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TRATTI DIFFERENZIALI DELLA NORMA GIURDICA

Sono norme giuridiche le norme che presentano i caratteri della generalità, dell’astrattezza e della

ripetibilità

Generalità = norma giuridica per essere tale deve essere riferibile a un insieme di individui che

possono essere raggruppati in quanto rientranti in un unico genere

affinché si abbia la generalità non è necessario che la prescrizione si rivolga all’universo dei

consociati ma si può rivolgere anche a categorie specifiche

Astrattezza = tale per cui una regola giuridica e una norma se presenta una struttura di carattere

ipotetica riconducibile alla forma A B (A è una parti specie astratta) (B è una conseguenza

giuridica che si riconnette al verificarsi di un fatto che si può ricondurre ad A)

Ripetibilità = cioè la idoneità della norma a trovare applicazione in tutta ina serie indefinibile a

priori di ipotesi concrete.

il problema negli ordinamenti concreti è che accanto a questi caratteri si e affermata la tendenza a

considerare comunque normativi anche regole che non hanno caratteri della generalità,

dell’astrattezza e della ripetibilità, accanto a questo approccio è fonte del diritto una qualsiasi

fonte adottata sulla base del procedimento previsto da un’altra fonte

4 ANTINOMIE E CRITERI DI RISOLUZIONE. LE LACUNE

QUALITÀ DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO. COERENZA E COMPLETEZZA

le qualità dell’ordinamento giuridico possono essere messe in crisi:

• la completezza dell’evoluzione sociale, emergono le lacune (nuove esigenze) cosicché spesso la

regolazione dei nuovi fenomeni avviene tempo dopo rispetto a quando sorge il caso nuovo

- Qual è quel fenomeno che si verifica quando manca una regola per regolare un caso?

Lacune dell’ordinamento (mancanza di regolazione) (risultato di un regolamento incompleto)

Principi dell’ordinamento: Analogia per colmare le lacune

• coerenza dal proliferare di leggi e si connette al fatto che l’ordinamento è un insieme ordinato di

regole, perciò è necessario superare le varie contraddizione interne dello stesso ordinamento,

emergono le antinomie

ANTINOMIE

Si ha quando, nel regolare uno stesso caso, una norma dice A e un’altra dice B.

Ci possono essere tre tipi di antinomie: (Questa distinzione si basta sull’entità del contrasto delle

disposizioni)

• Totale-totale: in questo caso le disposizioni hanno una pari diposizione e una disposizione può

essere applicata senza confliggere con l’altra

• Parziale-parziale: in questo caso solo una parte di una disposizione confligge con un’altra

• Totale-parziale: in questo caso l’estensione di una disposizione è parte dell’altra

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CRITERI DI RISOLUZIONE DELLE ANTINOMIE:

• criteri logico teoretici:

-hanno un fondamento nella logica e quindi sono criteri che valgono in ogni ordinamento

-essi operano automaticamente cioè possono essere applicati da ogni operatore del diritto

Criterio cronologico: Criterio di specialità:

-Esso fa si che in caso di contrasto tra -Opera tra norme di pari gradi

due norme di pari grado prevalga la -La norma speciale prevale sulla norma di

disposizione di legge successiva tipo generale

perché si ritine che questa ultima sia -Qui il criterio cronologico trova un limite

più aderente all’eventuale assetto nel criterio di specialità cioè il criterio

della previsione sociale. cronologico non vale se ci troviamo di

-L’effetto di questo criterio da luogo fronte a una norma generale e una

alla abrogazione della norma norma di specialità

precedente da parte di quella -L’effetto di questo criterio non da luogo

successiva incompatibile cioè la né all’invalidità della norma generale né

norma abrogata rimane comunque alla sua sostituzione da parte di quella

nel nostro ordinamento ma si applica speciale (è definito deroga)

soltanto ai fatti antecedenti

all’abrogazione -Produce una restrizione dell’efficacia

della norma generale da parte di quella

speciale

-Se viene abrogata la norma speciale si

rispande la portata della norma generale

Esistono diversi tipi di abrogazione:

• Abrogazione Espressa: si ha quando

è prevista dallo stesso legislatore

attraverso una apposita previsione

• Abrogazione tacita: si ha

un’incompatibilità tra due disposizioni

applicate all’ennesimo caso

• Abrogazione per nuova disciplina

della materia: si ha nel caso in cui una

nuova disciplina organica va a

disciplinare una materia già regolata

in modo complessivo oppure in modo

più contenuto

*Permettono di individuare la norma da applicare nel caso concreto

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• criteri storico-positivi:

-hanno un fondamento nell’ordinamento stesso

-Essi per trovare applicazione chiedono necessariamente la presenza di un soggetto ad hoc

tributario che ha il potere di dichiarare l’invalidità della fonte subordinata

Criterio gerarchico: Criterio di competenza:

