, genera sunt duo. [Nam plebes paene servorum habetur loco, quae nihil audet per se, nullo adhibetur consilio. Plerique, cum aut aere alieno aut magnitudine tributorum aut iniuria potentiorum premuntur, sese in servitutem dicant nobilibus: in hos eadem omnia sunt iura, quae dominis in servos.] De his duobus generibus alterum est druidum, alterum equitum. Illi rebus divinis intersunt, sacrificia publica ac privata procurant, religiones interpretantur: ad hos magnus adulescentium numerus disciplinae causa concurrit, magnoque hi sunt apud eos honore.
Nam fere de omnibus controversiis publicis privatisque constituunt, et, si quod est admissum facinus, si caedes facta, si de hereditate, de finibus controversia est, idem decernunt, praemia poenasque constituunt; si qui aut privatus aut populus eorum decreto non stetit, sacrificiis interdicunt. Haec poena apud eos est gravissima. [Quibus ita est interdictum, hi numero impiorum ac sceleratorum habentur, his omnes decedunt, aditum sermonemque defugiunt, ne quid ex contagione incommodi accipiant, neque his petentibus ius redditur neque honos ullus communicatur. His autem omnibus druidibus praeest unus, qui summam inter eos habet auctoritatem. Hoc mortuo aut si qui ex reliquis excellit dignitate succedit, aut, si sunt plures pares, suffragio druidum, nonnumquam etiam armis de principatu contendunt. Hi certo anni tempore in finibus Carnutum, quae regio totius Galliae media habetur, considunt in loco consecrato. Huc omnes undique, qui controversias habent, conveniunt eorumque decretis iudiciisque parent. Disciplina in Britannia reperta atque inde in Galliam translata esse existimatur, et nunc, qui diligentius eam rem cognoscere volunt, plerumque illo discendi causa proficiscuntur.]

Traduzione all'italiano


In tutta la Gallia ci sono due classi di persone tenute in un certo conto e considerazione. [Il popolo, infatti, è considerato quasi alla stregua dei servi, non prende iniziative e non ha diritto di partecipare alle assemblee. La maggior parte, oberata dai debiti, da tributi gravosi o da soprusi dei potenti, si mette al servizio dei nobili, che su di essi godono degli stessi diritti che hanno i padroni sugli schiavi.] Delle due classi, dunque, la prima comprende i druidi, l'altra i cavalieri. I druidi si occupano delle cerimonie religiose, provvedono ai sacrifici pubblici e privati, regolano le pratiche del culto. Moltissimi giovani accorrono a istruirsi dai druidi, che tra i Galli godono di grande onore. Infatti, risolvono quasi tutte le controversie pubbliche e private e, se è stato commesso un reato, se c'è stato un omicidio, oppure se sorgono problemi d'eredità o di confine, sono sempre loro a giudicare, fissando risarcimenti e pene. Se qualcuno - si tratti di un privato cittadino o di un popolo - non si attiene alle loro decisioni, gli proibiscono i sacrifici. Si tratta della pena più grave tra i Galli.
[Colui che ne è stato colpito, viene considerato un empio, un criminale: tutti si tengono alla larga da lui, lo evitano e non gli rivolgono la parola, per non contrarre qualche sciagura dal rapporto con lui; non ha diritto a chiedere giustizia, né può essere investito di una carica. Tutti i druidi hanno un unico capo, che gode della massima autorità. Alla morte, prende il suo posto chi preceda gli altri druidi per prestigio, oppure, se sono in parecchi ad avere uguali meriti, la scelta è lasciata ai voti dei druidi, ma talvolta la carica è addirittura contesa con le armi. In un preciso periodo dell'anno essi si radunano in un luogo sacro, nella regione dei Carnuti, considerato al centro di tutta la Gallia. Chi ha delle controversie, si reca qui da ogni regione e si attiene alla decisione e al verdetto dei druidi. E’ credenza comune che la loro dottrina sia nata in Britannia e che, da lì, sia passata in Gallia: ancora oggi, chi intende approfondirla, in genere si reca sull'isola per istruirsi.]

Domande e risposte