Estratto del documento

L’amore nasce “dal cuore”, ma richiede l’intervento dell’intelletto, che “fa

 figura”.

L’uso di termini come “desio”, “mente”, “figura” mostra la tendenza

 siciliana a concettualizzare il sentimento.

L’amore è una forza complessa che coinvolge cuore, mente e percezione

 della bellezza.

Significato

Introduce una teoria dell’amore che influenzerà Guinizzelli e, indirettamente,

Dante.

3. Giacomo da Lentini – “Madonna, dir vi voglio”

Componimento cardine: dialogo cortese e razionalizzazione del

desiderio

Tema centrale

Il poeta parla direttamente alla donna, cercando di convincerla con

argomentazioni logiche.

Analisi

La donna è distante e superiore, secondo il modello cortese.

 Il poeta cerca di spiegare razionalmente la forza dell’amore e il suo valore

 morale.

Il tono è composto, nobile, privo di passione drammatica: tipica

 stilizzazione siciliana.

Significato

Rappresenta il versante più “aulico” e controllato della poesia federiciana,

fondata sulla raffinatezza formale.

4. Giacomo da Lentini – “Meraviglioso è amore”

Componimento cardine: definizione astratta dell’amore

Tema centrale

L’amore è presentato come forza meravigliosa e misteriosa che domina l’uomo.

Analisi

La donna non è descritta direttamente: la poesia affronta il concetto di

 amore in sé.

Si percepisce la forte influenza della lirica provenzale, soprattutto nella

 riflessione sulla natura dell’amor cortese.

Prevale la speculazione astratta piuttosto che la narrazione emotiva.

Significato

È uno dei testi che meglio mostrano la distanza tra la Scuola Siciliana e lo Stil

Novo: qui non c’è interiorità, ma concetto.

5. Guido delle Colonne – “Amor, che lungiamente m’hai menato”

Componimento cardine: razionalismo e tono austero

Tema centrale

L’amore è vissuto come forza che guida il poeta, ma sempre in un quadro di

controllo razionale.

Analisi

Guido delle Colonne elimina quasi totalmente l’emotività.

 Il linguaggio è solenne, logico, severo.

 La donna è nobile, ma mai trasfigurata o idealizzata come avverrà negli

 stilnovisti.

Significato

Rappresenta il lato più “razionalistico” e meno emotivo della Scuola Siciliana.

6. Pier delle Vigne – “Sonetto: Amor, di che mi fai sì spesse guerre”

Componimento cardine: conflitto interiore e ruolo della retorica

Tema centrale

Il poeta parla del conflitto che l’amore crea nella sua vita, usando un linguaggio

molto retorico e costruito.

Analisi

Forte uso di parallelismi, simmetrie e formule logiche.

 L’amore è una forza che “fa guerra”, ma in modo astratto, quasi

 allegorico.

Manca il tormento psicologico che si vedrà in Cavalcanti.

Significato

Mostra la tendenza della Scuola Siciliana a trattare l’amore come tema

letterario più che come esperienza soggettiva.

7. Rinaldo d’Aquino – “Lo ferm core e lo savire”

Componimento cardine: equilibrio tra sentimento e misura

Tema centrale

L’amore è visto come esperienza che coinvolge cuore e saggezza, in un

equilibrio molto “cortese”.

Analisi

Centralità della moderazione e della nobiltà dell’animo.

 La donna resta figura nobile ma non divina.

 Linguaggio elegante, tono rispettoso, struttura semplice.

Significato

È uno dei testi più rappresentativi della serenità e compostezza della poesia

siciliana.

Sintesi dei tratti comuni nei componimenti cardine

1. Amore cortese come modello dominante: rispetto, idealizzazione,

distanza.

2. Astrazione e stilizzazione: poco autobiografismo, tono elevato.

3. Donna nobile ma non angelicata: superiore, ma non mediatrice

divina.

4. Ragione e misura: forte attenzione alla logica e alla coerenza

concettuale.

5. Lingua siciliana illustre, poi toscanizzata dai copisti.

6. Innovazioni metriche, soprattutto il sonetto (Giacomo da Lentini).

Dolce Stil Novo

1. Contesto storico e culturale

Il Dolce Stil Novo nasce a Firenze negli ultimi decenni del XIII secolo (circa

1280–1300). È una corrente poetica che si sviluppa all’interno della tradizione

lirica iniziata dalla Scuola Siciliana e proseguita dai poeti toscani, ma introduce

una visione radicalmente nuova dell’amore, del linguaggio e del ruolo del

poeta.

L’Italia del tempo è un territorio frammentato, ma Firenze sta vivendo un

grande sviluppo economico, politico e culturale. In questo ambiente nasce una

generazione di poeti colti, raffinati, spesso di estrazione borghese o nobiliare,

che avvertono il bisogno di rinnovare profondamente i modelli precedenti.

2. Il nome della corrente Purgatorio,

L’espressione “Dolce Stil Novo” proviene da Dante Alighieri,

canto XXIV. Bonagiunta Orbicciani, poeta toscano più antico, riconosce in Dante

il rappresentante di uno “stile nuovo” caratterizzato da tre tratti:

1. Dolcezza del modo di poetare

2. Spiegazione razionale dell’amore

3. Purificazione linguistica e formale

Lo “stile nuovo” è dunque un superamento consapevole della poesia

precedente.

