The Marriage of Heaven and Hell
Per costruire meglio il discorso sui legami che ci sono con The French Revolution, pubblicato l’anno precedente, è preferibile parlare di The Marriage of Heaven and Hell prima, anche se non si è in perfetta successione cronologica. Il tema qui trattato procede secondo un susseguirsi di esposizioni teoretiche in forma fortemente immaginativa o “visionaria”, ma, soprattutto, segna la fine dell’adesione di Blake alle dottrine di Swedenborg (peraltro relegato, all’interno del testo, al ruolo dell’Angelo che siede sulla tomba). Per questo il componimento è infarcito anche di cosiddette “Fantasticherie Memorabili”, che sono esplicite parodie delle “Memorabili Relazioni” di Swedenborg. Ciò che Blake propone, fra le diverse cose, e attraverso un passaggio per il corpo (o i sensi, per quanto mezzo inadeguato), è una totale riconquista della natura, o meglio delle autentiche, istintive propensioni della natura umana, aldilà della norma morale corrente. Il punto di riferimento, sebbene aspramente confutato, è ancora Swedenborg, il quale aveva previsto un Giudizio Universale per il 1757, che avrebbe restaurato lo spirituale equilibrio fra bene e male. È da questa concezione apocalittica che dipende, rendendosi necessario, il rovesciamento di significato di bene e male, evitando, tuttavia, ogni intenzione morale. Senza dubbio in The Marriage il “bene” coincide con il Cielo che è però il regno dell’ortodossia del dogma, così come gli angeli rappresentano la cieca accettazione della morale comune, dei codici religiosi, mentre il “male” coincide con l’Inferno, che è però il luogo della vita, dell’immaginazione, della rivoluzione, tanto che i suoi diavoli appaiono come gli unici pensatori originali e liberi. Il passaggio attraverso le vie infernali, raccontato nel testo, che consente di superare la condizione di stallo fra questi due opposti della legge e dell’animo umano, avvia con accentuazione anarchica verso l’accettazione necessaria, anzi indispensabile, dei naturali impulsi umani come guida della coscienza al compimento del disegno finale. Infatti tale disegno, proposto in vista del superamento (un matrimonio: non un equilibrio come aveva invece suggerito Swedenborg) potrà attuarsi solo con l’insurrezione degli istinti.
Non stupisce, quindi, che in coda a The Marriage sia stato apposto A Song of Liberty, anello di congiunzione con The French Revolution: dall’universale al sociale. Infatti, come qualsiasi religione che separa tra bene e male viene fondata su una ragione astratta, una qualsiasi concezione morale che deriva ed è fondata sul “tu devi”, su categorie normative negative, non può che finire col sostenere e fissare le istituzioni, e col generare un’azione politica di distruzione e oppressione.
Con The Marriage, dunque, Blake auspica la nascita di una nuova poetica, che sarebbe quella apocalittico-visionaria, il cui archetipo è la Bibbia, ma che in questo caso diviene “la Bibbia dell’Inferno”.
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