Versione originale in latino
Interea magno misceri murmure caelum
incipit, insequitur commixta grandine nimbus,
et Tyrii comites passim et Troiana iuventus
Dardaniusque nepos Veneris diversa per agros
tecta metu petiere; ruunt de montibus amnes.
speluncam Dido dux et Troianus eandem
deveniunt. Prima et Tellus et pronuba Iuno
dant signum; fulsere ignes et conscius aether
conubiis summoque ulularunt vertice Nymphae.
ille dies primus leti primusque malorum
causa fuit; neque enim specie famave movetur
nec iam furtivum Dido meditatur amorem:
coniugium vocat, hoc praetexit nomine culpam.
Traduzione all'italiano
Frattanto il cielo a rimescolarsi con un grande brontolio e viene dopo un temporale misto a grandine, e i compagni Tirii ed i giovani troiani e il discendente di Dardano nipote di Venere si diressero versi diversi ripari per la paura attraverso i campi; l'acqua cade dai monti. Didone e il capo troiano giungono alla stessa grotta. Per prima la Terra e la pronuba Giunone danno un segno; brillarono i fuochi e l'aria testimone dell'amplesso e le ninfe ulularono dalla sommità del monte. Quel giorno per primo fu la casa della morte di Didone, di tante sventure; né infatti Didone si preoccupa dell'apparenza e della fama, né ormai pensa ad un amore nascosto: lo chiama matrimonio, con questo nome copre la colpa.