3. Poetica e visione dell’amore

3.1 L’amore come elevazione spirituale

Il nucleo concettuale del Dolce Stil Novo è l’idea che l’amore non sia solo un

sentimento terreno o un rapporto di vassallaggio cortese, come presso i

Siciliani, ma una forza spirituale capace di trasformare moralmente e

interiormente l’uomo.

L’esperienza amorosa diventa un percorso di perfezionamento etico e

intellettuale.

3.2 La donna-angelo

L’elemento più innovativo è la nuova rappresentazione della donna:

È descritta come creatura angelica, dotata di virtù quasi

 sovrannaturali.

La sua vista o presenza produce effetti benefici sull’uomo (saluto, sorriso,

 apparizione).

Diventa un tramite verso Dio, poiché la bellezza femminile riflette la luce

 divina.

La donna non è più idealizzata solo perché nobile o distante, ma perché

possiede una funzione spirituale.

3.3 L’interiorità del poeta

Il vero protagonista è l’io lirico. L’amore è vissuto come un’esperienza

interiore, soggettiva, psicologica.

I poeti stilnovisti si interessano ai movimenti dell’animo, all’analisi delle

emozioni, alla trasformazione morale del soggetto.

4. Stile e lingua

Il nome “dolce” indica un modo di poetare caratterizzato da:

linguaggio limpido, puro, armonioso

 sintassi lineare e flessuosa

 musicalità del verso

 uso controllato delle metafore

 un lessico scelto e selezionato, di registro elevato ma non artificioso

La bellezza formale diventa un valore centrale: ogni parola deve essere

perfettamente adatta al significato spirituale che veicola.

5. Fonti filosofiche

Il Dolce Stil Novo si ispira soprattutto alla filosofia:

Aristotelica, attraverso la cultura scolastica medievale

 Neoplatonica, tramite il concetto di bellezza come riflesso del divino

 Tomistica, per l’idea di amore come inclinazione naturale dell’uomo

 verso il bene

La riflessione poetica diventa quindi anche una meditazione intellettuale:

l’amore è analizzato con un linguaggio tecnico e razionale.

6. Autori principali

6.1 Guido Guinizzelli

Considerato il fondatore dello Stil Novo.

Nel sonetto “Al cor gentil rempaira sempre amore” formula i principi

fondamentali del movimento:

connessione naturale tra cuore gentile e amore

 amore come manifestazione del bene

 donna come essere luminoso, angelico

6.2 Guido Cavalcanti

Introduce un’analisi più drammatica e filosofica dell’amore.

Per lui, l’amore è una forza potentissima che sconvolge e può distruggere

l’equilibrio dell’uomo.

La sua poesia è più inquieta, tragica, dominata dalla riflessione sull’anima e

sulla morte.

6.3 Dante Alighieri

Rappresenta il vertice del movimento nella sua fase finale.

Vita nova

Nella elabora la figura di Beatrice come donna-angelo e organizza la

raccolta come un percorso spirituale che porta alla lode pura della donna,

indipendente da un legame terreno.

7. Confronto con la poesia precedente

Il Dolce Stil Novo rappresenta un salto qualitativo:

Rispetto alla Scuola Siciliana

 Elimina l’astrattezza cortese e rende l’amore esperienza interiore e

spirituale.

Rispetto ai poeti toscani precedenti

 Abbandona il gusto realistico, burlesco o moralistico in favore della

purezza formale e concettuale.

8. Eredità e importanza

Il Dolce Stil Novo ha un’importanza decisiva nella storia della letteratura

italiana:

Stabilisce un canone linguistico e stilistico che influenzerà secoli di

 poesia italiana.

Prepara il terreno per la lirica di Petrarca, che porterà l’analisi interiore a

 livelli ancora più raffinati.

Trasforma la figura del poeta: non più solo artigiano del verso, ma

 interprete della condizione umana.

Introduce la dimensione spirituale e psicologica nella letteratura volgare.

Vita nova – Spiegazione dettagliata

Vita nova

1. Cos’è la

Vita nova

La è un’opera giovanile di Dante Alighieri, composta attorno al 1292-

1293.

È un prosimetro, cioè un testo che unisce prosa e poesia:

la prosa introduce, commenta e interpreta i componimenti;

 le poesie rappresentano i momenti emotivi e simbolici fondamentali.

Vita nova

La contiene 42 capitoli e 31 componimenti poetici (sonetti,

ballate, canzoni).

È l’opera che più compiutamente rappresenta la poetica del Dolce Stil Novo.

2. Scopo dell’opera

Vita nova

La non è semplicemente la storia di un amore, ma un percorso

spirituale, intellettuale e poetico.

Dante vuole mostrare:

1. nascita del suo amore per Beatrice;

2. trasformazione morale che questo amore provoca;

3. morte di Beatrice e crisi esistenziale;

4. superamento del dolore e passaggio dalla passione alla lode pura;

Divina

5. promessa finale di un’opera futura più alta (compiuta nella

Commedia).

3. La struttura del prosimetro

Il prosimetro permette a Dante di:

far convivere la narrazione con la lirica;

 mostrare come nascono i suoi versi;

 riflettere in mod

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Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

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