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L’ESPERIENZA SUL CAMPO
..................................................................................................................... 26
3.1 Il contesto classe .................................................................................................................... 29
3.2. Il caso osservato ...................................................................................... 34
3.3 Un intervento didattico significativo .................................................................... 38
3.4 Valutazione del percorso progettato e realizzato
................................................................................................................ 40
CONCLUSIONI ............................................................................................................... 41
BIBLIOGRAFIA
................................................................................................................... 42
SITOGRAFIA 5
INTRODUZIONE
In ambito sociale, essere inclusi significa soprattutto sentirsi accolti, appartenere ad un
gruppo di persone, ad una società, godere pienamente di tutti i diritti e le opportunità che
questa appartenenza comporta. L’inclusione degli alunni con disabilità prevede che essi
facciano esperienze ed apprendano insieme agli altri non solo stando accanto agli altri.
L’inclusione è un aspetto fondamentale ed imprescindibile della didattica, è fare in modo che
tutti gli alunni abbiano le medesime opportunità, è dare la garanzia che ogni alunno abbia la
stessa possibilità di seguire al meglio le lezioni scolastiche e partecipare alle stesse in maniera
attiva. Il concetto di inclusione scolastica entra nel dibattito italiano negli anni ’90 e si
concretizza con il passaggio da un approccio basato sull’integrazione ad un approccio basato
sull’inclusione. Questo cambiamento di prospettiva ha sottolineato l'importanza di un
ambiente educativo che accogliesse e supportasse tutti gli studenti, indipendentemente dalle
loro differenze. Inclusione non riguarda solo la presenza fisica degli studenti con disabilità
nelle classi regolari, ma anche la creazione di un ambiente che soddisfi le loro esigenze
educative in modo efficace. Ciò implica l'adozione di strategie pedagogiche differenziate, il
coinvolgimento di tutti gli studenti nelle attività di apprendimento e la promozione di una
cultura scolastica che valorizzi la diversità.
Questo concetto mi ha spinta ad intraprendere il corso per diventare insegnante di sostegno,
un riferimento ed un supporto per aiutare bambini con bisogni educativi speciali.
Il percorso che sto seguendo mi sta dando le basi per essere un’insegnante inclusiva, per
abbracciare la diversità e celebrare ogni singolo successo, grande o piccolo, di ogni studente.
Sto imparando gradualmente a guidare gli studenti lungo un percorso unico di crescita e
apprendimento, fornendo loro il supporto necessario affinché possano brillare nel loro modo
speciale. È un'opportunità unica ed irripetibile di trasformare le sfide in conquiste e di
diffondere amore, comprensione e fiducia in un mondo che accoglie tutti. Tra i compiti per
essere un buon insegnante di sostegno c’è sicuramente lo svolgimento di attività sistematiche
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di osservazione costante sia dei ragazzi che dei contesti dove avviene il difficile processo di
inclusione.
"C'è bellezza nell'essere trovati nell'altro. C'è gioia nell'inclusione di tutti." - Vironika
Tugaleva -
L’ inclusione è molto più di un semplice concetto o di una pratica sociale: è il fondamento
su cui dovrebbe essere costruita ogni comunità. È come un battito cardiaco che fa vibrare
l'intera società, infondendole vitalità e forza. In un contesto inclusivo, la diversità non è vista
come un problema da risolvere, ma come una risorsa da valorizzare. È attraverso l'inclusione
che si rompono le barriere, si dissipano i pregiudizi e si costruiscono ponti di comprensione
e rispetto reciproco: è come se l'inclusione tessesse un tessuto invisibile ma potente che
avvolge e connette ogni individuo, indipendentemente dalle differenze. È un invito a
guardare oltre le superfici e ad abbracciare la ricchezza delle esperienze e delle prospettive
che ognuno porta con sé. In un mondo inclusivo, ogni persona ha la possibilità di contribuire
pienamente e di essere apprezzata per la propria unicità. È un luogo in cui le voci vengono
ascoltate, i talenti sono coltivati e le sfide sono affrontate insieme, con compassione e
solidarietà. In fondo, l'inclusione non riguarda solo l'accettazione degli altri, ma anche il
riconoscimento del nostro legame profondo e della nostra interconnessione con l'intera
umanità. L'obiettivo dell'inclusione è quello di creare un ambiente in cui ogni individuo possa
sentirsi accettato, rispettato e supportato nel raggiungimento del proprio pieno potenziale.
La scuola è il principale luogo di apprendimento all’interno del nostro sistema educativo: una
classe inclusiva è un luogo dove viene garantito a tutti i ragazzi la piena funzione del diritto
di non discriminazione.
