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CAPITOLO II

STRATEGIE PEDAGOGICHE E DIDATTICHE PER L’INCLUSIONE

2.1 Adattamenti curricolari e personalizzazioni per gli studenti con

Sindrome dell’X Fragile

Una delle difficoltà che si trovano ad affrontare gli insegnanti oggigiorno è

l’estrema varietà di situazioni all’interno del gruppo classe. Ormai non esiste più

uno studente “standard” ma esistono ragazzi di provenienza varia, con

background culturali diversi e difficoltà ad affrontare le proposte di

apprendimento differenti.

Come fare per rispondere a queste esigenze educative in modo personalizzato,

senza perdere di vista l’importanza del gruppo classe?

Strategia importantissima per una didattica inclusiva è l’adattamento delle

modalità di insegnamento alla specificità del gruppo classe e dei ragazzi con

9

bisogni educativi speciali.

Gli adattamenti curricolari e le personalizzazioni rappresentano così un pilastro

fondamentale nell’approccio educativo per gli studenti con la sindrome dell’X

Fragile. Essi si concentrano sulla modifica dei contenuti e dei materiali didattici

per renderli accessibili agli studenti con la FXS. Questo offrirebbe la

semplificazione del linguaggio, l’uso di immagini e supporti visivi, nonché la

selezione di testi o risorse didattiche che siano più facilmente comprensibili.

L’adeguamento del percorso didattico dello studente con FXS a quello della

classe deve far riflettere su quale modello didattico utilizzare per agevolare

l’integrazione; il modello più utilizzato è quello per obiettivi, sicuramente per le

sue implicazioni positive rispetto all’individualizzazione. Una volta selezionato il

modello, i docenti devono adottare gli obiettivi dello studente con FXS a quelli

della classe.

Dario Ianes individua cinque livelli di adeguamento degli obiettivi in relazione

10

alla gravità del deficit, procedendo dal meno grave al più grave.

9 https://www.areato.org/adattare-per-includere/

10 Ianes D., La speciale normalità. Strategie di integrazione e inclusione per le disabilità e i bisogni

educativi speciali, ed. Erickson, 2006, Trento. 8

1° livello - “la sostituzione”: l’obiettivo rimane uguale, ma viene curato solo

l’uso e l’accessibilità dei codici linguistici (es. registrazioni audio

dei testi).

2° livello - “la facilitazione”: si deve garantire il raggiungimento dell’obiettivo

mediante l’utilizzo di tecnologie più motivanti (es. software

didattici) e contesti didattici fortemente interattivi e operativi

(tutoring, laboratori, etc).

3° livello - “semplificazione”: richiede la modifica del lessico per ridurre la

complessità concettuale, inoltre si eseguono le operazioni di calcolo

utilizzando la calcolatrice.

4° livello - “scomposizione dei nuclei fondanti”: si identificano cioè delle attività

fondanti e accessibili al livello di difficoltà di apprendimento

dell’alunno.

5° livello – “partecipazione alla cultura del compito”: si cercano occasioni perché

l’alunno sperimenti, anche se soltanto da spettatore, la “cultura del

compito” (il clima emotivo, la tensione cognitiva, i prodotti

elaborati, etc.).

Quando parliamo di adattamento, quindi, non pensiamo solo alla semplice

fornitura di schede, ma pensiamo a diversi livelli di azioni possibili a secondo

dell’obiettivo da perseguire.

La personalizzazione e l’individualizzazione delle attività didattiche sono un altro

aspetto cruciale. Le lezioni devono essere adattate alle esigenze individuali di

ciascun studente, tenendo conto delle sue abilità, stili di apprendimento e aree di

forza, è necessario perciò adottare una didattica individualizzata e personalizzata.

La didattica individualizzata mira a progettare strategie didattiche differenti in

base agli studenti e alle loro esigenze, in modo da assicurare attraverso una

diversificazione di percorsi di insegnamento, il raggiungimento di obiettivi

comuni.

La didattica personalizzata, invece, mira a progettare strategie didattiche

finalizzate a garantire ad ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva,

attraverso un percorso che rafforzi i loro punti di forza e li aiuti ad attivare

l’apprendimento significativo. 9

È importante notare come la didattica personalizzata e quella individualizzata

sono saldamente legate l’una all’altra, entrambe hanno lo stesso scopo: offrire un

supporto scolastico completo e adeguato e far raggiungere a tutti, e in questo

caso, allo studente con sindrome dell’X Fragile, il successo formativo.

2.2 Ruolo degli insegnanti di sostegno

L’inclusione degli studenti con la sindrome dell’X Fragile richiede un impegno

significativo da parte degli insegnanti di sostegno, figure chiave nell’offrire un

supporto personalizzato e realizzare un ambiente educativo inclusivo.

L’insegnante di sostegno - introdotto nella scuola dell’obbligo italiana con la

legge 517/1977 e assunto maggiore rilievo in seguito all’approvazione della legge

104/1992 relativa all’integrazione scolastica - è un docente specializzato

assegnato alla classe in cui è inserito l’alunno con disabilità per favorire

l’inclusione e l’apprendimento.

Non è pertanto l’insegnante dell’alunno con disabilità, come erroneamente si

pensa, ma una risorsa professionale a vantaggio dell’intera classe proprio per

11

rispondere appieno alle necessità educative che la sua presenza comporta.

