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DA)
- modulano il rilascio di ormoni (ossitocina, cortisolo, prolattina, etc…)
- influenzano vari processi biologici e neurologici aggressività, ansia, appetito,
apprendimento, memoria, umor, nausea, sonno, termoregolazione
- bersaglio di numerosi farmaci e sostanze stupefacenti antidepressivi,
allucinogeni, antipsicotici, etc…
5-HT1 ne esistono 5 sottotipi (A, B, C, D, E, F) – tutti accoppiati a proteine
Gi e G0
5-HT1A recettore meglio caratterizzato
- distribuito in tutto il SNC
- l’attività di questo recettore sembra importante in alcune
malattie psichiatriche (depressione, ansia)
la sua modulazione farmacologica potrebbe avere un ruolo
nell’azione terapeutica degli SSRI (farmaci antidepressivi
serotoninergici)
- a livello dell’ipotalamo è uno dei > responsabili del rilascio di
ACTH (ormone adrenocorticotropo) 29
5-HT1B espresso ad alti livelli nei nuclei della base, nello striato e nella
corteccia prefrontale + nei tessuti vascolari
- modula negativamente il rilascio di altri neurotrasmettitori
(come ACh, NA, DA, glutammato e GABA)
5-HT2 ne esistono 3 sottotipi (A, B, C)
- è un recettore sia pre- che post-sinaptico accoppiato all’idrolisi del
fosfatidil-inositolo-difosfato – la sua stimolazione produce 2
secondi messaggeri (diacilglicerolo e inositolo-3-fosfato)
- ruolo nelle allucinazioni e nelle psicosi
- dietilamide dell’acido lisergico (LSD) agonista dei recettori 5-HT2A e 5-HT2C
- potente attività allucinogena (direttamente
collegabile all’affinità per questi recettori)
- antipsicotici atipici antagonisti dei recettori 5-HT2A
Es.: clozapina
5-HT3 canale ionico
- la serotonina lega 2 siti recettoriali e determina l’apertura di un
canale permeabile ai cationi (permette il passaggio di Ca⁺⁺, K⁺ e Na⁺)
- ne esistono 2 sottotipi (5-HT3A e 5-HT3B)
- localizzati nel nucleo del tratto solitario, nell’area postrema e nei nuclei
motori dorsali del nervo vago che sono ampiamente coinvolti nel meccanismo
del vomito infatti, farmaci dotati di attività antagonista a livello di questi
recettori sono usati nel controllo dell’emesi da chemioterapici
antineoplastici 30
FARMACI CHE AGISCONO SUI RECETTORI SEROTONINERGICI
Agonisti dei recettori 5-HT1 usati per il trattamento dell’emicrania
Es.: sumatriptan
Antagonisti dei recettori 5-HT3 usati come farmaci antiemetici, in
particolare per controllare la grave nausea e
il vomito provocati da molti tipi di
chemioterapici antitumorali
Es.: ondasetron
Antagonisti dei recettori 5-HT2 bloccano altri recettori 5-HT, così come
i recettori α-adrenergici e istaminergici
- usati nella profilassi dell’emicrania
Es.: metilsergide
DISTRIBUZIONE DEL SISTEMA SEROTONINERGICO
Serotonina presente praticamente in tutti gli organismi studiati, dagli invertebrati
ai vertebrati alle piante – questo porta a considerare la serotonina una
molecola filologicamente molto antica
nei mammiferi, alti livelli di serotonina si trovano nell’intestino, nel polmone, nei
reni, nei testicoli, nei gangli superiori e nel cervello 31
Neuroni serotoninergici originano dai nuclei del rafe nel midollo allungato,
nell’ipotalamo, nel cervello, nel midollo spinale e nelle
cellule cromaffini dell’apparato digerente + anche la retina
contiene serotonina e ricchissime di serotonina sono
anche le piastrine
contengono altri neurotrasmettitori e peptidi
↓ ↓
Glutammato - sostanza P
- callicreina
- encefaline
- angiotensina II
- etc…
RUOLO DELLA SEROTONINA NEL SNC
Controllo di numerose funzioni:
Sonno
o Tono dell’umore
o Ansia
o Paura
o Aggressività
o Motivazione
o Memoria
o Controllo della fame
o Apprendimento
o Funzione sessuale
o Regolazione ritmi circadiani
o Risposta allo stress
o Sensibilità al dolore
o 32
Regolazione del sistema neuroendocrino
o la serotonina regola l’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene
↓
Questo è dimostrato dal fatto che i farmaci in grado di potenziare il tono
serotoninergico, aumentandone la disponibilità attraverso un blocco del suo
trasportatore (farmaci antidepressivi) o inducendone il rilascio (fenfluramina) dalle
vescicole, ↑ la concentrazione plasma ca di ACTH e di cor solo
- nel cervello adulto, la ↓ dei livelli di serotonina provoca alterazioni biochimiche e
comportamentali e una perdita di sinapsi malattie psichiatriche e neurologiche
(depressione, schizofrenia, disturbi d’ansia, alcolismo, autismo, apnee notturne,
morbo di Alzheimer)
RUOLO DELLA SEROTONINA NEGLI ORGANI PERIFERICI
La serotonina presenta nel SNC, e che funge da neurotrasmettitore, costituisce solo
una piccola frazione di quella presente nell’organismo --- livelli maggiori di questa
molecola si ritrovano a livello del sangue e nell’intestino
Sistema gastrointestinale principalmente attraverso la stimolazione del
recettore 5-HT4, presente nelle cellule muscolari
lisce, la serotonina controlla la motilità
intestinale attraverso il rilascio di altri
