La fondazione di Ilio
da ATENA ESERCIZI 2 pag. 240 n. 52
Ἶλος δὲ εἰς Φρυγίαν ἀφικόμενος καὶ καταλαβὼν ὑπὸ τοῦ βασιλέως αὐτόθι τεθειμένον ἀγῶνα νικᾷ πάλην· καὶ λαβὼν ἆθλον πεντήκοντα κόρους καὶ κόρας τὰς ἴσας, δόντος αὐτῷ τοῦ βασιλέως κατὰ χρησμὸν καὶ βοῦν ποικίλην, καὶ φράσαντος ἐν ᾧπερ ἂν αὐτὴ κλιθῇ τόπῳ πόλιν κτίζειν, εἵπετο τῇ βοΐ. ἡ δὲ ἀφικομένη ἐπὶ τὸν λεγόμενον τῆς Φρυγίας Ἄτης λόφον κλίνεται· ἔνθα πόλιν κτίσας Ἶλος ταύτην μὲν Ἴλιον ἐκάλεσε, τῷ δὲ Διὶ σημεῖον εὐξάμενος αὐτῷ τι φανῆναι, μεθ᾽ ἡμέραν τὸ διιπετὲς παλλάδιον πρὸ τῆς σκηνῆς κείμενον ἐθεάσατο. ἦν δὲ τῷ μεγέθει τρίπηχυ, τοῖς δὲ ποσὶ συμβεβηκός, καὶ τῇ μὲν δεξιᾷ δόρυ διηρμένον ἔχον τῇ δὲ ἑτέρᾳ ἠλακάτην καὶ ἄτρακτον.
"Ilo, prevedendo il futuro, si dirige in Frigia; imbattutosi lì in un agone indetto dal re, gareggia e vince il combattimento; ottenuti in ricompensa cinquanta fanciulli e altrettante fanciulle, avendo il re dato a lui secondo l’oracolo anche una giovenca screziata, e avendo (il re) ordinato (a lui) di fondare una città nello stesso luogo in cui la giovenca si sarebbe adagiata, Ilo la seguiva. La giovenca, giunta su un’altura detta di Ate frigia, si adagia; lì, dopo aver fondato una città, Ilo la chiamò Ilio, poi, avendo chiesto a Zeus di mostrargli un qualche segno (cenno di approvazione), di giorno fu visto un palladio sceso dal cielo che stava davanti alla tenda. Il palladio era di tre cubiti di statura, unito nei piedi (a gambe unite), e con una lancia nella mano destra, e con una rocca e un fuso invece nell’altra mano."