Anteprima
Vedrai una selezione di 24 pagine su 114
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 1 Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 2
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 6
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 11
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 16
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 21
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 26
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 31
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 36
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 41
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 46
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 51
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 56
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 61
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 66
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 71
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 76
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 81
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 86
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 91
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 96
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 101
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 106
Anteprima di 24 pagg. su 114.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rapporto di collaborazione tra Europa e Russia nel settore energetico - Tesi Pag. 111
1 su 114
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

II

South Gasprom:50%, ENI:35%,

2015-2018 15,75x4* 3463 15,5

Stream Basf: 15%

Regioni Botas, Bulgargas, MOL,

Nabucco 2017 25,5-31,0 3296 7,9

di Transgas, OMV, RWE.

Caspio ITGI 2017 12 800 Depa/Edison, EGIL, 0.8

Statoil:42,5% E.ON.: 15%

TAP 2016-2017 10 (+10) 685 1,5

Sonatrach: 41,6%,

Edison:20,8%,

Algeria GALSI 2014 8,0 1470 2,0

ENEL:15,6%,Sfirs:11,6%,

Hera: 11,4%

Arab Gas Pipeline

Egitto n.d. 10 70 - -

Expantion

Iran Gas

Iran n.d. 37 1047 NIGEC -

Trunkline 9

Fonte: IEA, 2011

Note: South Stream sarà costruito in quattro fasi ognuna di 15,75 miliardi di

metri quadrati.

L'effetto combinato della crisi economica e della diminuzione dei prezzi degli

idrocarburi minaccia oggi di rallentare le decisioni sugli investimenti nella rete

infrastrutturale tra l'Europa ed i Paesi produttori esterni ritardandone lo sviluppo.

Per far fronte a tale criticità, la Commissione europea ha fatto del sostegno

finanziario alle infrastrutture energetiche una delle priorità dell'Economic

29

Recovery Plan, il pacchetto per la ripresa economica approvato nel maggio 2009.

L’accesso alle risorse localizzate in quello che la Comunicazione della

Commissione Priorità per le infrastrutture energetiche per il 2020 e oltre: piano per

una rete energetica europea integrata definisce “il più vasto giacimento di gas al

mondo, il bacino del Mar Caspio/Medio Oriente”, rappresenta il principale motore

della politica europea verso il Corridoio Sud. Potenzialmente, infatti, il corridoio

29 Cfr. supra, p. 30 46

potrebbe raggiungere un mercato immenso, che va dalla Russia all’Iran e all’Iraq,

includendo i Paesi ricchi di gas del Mar Caspio e dell’Asia Centrale - Azerbaijan,

Kazakistan Turkmenistan e Uzbekistan. Tutti insieme, questi sette Paesi detengono

circa il 50 per cento delle riserve mondiali di gas convenzionale, con una

30

produzione aggregata di oltre 850 milioni di metri cubi annui .

2.1.1. Nord Stream

Nel 2007 Finlandia ha dato il via libera alla costruzione del gasdotto Nord

Stream nelle proprie acque territoriali. Il pronunciamento di Helsinki ha seguito il

parere positivo espresso dalle competenti autorità nazionali sull’impatto

ambientale dell’infrastruttura, che aveva minacciato di sospendere la costruzione

del gasdotto in ragione degli elevati rischi geologici connessi alla particolare

morfologia del Mar Baltico. Il progetto Nord Stream è frutto di una joint venture

partecipata per il 51 per cento da Gazprom, assieme alle tedesche E.On Ruhrgas e

Wintershall (20 per cento ciascuna) ed alla olandese Gasunie (9 per cento). È stato

inoltre recentemente previsto che E.On e Wintershall riducano la loro

partecipazione di un 4,5 per cento per consentire l’ingresso nel consorzio, con una

partecipazione del 9 per cento, alla francesce Gdf Suez. Il pronunciamento

finlandese segue le analoghe decisioni prese, nei mesi passati, dagli altri Paesi

interessati al transito del Nord Stream, deputato al trasporto di gas dal terminale

