Atreyu
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Testo latino e traduzione versione da Cicerone, Brutus, 185.

Versione originale in latino


tria sunt enim, ut quidem ego sentio, quae sint efficienda dicendo: ut doceatur is apud quem dicetur, ut delectetur, ut moveatur vehementius. quibus virtutibus oratoris horum quidque efficiatur aut quibus vitiis orator aut non adsequatur haec aut etia m in his labatur et cadat, artifex aliquis iudicabit. efficiatur autem ab oratore necne, ut ii qui audiunt ita afficiantur ut orator velit, volgi adsensu et populari adprobatione iudicari solet. itaque numquam de bono oratore aut non bono doctis hominibus cum populo dissensio fuit.

Traduzione all'italiano


Tre sono infatti, a mio parere, i risultati che con la parola si devono ottenere: informare l'uditorio, dilettarlo, suscitarne le emozioni più forti. Grazie a quali pregi dell'oratore si ottenga qualsivoglia di questi effetti, o per quali difetti l'oratore non riesca a conseguirli, oppure anche vacilli e cada nel tentativo, lo giudicherà un maestro dell'arte. Ma che l'oratore riesca o meno a fare in modo che quanti lo ascoltano provino le emozioni che egli desidera, di solito lo si giudica in base all'assenso del volgo e all'approvazione popolare. Perciò, sul fatto che un oratore fosse buono o non lo fosse, non vi è mai stato dissenso tra i conoscitori e il popolo.

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