-Afferma la prevalenza la norma posta -In questo caso tra due norme, una

dalla fonte superiore rispetto a quella posta da una fonte competente e una

posta dalla fonte inferiore posta in essere da una fonte non

competente prevale quella posta da

-L’effetto di questo criterio è una fonte competente

l’annullamento che consiste

nell’eliminazione della disposizione

dall’ordinamento tanto per il passato

quanto per il futuro cioè elimina tutti

gli effetti prodotti dalla legge anche

nel passato. Vi è però un limite a

questa efficacia retroattiva, questo

limite è costituito da rapporti che

l’ordinamento considera non più

modificabili Essi operano solo se nell’ordinamento vi sono delle disposizione che

distribuiscono le competenze

(art 117): prevede il riparto di competenze legislative tra stato e regione

la distribuzione può avvenire in diverse modalità:

-riserva: con la quale si escludono altre fonti dal regolare una certa

materia

-strumento della preferenza: dove non vi è una netta separazione tra ciò

che o non può fare una fonte e un'altra fonte ma esse possono

concorrere poiché agiscono diversamente

Essi inoltre danno luogo all’invalidità della norma incompetente, invalidità

che deve essere dichiarata d un organo ad hoc

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2 principali strumenti

Analogia: si ha quando a un caso non regolato si applica la disciplina di un caso già regolato

Il ricorso ai principi generali dell’ordinamento:

STATO, FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO

LO STATO

Ordinamento giuridico più importante statale che è detentore di forza legittima

Stato come ordinamento:

• plurisoggettività: popolo (destinatari di regole)

• organizzazione: governo (insieme degli organi dello stato)

• normazione: normazione originaria (insieme delle regole dello stato)

Gli aspetti a ricorrere dei quali per quali si può dire che ci troviamo di fronte lo stato

• POPOLO: Collettività umana sottoposta stabilmente ad un potere effettivo e indipendente

- collettività ordinata dallo stato il quale agisce perché quella collettività si vuole dare un ordine

- Si dice che è un gruppo politico che si riunisce e si assoggetta ad un’autorità per il

perseguimento di fini generali (sono fini che sono definiti di volta in volta dalle scelte politiche

dalle autorità pubbliche)

- Un altro aspetto del popolo è la convivenza ovvero trovarsi insieme in uno stesso luogo e nello

stesso tempo

- Cittadinanza:

1. ius soli: esprime la regola che chi è cittadino di uno stato colui che nasce nel territorio dello

stato

2. ius sanguinis: esprime che chi è cittadino dello stato colui che è nato da genitori cittadini

dello stato (legge 91)

3. ius culturae

Al livello costituzionale si da per presupposta la nozione di cittadinanza ovvero che la

costituzione non ci dice quali sono le proibizioni per l’acquisto o la perdita della cittadinanza e

dice che nessun può essere privato per motivi politici della cittadinanza.

La disciplina della cittadinanza è contenuta nelle fonti di rango primario quindi si deve

guardare la legislazione in vigore.

• SOVRANITÀ: potere a cui la collettività è subordinata

- Si esprime nella:

1. indipendenza da ogni altro stato

2. supremazia rispetto ad ogni altro potere e soggetto interno

8 3. originarietà ovvero sistema di norme statali che non trova legittimazione in un altro sistema

di norme ma ha una sua legittimazione autonoma

• TERRITORIO: l’ambito spaziale in cui si manifesta la sovranità luogo dove lo stato esercita i suoi

poteri ma trova anche il limite a quelli che sono confini dello stato

FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO

Forma di stato: indica il rapporto tra i titolari dei poteri supremi (governanti) e la società civile

(governati) quindi indica il rapporto tra governanti e governati

Forma di governo: indica i modi in cui il potere è distribuito tra gli organi dello stato apparato ossia

tra i titolari dei poteri dello stato e quindi indica anche i rapporti che ci sono tra essi

Gli stati sono individuati sulla base di una serie di criteri che servono aclassificare le dievrse forme

di stato, i vari criteri sono:

• struttura dello stato: si guarda agli enti che esercitano i poteri sul territorio statale quindi

guardiamo alla dislocazione statale del potere pubblico e sulla base di esso si distinguono:

- STATO UNITARIO vi è un unico livello di governo a cui si riferiscono i tre elementi essenziali

dello stato. Esso può presentarsi come:

1. Stato accentrato abbiamo la concentrazione di tutte le funzioni fondamentali dello stato in

un solo ente (stato centrale)

2. Stato decentrato si caratterizza per il potenziamento delle autonomie territoriali a cui

vengono attribuiti dei compiti originariamente statali

- STATO COMPOSTO al governo centrale si affiancano in una posizione di pari importanza una

serie di governi locali.

|es: gli stati federali che possono essere originati con un processo centripeto (verso il centro)

O può essere originato da un processo centrifugo con un iniziale articolazione unitaria dove poi

si creano delle entità territoriali indipendenti

• criterio relativo a rapporti tra governanti e governati in senso stretto: sulla base di questo

criterio si distingue:

- STATO DEMOCRATICO: titolarità e legittimazione del potere ha il suo potere fondamento nella

rappresentanza politica (democrazia)

- STATO AUTORITARIO: il potere deriva dalla ereditarietà del

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Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

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