russo di Vyborg a quello tedesco di Greifswald attraverso una rotta offshore

transitante attraverso le acque territoriali finlandesi, svedesi e danesi. Il

superamento delle difficoltà poste dai Paesi di transito è stato solo l’ultimo

ostacolo in ordine di tempo che il progetto ha dovuto affrontare. Negli anni scorsi,

i Paesi baltici e la Polonia si erano opposti in modo fermo al progetto, destinato a

tagliarli fuori dalle linee di trasporto russe. Le pressioni congiunte della Russia e

dei suoi partner europei, soprattutto la Germania, avevano tuttavia anche in quel

caso portato ad un superamento delle opposizioni al progetto. La prima delle due

30 Commissione europea, Priorità per le infrastrutture energetiche per il 2020 e oltre: Piano per una

rete energetica europea integrata, (COM(2010) 677 Definitivo) Bruxelles, Novembre 2010.

http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:0677:FIN:IT:PDF

47

linee è stata completata ed entrata in funzione in novembre del 2011. La seconda

linea invece è entrata in funzione da poco, e, precisamente in ottobre del 2012

(Figura 2.2.).

Figura 2.2. Il gasdotto Nord Stream.

Fonte: http://erictham.wordpress.com/tag/nord-stream-pipeline/

2.1.2. Tap

Il progetto Tap, lanciato dalla svizzera Egl in collaborazione con la tedesca

E.On e la compagnia nazionale norvegese Statoil, ha l’obiettivo di realizzare un

gasdotto che colleghi la Grecia alle coste della Puglia. La tratta terrestre del

gasdotto dovrebbe attraversare Grecia e Albania per una lunghezza di circa 680

chilometri, mentre la parte sottomarina dovrebbe passare per il tratto più breve e

meno ripido del Mar Adriatico, lungo poco più di 100 chilometri (Figura 2.3.). La

capacità iniziale del gasdotto dovrebbe essere di circa 10 milioni di metri cubi

all’anno, espandibile fino a 20 milioni di metri cubi in caso di maggiori forniture

provenienti dal Caspio, e con la possibilità di invertire la direzione dei flussi

(reverse flow) per 8,5 milioni di metri cubi in caso di necessità sul mercato greco o

su quello albanese. I costi ufficiali di realizzazione di Tap dovrebbero aggirarsi

attorno agli 1,5 miliardi di dollari. Igi-Poseidon e Tap sono due progetti molto

simili, che hanno l’obiettivo di portare tra gli 8 e i 10 milioni di metri cubi

48

31

inizialmente disponibili da Shah Deniz II sui mercati greco, albanese e italiano,

attraverso quella che è stata ribattezzata la southern route (il percorso meridionale)

del Corridoio Sud, di interesse strategico per l'Italia. Entrambi i progetti sono

flessibili, relativamente economici, e realizzabili in tempi brevi, permettendo al

gas azero di essere trasportato in Europa, una volta che sarà commercializzabile,

32

presumibilmente a partire dalla fine del 2018.

Figura 2.3. Il gasdotto Tap.

Fonte: http://pipelinesinternational.com/news/tap_selected_by_shah_deniz/

2.1.3. L’interconnettore del gas Turchia-Grecia-Italia (ITGI),

ITGI è il frutto dell’accordo intergovernativo siglato nel luglio 2007 dai ministri

competenti dei tre Paesi coinvolti, consentirà l’importazione di circa 10 milioni di

31 Shah Deniz II è il giacimento che si trova nella regione dell’Azerbaijan con le riserve che

ammontano a 1000 miliardi di metri cub,i lo sviluppo del quale è guidato dal consorzio BP e la

compagnia statale norvegese Statoil. L’estrazione del gas in questo giacimento è cominciata nel

2006 con i volumi massimi di 8, 6 miliardi di metri cubi all’anno.