Ci sono leggi che tutelano appieno i diritti delle persone con disabilità:
• Legge 118/71: L’articolo 28 disponeva che l’istruzione dell’obbligo doveva avvenire
nelle classi normali della scuola pubblica;
• Legge 517/77: Stabilisce con chiarezza strumenti e finalità per l’integrazione
scolastica degli alunni con disabilità, da attuarsi mediante la presa in carico del
progetto di integrazione da parte dell’intero Consiglio di Classe; 7
• Legge 104/92: Raccoglie ed integra tutti gli interventi legislativi promulgati dopo la
legge 517/77, divenendo il punto di riferimento normativo dell’integrazione
scolastica e sociale delle persone con disabilità;
• Legge 170/2010: Nuove norme in materia di Disturbi Specifici del’Apprendimento
(DSA) in ambito sociale;
L’elaborato è composto da tre sezioni, disposte in capitoli. Nel primo sono state riportate
riflessioni sul ruolo dell’insegnante di sostegno, la scelta della professione e l’utilizzo di
“mediatori didattici”, il secondo riporta riflessioni sul contesto scuola in chiave economica,
sociale e culturale, l’ultimo evidenzia le criticità e gli interventi sul caso preso in esame, gli
strumenti di osservazione utili alle attività e al processo formativo ed educativo. 8
CAPITOLO 1
LA MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DEL PERCORSO
FORMATIVO
1.1 L'insegnante di sostegno.
L’insegnante di sostegno è una figura fondamentale nel sistema educativo, soprattutto per gli
studenti con bisogni educativi speciali. Questo insegnante fornisce supporto aggiuntivo e
personalizzato agli studenti con disabilità o con altre esigenze particolari, aiutandoli a
partecipare pienamente alla vita scolastica e ad apprendere al meglio possibile. L’insegnante
di sostegno si deve impegnare ad essere un educatore specializzato che lavora con studenti
che hanno bisogni educativi speciali o disabilità e deve necessariamente possedere una
formazione specifica in educazione inclusiva, pedagogia differenziata, psicologia
dell'apprendimento ed altre discipline correlate.
Ha un ruolo centrale nell'educazione inclusiva ponendosi come un “Facilitatore
dell'Inclusione” facilitando l'integrazione e la partecipazione degli studenti con bisogni
speciali nell'ambiente scolastico regolare. Fornisce, poi, un supporto individualizzato per
aiutare gli studenti a superare le barriere all'apprendimento e a sviluppare al massimo le loro
potenzialità. Per quanto riguarda il suo ruolo e la sua responsabilità, è di estrema importanza
la sua collaborazione con il team scolastico per individuare e valutare i bisogni educativi
speciali degli studenti, la creazione e l'implementazione del PEI o del PDP e di un piano
dettagliato che includa obiettivi, strategie e adattamenti per ciascuno studente oltre che un
supporto accademico per affrontare le materie scolastiche. L’insegnante di sostegno lavora
direttamente con gli studenti sia individualmente che in piccoli gruppi, collaborando
strettamente con altri insegnanti, genitori, personale scolastico e professionisti esterni. La sua
presenza è di estrema rilevanza dal momento che fornisce consulenza e formazione agli altri
insegnanti sulla migliore prassi da prendere in considerazione per lavorare con studenti con
bisogni speciali e si occupa anche degli adattamenti didattici utilizzando strumenti
tecnologici e risorse specializzate per facilitare l'apprendimento e la comunicazione.
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Affinchè ci sia una cura adeguata al lavoro degli studenti, si impegna peculiarmente nel
monitorare costantemente i progressi degli studenti, apportando modifiche in base alle loro
necessità e dimostrando una forte capacità di comprendere e rispettare le esperienze e le sfide
degli studenti con bisogni speciali. In conclusione, l'insegnante di sostegno è una figura
essenziale nell'ambito dell'educazione inclusiva, offrendo supporto personalizzato agli
studenti con bisogni educativi speciali. Molti autori hanno parlato di cura educativa, perchè
ciò che fa è “prendersi cura”, attraverso la sua conoscenza, empatia, collaborazione e
creatività, di ogni studente e creare un ambiente scolastico dove ognuno ha l'opportunità di
1
imparare, crescere e avere successo. Come sostiene Patrizia Gaspari “L'aver cura implica il
reciproco riconoscimento e la massima valorizzazione delle originali potenzialità di ogni
soggetto, allo scopo di migliorarne la qualità dell'esistenza. Nei confronti della persona con
disabilità è necessario saper costruire o ri-costruire una relazione educativa intesa come
relazione di aiuto autentica ed emancipativa, affinché l'altro, gradualmente, sia in grado di
riprendersi cura di sé per realizzare il proprio essere. Ai professionisti della cura educativa e
dell'aiuto spetta il compito di promuovere nel "diverso" la ri-apertura di un discorso (progetto
esistenziale) che, a causa dell'incontro con il deficit, è stato precocemente interrotto o già
predeterminato. In tal senso, cura educativa ed aiuto costituiscono prioritarie categorie
fondative della Pedagogia speciale intesa come scienza attenta alla costante rilettura delle
professionalità educative impegnate nella complessa e delicata sfida del raggiungimento di
un buon livello di qualità del processo di inclusione scolastica e sociale delle persone con
bisogni educativi speciali.
Il lavoro delle insegnanti di sostegno