Pillaus
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Versione originale in latino


Nox eadem necem Britannici et rogum coniunxit, proviso ante funebri paratu, qui modicus fuit. In campo tamen Martis sepultus est, adeo turbidis imbribus, ut vulgus iram deum portendi crediderit adversus facinus, cui plerique etiam hominum ignoscebant, antiquas fratrum discordias et insociabile regnum aestimantes. Tradunt plerique eorum temporum scriptores crebris ante exitium diebus inlusum isse pueritia[e] Britannici Neronem, ut iam non praematura neque saeva mors videri queat, quamvis inter sacra mensae, ne tempore quidem ad complexum sororum dato, ante oculos inimici properata sit in illum supremum Claudiorum sanguinem stupro prius quam veneno pollutum.
Festinationem exsequiarum edicto Caesar defendit, id a maioribus institutum referens, subtrahere oculis acerba funera neque laudationibus aut pompa detinere. Ceterum et sibi amisso fratris auxilio reliquas spes in re publica sitas, et tanto magis fovendum patribus populoque principem, qui unus superesset e familia summum ad fastigium genita.

Traduzione all'italiano


La stessa notte vide, ravvicinati, l'assassinio di Britannico e il suo rogo, con apparato funebre già preordinato e privo di sfarzo. Tuttavia fu sepolto nel Campo Marzio, sotto una pioggia scrosciante, tanto che il popolo pensò a un segno indicante l'ira degli dèi per il delitto, che molte però delle persone giustificavano, ricordando le antiche rivalità tra fratelli e che il regno non può essere diviso con nessuno. Non pochi storici del tempo narrano che spesso, nei giorni precedenti l'eccidio, Nerone aveva violentato Britannico, ancora ragazzo, in modo che nessuno potesse trovare quella morte né prematura né crudele, anche se, pur avvenuta nella sacralità della mensa, senza che gli fosse concesso di abbracciare le sorelle e sotto gli occhi del suo nemico, giunse tanto presto per quell'ultimo discendente dei Claudii, contaminato dallo stupro prima che dal veleno. Nerone giustificò la rapidità del funerale con un editto, richiamando l'antica tradizione: si dovevano sottrarre agli occhi le esequie dei morti in età immatura, senza prolungarle con elogi funebri e con fastose cerimonie. Quanto a sé - continuava - perduto l'aiuto del fratello, tutte le sue speranze erano riposte nello stato; tanto più il senato e il popolo dovevano aver caro un principe, che era il solo superstite di una famiglia nata per i più alti livelli del potere.

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