Gli insegnanti di sostegno svolgono un ruolo cruciale nell’adattamento delle

pratiche didattiche alle esigenze specifiche degli studenti con la sindrome dell’X

Fragile.

Questi studenti, come già descritto nel capitolo precedente, presentano un ritardo

cognitivo di grado variabile, da lieve a severo, congiuntamente ai disturbi

dell’apprendimento e del comportamento. In particolare, presentano

atteggiamenti stereotipati con presenza di ripetitività, iperattività motoria,

impulsività, difficoltà di comunicare e ritardo/difficoltà di linguaggio. Sono

studenti che necessitano di essere stimolati costantemente affinché possano

mantenere alta l’attenzione e affrontare le diverse discipline del sistema

scolastico.

La presenza in classe degli insegnanti di sostegno, dunque, consente una risposta

tempestiva alle sfide che possono emergere durante le lezioni. I loro compiti sono

piuttosto complessi e non si limitano soltanto a trovare modalità efficaci per

11 https://it.wikipedia.org/wiki/Insegnante_di_sostegno

10

relazionarsi con questi studenti, ma aiutano a sviluppare approcci didattici

inclusivi che tengono conto delle specifiche esigenze del gruppo-classe,

favorendo così l’inclusione scolastica di tutti gli studenti.

Il processo di apprendimento avviene attraverso il PEI (Piano Educativo

Individualizzato); la sua stesura serve a delineare una didattica personalizzata che

tenga conto non solo dei limiti e delle risorse dello studente, ma anche dei

contesti sociali (scuola, casa, etc.) che frequenta, per cui deve contenere gli

12

obiettivi educativi che si utilizzeranno per conseguirli e i criteri di valutazione.

È necessario che le azioni definite dal PEI devono essere coerenti con le

indicazioni precedentemente espresse nella Certificazione della Diagnosi

13

Funzionale e nel Profilo Dinamico Funzionale.

2.3 Collaborazione con la famiglia e il team multidisciplinare

La collaborazione con la famiglia e il coinvolgimento di un team

multidisciplinare emergono come pilastri fondamentali per garantire un supporto

completo e integrato agli studenti con la sindrome dell’X Fragile.

Le famiglie sono parti integranti dello sviluppo del proprio figlio, perciò da un

lato hanno bisogno di corrette informazioni sul disturbo, sulle cure da seguire, sui

metodi riabilitativi da scegliere, dall’altra, invece, è necessaria la loro

collaborazione e partecipazione attiva.

Il coinvolgimento attivo dei genitori nel processo educativo è di fondamentale

importanza. I genitori possono fornire informazioni preziose sulle preferenze, le

abilità e le sfide dei loro figli, collaborando con gli insegnanti per supportare

l’apprendimento sia a scuola che a casa. Questa sinergia tra famiglia e scuola

favorisce un ambiente di apprendimento più coeso e personalizzato per gli

studenti con la sindrome dell’X Fragile. Il lavoro con lo studente con la sindrome

dell’X Fragile non può essere svolto interamente dalla figura dell’insegnante di

sostegno, poiché per quanto specializzata possa essere, non può da sola sostenere

la crescita e lo sviluppo di un soggetto speciale i cui bisogni educativi richiedono

12 https://www.centropermano.it/pei-piano-educativi-individualizzato/

13 Traelle A, Italiana, C & Agnelli F. (2011) Gli alunni con disabilità nella scuola italiana: bilancio e

proposte. Edizioni Erickson. 11

necessariamente la presa in cura di una equipe di professionisti e di altri

educatori, pertanto è essenziale la formazione di un team multidisciplinare.

Questo team può comprendere psicologi, logopedisti e altri professionisti

specializzati che arricchiscono ulteriormente l’ambiente educativo. La consulenza

degli esperti contribuisce a identificare le esigenze specifiche degli studenti,

fornendo un quadro più ampio delle sfide e delle potenzialità individuali. Ad

esempio, un logopedista può offrire supporto per le difficoltà nel linguaggio,

mentre uno psicologo scolastico può collaborare allo sviluppo delle strategie per

gestire comportamenti complessi e promuovere la salute mentale degli studenti.

La condivisione di conoscenze e prospettive tra i membri del team permette di

creare un ambiente inclusivo e di sostegno per studenti con la sindrome dell’X

Fragile.

Lavorando insieme genitori, specialisti oltre agli insegnanti, possono contribuire

a garantire che tali studenti abbiano le opportunità per svilupparsi a livello sociale

e scolastico e raggiungere il loro piano potenziale.

12

CAPITOLO III

ESPERIENZE E BUONE PRATICHE NELL’INCLUSIONE

SCOLASTICA

3.1 Case Study per l’inclusione di alunni con sindrome dell’X Fragile

Lo “Studio di caso” è un metodo di ricerca usato soprattutto nelle scienze sociali,

ma anche una metodologia didattica e formativa, che rientra nell’ampia gamma

14

delle metodologie attive di tipo simulativo.

A differenza di altri tipi di ricerca empirica, questa metodologia è considerata una

tecnica di ricerca qualitativa, poiché lo sviluppo d

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A.A. 2024-2025
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Flower25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia della formazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Capobianco Rosaria.