32 N.SARTORI, «Politica europea dell’energia: Corridoio del Sud», Osservatorio della politica

internazionale, n. 56, giugno 2012 49

metri cubi all’anno dall’area del Caspio, in particolare dall’Azerbaigian, attraverso

gli interconnettori Turchia-Grecia (ITG) e Grecia-Italia (IGI). Il primo di essi è

stato completato nel settembre 2007, mentre il secondo sarà costituito da un tratto

onshore, da realizzare in territorio greco a opera dell’operatore greco Desfa, e da

uno offshore sino alle coste pugliesi che sarà costruito da Edison e dalla

compagnia statale greca Depa, tramite la joint venture paritetica Poseidon (Figura

2.4.). L’entrata in funzione del metanodotto è prevista per il 2015 e, in base agli

accordi tra le due società, l’80 per cento della capacità di trasporto dell’IGI sarà

riservata a Edison, mentre il restante 20 per cento sarà destinato a Depa. L'ITGI,

sia pur con una portata relativamente più limitata rispetto ad altri progetti

infrastrutturali in cantiere lungo la direttrice Caspio-Ue, rappresenta il progetto in

fase più avanzata di realizzazione nel quadro dello sviluppo del corridoio

energetico meridionale (NG3). L'Ue ha sostenuto la realizzazione del progetto

ITGI sin dalla sua nascita assicurandogli, nel 2006, l’etichetta di “progetto di

interesse europeo” nel quadro dell’asse prioritario del gas “Paesi del Mar Caspio –

Medio Oriente – Unione europea”. Nella stessa prospettiva, il gasdotto Poseidon è

stato incluso nei 43 progetti energetici sostenuti dalla Commissione europea

attraverso l’Economic Recovery Plan, con un'offerta di cofinanziamento pari a 100

milioni di euro.

La rilevanza dell'ITGI per lo sviluppo del corridoio energetico meridionale

dell'Ue è testimoniata dalla crescente attenzione rivoltagli dagli Stati membri

dell'Ue appartenenti all'area del Mar Nero. Il riferimento va in particolare alla

Bulgaria.

Figura 2.4. Il gasdotto ITGI. 50

Fonte: http://www.edison.it/it/azienda/infrastrutture-gas/itgi.shtml

Anche alla luce della crisi del gas russo-ucraina dell'inverno 2009, che ha

determinato l'interruzione delle forniture russe per alcune settimane, Sofia ha

individuato nell'ITGI un efficace strumento di diversificazione dei canali di

approvvigionamento di gas (a la Bulgaria dipende per il 90 per cento dalla

Federazione russa). Su questo sfondo, lo scorso 5 marzo, la joint venture Poseidon

e la Bulgarian Energy Holding (Beh) si sono accordate per la costituzione di una

asset

Company paritetica incaricata della costruzione di un’interconnettore fra Grecia e

Bulgaria (IGB). L'IGB consentirà entro il 2013 l'importazione in Bulgaria di un

volume di gas compreso tra i 3 e i 5 Gmc all’anno, lungo una rotta di 160

chilometri. Gli investimenti previsti per la realizzazione dell'interconnettore

ammontano a circa 140 milioni di euro, 45 dei quali sono Stati offerti dalla

33

Commissione europea attraverso l'Economic Recovery Plan.

2.1.4. Medgaz.

Medgaz è un progetto strategico per l'Algeria, la Spagna e il resto d'Europa. In

quanto permetterà il rifornimento di gas naturale direttamente dall’Algeria, senza

33 Idem, p. 30 51

richiedere il transito attraverso i Paesi terzi, aumentando, in questo modo,

notevolmente la sicurezza degli approvvigionamenti. Inoltre si tratta del metodo

più conveniente di fornitura di gas naturale verso l'Europa meridionale. Gli esperti

del settore intravedono in questo progetto un possibile futuro hub energetico

europeo. Medgaz aiuterà senz’altro a colmare in parte la domanda crescente di gas

naturale in Europa.

Questo progetto di condotta sottomarina risponde pienamente alle condizioni

prescritte nel protocollo di Kyoto, ricevendo un notevole sostegno da parte delle

istituzioni e delle agenzie governative.

In Europa, il progetto ha ottenuto l’approvazione dalla Commissione Europea

come il «piano di interesse prioritario all'interno della programmazione delle reti

transeuropee nel settore dell'energia» (Decisione 1229/2003/CE).

L'idea di costr

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
114 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stasha587 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Negri Vera.