neurotrasmettitori, come l’ACh
- a questo livello la serotonina è prodotta soprattutto dalle cellule enterocromaffini
33
Sistema cardiocircolatorio:
- Piastrine non sono in grado di sintetizzare la serotonina, perché non
possiedono gli enzimi necessari alla loro biosintesi – presentano,
però, il trasportatore per la serotonina sulla loro membrana
plasmatica e sono in grado di rimuvere la serotonina dal circolo
ed accumularla in granuli all’interno del loro citoplasma
↓
Il contenuto dei granuli viene rilasciato durante l’aggregazione
piastrinica e la serotonina liberata svolge un ruolo nel processo
omeostatico, dove è in grado di produrre una locale vasocostrizione
- Controllo del tono vasale la serotonina ha spiccata azione vasocostrittrice 34
GABA
- principale neurotrasmettitore inibitorio del SNC, pur operando anche nel SNP
- sintetizzato a partire dall’acido L-glutammico in un’unica reazione catalizzata dalla
acido-L-glutammico-decarbossilasi (GAD)
- la > parte del GABA e del glutammato derivano dalle riserve di glutammina
presenti nelle cellule gliali la principale fonte di glutammato e di acido
glutammico, e quindi di GABA, è il glucosio
infatti, uno dei prodotti del metabolismo del glucosio nel ciclo di Krebs è
l’α-chetoglutarato che viene convertito il acido L-glutammico
- la liberazione di GABA, indotta dalla depolarizzazione del neurone presinaptico, è
un fenomeno Ca⁺⁺ dipendente una volta liberato, il GABA diffonde nello spazio
sinaptico e interagisce con specifici recettori di membrana post- e pre-sinaptici.
- l’azione del GABA a livello del recettore termina con la sua ricattura nei terminali
presinaptici e nelle cellule gliali con un meccanismo mediato da specifici
trasportatori il GABA così recuperato può essere riutilizzato dai terminali nervosi
GABA presente in concentrazione millimolare in molte regioni del cervello:
Le massime concentrazioni si trovano nella substantia nigra, nel globo pallido,
nei corpi quadrigemini, nella corteccia cerebrale, nel cervelletto e
nell’ippocampo;
Concentrazioni minori si trovano nel ponte, nel bulbo e nella sostanza bianca.
35
RECETTORI DEL GABA
Distinti in: - GABA-A
- GABA-B
GABA-A mediano l’azione inibitoria veloce (< di 100 millisecondi)
Sono recettori associati a un canale ionico permeabile al Cl-
Vengono attivati ogni volta che 2 molecole di GABA interagiscono sui
siti specifici
A essi sono associati siti di legame specifici per altre molecole di
notevole importanza farmacologica, capaci di modularne la funzione –
quali benzodiazepine e barbiturici
Include 6 principali domini di legame per molecole endogene o esogene
che possono modulare in maniera positiva o negativa l’attività del GABA
1. SITO DI LEGAME PER IL GABA è stato dimostrato che nel complesso
recettoriale esistono 2 siti di legame per il
GABA, localizzati su 2 subunità β
Oltre al GABA vi si legano altri composti agonisti e antagonisti
a) Agonisti inducono risposte simili a quelle del GABA
Es.: muscimolo
b) Antagonisti producono effetti opposti a quelli del GABA
Es.: bicucullina (convulsivante) 36
2. SITO DI LEGAME PER LE BENZODIAZEPINE
Benzodiazepine facilitano la trasmissione inibitoria, potenziando l’azione
del GABA, attraverso una aumentata frequenza di
apertura del canale al Cl⁻
non sono attive in assenza di GABA
proprietà ansiolitiche, sedative, ipnotiche, anticonvulsivanti e
miorilassanti
3. SITO PER I BARBITURICI
Barbiturici farmaci utilizzati in anestesia e nel controllo delle epilessie
Sebbene il dominio di legame dei barbiturici non sia stato ancora
identificato, il loro sito d’azione si trova all’interno del canale al
Cl⁻
Aumentano il flusso di ioni Cl⁻ anche in assenza di GABA, attraverso un
↑ del tempo di apertura del canale – a differenza delle
benzodiazepine
4. PICROTOSSINA agisce all’interno del canale
Sostanza convulsivante
Induce una ↓ del tempo di apertura del canale – quindi, allo stesso modo
dei barbiturici, interferisce con il processo di apertura/chiusura del canale con
effetti però opposti 37
N.B.: un’altra sostanza che interferisce con l’attività del canale ionico è
l’antibiotico penicillina presenta una carica negativa e interferisce con i
residui amminoacidici carichi positivamente all’interno del canale, impedendo
così il passaggio di ioni Cl⁻
5. ANESTETICI GENERALI ED ETANOLO modulano positivamente il recettore
GABA-A, interagendo con alcune
subunità proteiche che costituiscono il
recettore
N.B.: i siti di legame specifici per queste sostanze non sono stati ancora
identificati
6. STEROIDI NEUROATTIVI effetti simili a quelli dei barbiturici
↓
↑ legame del GABA e modulano allostericamente
l’apertura del canale al Cl⁻ sia in presenza che in
assenza di GABA
Es.: - allopregnanolone metaboliti del
- tetraidrodeossicorticosterone progesterone
- ganaxolone ----> composto di sintesi
STRUTTURA MOLECOLARE DEL RECETTORE
Fino ad oggi sono state identificate 20 subunità, raggruppate in 7 classi:
α ; β