Incidenza e distribuzione
Le neoformazioni del primo arco branchiale rappresentano l'8% di tutte le neoformazioni branchiali, con una distribuzione equamente suddivisa tra maschi e femmine.
Classificazione di Arnot (1971)
Arnot ha proposto due tipi di neoformazioni del primo arco:
- Tipo 1: Localizzato a livello del polo inferiore della ghiandola parotide, coinvolge strettamente i rami inferiori del nervo facciale, rendendo l'intervento chirurgico più complesso.
- Tipo 2: Situato inferiormente e anteriormente all’angolo mandibolare, sotto la ghiandola parotide, con rapporti variabili con i rami del nervo facciale.
Classificazione di Work (1972)
Work distingue due tipi di neoformazioni del primo arco:
- Tipo 1: Lesioni di origine ectodermica senza residui cartilaginei, come duplicazione della parte membranosa del condotto uditivo esterno.
- Tipo 2: Anomala duplicazione del condotto uditivo esterno, sia nella parte membranosa che cartilaginea.
Classificazione di Olsen (1980)
Olsen distingue le neoformazioni del primo arco in:
- Cisti del primo arco: Localizzate in prossimità del condotto auricolare o sottomandibolare, non dolenti e di consistenza elastica.
- Fistole del primo arco: Presentano un condotto che può estendersi verso l’esterno o l’interno.
Neoformazioni del secondo arco branchiale
Incidenza e caratteristiche
Le neoformazioni del secondo arco sono le più comuni, rappresentando il 90% delle neoformazioni branchiali. Hanno un'incidenza uguale tra maschi e femmine e si presentano generalmente come cisti.
Classificazione di Sutton
Sutton distingue tra:
- Fistola completa: Con un'apertura esterna e una interna faringea.
- Fistola esterna: Con un’apertura esterna rivolta verso la cute.
- Fistola interna: Con un’apertura interna rivolta verso la faringe.
- Cisti: Una struttura chiusa sia esternamente che internamente.
Classificazione di Bailey
Bailey fornisce una classificazione utile per il chirurgo:
- Tipo 1: Lesioni superficiali sotto l’aponeurosi cervicale superficiale, anteriori al muscolo sternocleidomastoideo.
- Tipo 2: Lesioni prevascolari sotto lo sternocleidomastoideo, anteriori alla fascia vascolare del collo.
- Tipo 3: Lesioni intervascolari tra l'arteria carotide esterna e interna, vicino alla faringe.
- Tipo 4: Lesioni retrovascolari, medialmente alla guaina carotidea, vicino alla fossa tonsillare.
Le cisti possono trasformarsi e manifestarsi come neoformazioni palpabili di consistenza duro-elastica. Quando si manifestano come fistole, queste presentano un’apertura verso l’interno e verso l’esterno, con possibili connessioni al cavo orale.
Istologia delle neoformazioni branchiali
Epitelio e contenuto
Le neoformazioni branchiali presentano:
- Epitelio di rivestimento interno: Squamoso stratificato non cheratinizzato o colonnare ciliato.
- Contenuto delle cisti: Fluido vischioso che può diventare purulento in caso di sovrainfezione batterica. Spesso contengono aggregati linfonodali.
Diagnosi e trattamento
Valutazione diagnostica
- Anamnesi e esame obiettivo: Essenziali per la diagnosi.
- Indagini strumentali: Ecografie, TC o risonanza magnetica, Rx dell’esofago, esame fibro-endoscopico.
Diagnosi differenziale
Importante per distinguere tra diverse patologie, come:
- Cisti del dotto tireoglosso
- Carcinomi metastatici della tiroide
- Emangiomi
- Linfangiomi
- Teratomi
- Cisti timiche
- Cisti paratiroidee
Neoformazioni del terzo arco branchiale
Caratteristiche e epidemiologia
Le neoformazioni del terzo arco branchiale sono rare e difficilmente differenziabili da quelle del quarto arco. Presentano una prevalenza femminile e sono più comuni sul lato sinistro.
Manifestazioni
Si manifestano tipicamente come fistole che:
- Originano dalla parte superiore dell'ipofaringe, in corrispondenza del recesso piriforme.
- Perforano la membrana tiroidea cranialmente al nervo laringeo superiore.
- Passano dietro la carotide esterna tra i nervi ipoglosso (XII) e glossofaringeo (IX).
- Proseguono sotto il muscolo sternocleidomastoideo, perforano il muscolo platisma e raggiungono la cute nella parte inferiore del collo.
Neoformazioni del quarto arco branchiale
Caratteristiche e epidemiologia
Le neoformazioni del quarto arco branchiale sono molto rare, con un'incidenza dell'1-2%.
Manifestazioni
Le fistole del quarto arco presentano:
- Un'apertura superiore a livello dell'apice del recesso piriforme.
- Emergono a livello dell'articolazione cricotiroidea, perforando la membrana cricotiroidea tra i nervi laringei superiore e ricorrente.
- Scendono nel mediastino; a sinistra avvolgono l'arco aortico, mentre a destra circondano l'arteria succlavia con direzione postero-anteriore.
- Risalgono lungo il collo, mantenendosi profonde rispetto alle arterie carotide comune e interna. Continuano verso l'esterno passando sopra il nervo ipoglosso per raggiungere la cute del collo.
Diagnosi differenziale
Distinzione tra neoformazioni del terzo e quarto arco
La differenziazione tra le neoformazioni del terzo e quarto arco branchiale è fondamentale e si basa sul loro decorso:
- Terzo arco: Decorrono superiormente al muscolo costrittore laringeo e al nervo laringeo superiore.
- Quarto arco: Si collocano inferiormente rispetto al nervo laringeo superiore.
Questa distinzione è generalmente possibile solo durante l'intervento chirurgico.