Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 24
Test Informatica Pag. 1 Test Informatica Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Test Informatica Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Test Informatica Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Test Informatica Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Test Informatica Pag. 21
1 su 24
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

COME SI LEGGE GENERALMENTE UN TESTO?

La lettura sequenziale: ogni pagina viene visitata seguendo la numerazione delle pagine.

COME SI LEGGE UN IPERTESTO?

La lettura associativa: ogni pagina viene visitata seguendo dei legami associativi.

MARKUP

In un documento, il markup è il codice che contiene le informazioni per la sua formattazione, visualizzazione

e navigazione. I linguaggi markup sono i linguaggi con cui tali informazioni possono essere aggiunte ai testi.

Per visualizzare un testo creato con un linguaggio di markup occorre un opportuno editor. Per questi editor il

testo è costituito da due parti: nella prima parte avremo il contenuto vero e proprio, nella seconda parte

avremo le istruzioni che specificano come il contenuto deve essere rappresentato sul dispositivo. Le

istruzioni sono chiamate tag (o etichette o codici) e in genere racchiudono il testo vero e proprio. I tag sono

comunque scritti usando i normali caratteri e perciò i documenti finali sono sempre documenti visionabili

anche attraverso i normali editor di testi anche se non nella modalità markup.

HTML

L’Hyper Text Markup Language (HTML) è un linguaggio di markup con cui vengono scritti gli ipertesti

presenti sul Web. L’HTML non è un linguaggio di programmazione, è un linguaggio che permette di

descrivere la disposizione e la formattazione di tutti gli elementi presenti all’interno di un documento.

I documenti scritti in HTML sono sempre dei file in formato testo (codice ASCII). Si possono creare anche

con dei documenti editor di testo dando l’estensione .htm o .html in fase di salvataggio. I broswer leggono i

documenti HTML e li visualizzano interpretando le specifiche di formattazione e navigazione in modo

sequenziale.

Ogni istruzione HTML ha sempre la seguente struttura: <nome comando>-informazioni-</nome comando>.

Un documento HTML inizia sempre con il tag <html> e termina sempre con il tag </html>. Il linguaggio

HTML è case-insensitive e quindi <HTML>, <html>, <Html> sono tutti tag leciti. La macrostruttura di un

documento HTML è la seguente: <html>-<head>che contiene le caratteristiche del documento</head>-

<body> che contiene il contenuto del documento </body>-</html>.

-L’<head> contiene alcune informazioni fondamentali sia per la visualizzazione che per gli algoritmi dei

motori di ricerca.

-Il <body> contiene il contenuto informativo del documento.

Un esempio di attributi del tag <body> che specificano alcune caratteristiche grafiche che il browser dovrà

utilizzare per la visualizzazione del documento: <body (bgcolor = colore sfondo, background = nome file

dell’immagine inserita come sfondo, text = colore testo, link = colore link da visitare, vlink = colore link

visitato, alink = colore link selezionato)>. Non è importante l’ordine con cui vengono scritti.

Ogni colore può essere codificato mediante tre numeri compresi tra 0 e 255 che rappresentano le quantità di

Rosso Verde e Blu presenti nel colore stesso. Ogni numero compreso tra 0 e 255 deve essere trasformato

nella rappresentazione esadecimale (base16) corrispondente. Con questa codifica si possono rappresentare

più di 16,7 milioni di colori diversi. Si può trovare il codice RGB di un colore usando la tavolozza dei colori

di un programma di grafica, come ad esempio paint. Una volta trovato il codice RGB del colore in notazione

decimale, si può usare la calcolatrice per trovare la codifica esadecimale corrispondente.

Il contenuto del documento viene visualizzato dai broswer seguendo le direttive di formattazione contenute

all’interno dei tag <body>. Ad ogni elemento grafico corrisponde uno specifico tag. Per esempio, nel caso si

vogliono inserire i titoli si possono usare i seguenti tag:<h1>titolo1</h1> oppure <h2>titolo 2</h2>. E per

andare a capo si usa <br> oppure <p>….</p>.

TAG RICORRENTI: I CARATTERI:<b>grassetto</b>; <i>corsivo</i>; <em>enfatizzato</em>;

<code>codice</code>; <strong>grassetto</strong>; <font size =”3”> testo </font>; <font color = ”blue”>….

</font>; <font face = “Arial”>… </font>.

TAG RICORRENTI: L’ALLINEAMENTO: <p align = “center”>; <p align = “right”>; <p align =

“justify”>; <center> testo da centrare </center>.

TAG RICORRENTI: GLI ELENCHI: <ul> e <li> (unordered list); <ol> e <li> (ordered list).

HTML: I LINK

Il tag per inserire dei link ad altri documenti HTML è <a>…</a>.

Nel dettaglio <a href = “URL”> testo del link </a>.

Uniform Resource Locator (URL) è l’indirizzo per trovare in modo univoco un documento nel web. La

struttura di un URL tipicamente è: protocollo://indirizzo internet del server/pathname.

I link possono essere anche interni ad uno stesso documento o pagine, ciò si realizza sempre attraverso lo

stesso tag sfruttando l’attributo name. HTML: LE TABELLE

Per organizzare graficamente contenuti articolati all’interno di un documento, è possibile utilizzare delle

tabelle e riempire ciascuna cella con testo o immagini con formattazioni differenti. Ancora oggi molte pagine

web presenti in rete hanno una struttura tabellare. Le tabelle si usano principalmente per organizzare gli

elementi all’interno di una pagina. Esistono però altre strutture o strategie ancora più astratte e flessibili per

organizzare i contenuti di una pagina: i frame, i container, i box,ecc. I frame servono per suddividere il

browser in parti indipendenti all’interno delle quali si possono caricare documenti HTML diversi. E’

necessario innanzitutto realizzare un file HTML che definisca la struttura della pagina, ovvero la sua

suddivisione in parti indipendenti. Il tag <frameset> serve per creare una pagina strutturata in frame,

sostiruisce il comando <body>.

<frameset> ha due attributi: il primo rows divide lo schermo in righe orizzontali; il secondo cols divide lo

schermo in colonne verticali. Le dimensioni delle righe e delle colonne possono essere espresse in pixel

oppure in percentuale. Tra gli altri attributi si può usare frameborder per associare un bordo alle varie

porzioni dello schermo. BASE DI DATI

Sono una delle applicazioni informatiche che hanno avuto il maggiore utilizzo in uffici, aziende, servizi e

oggi anche sul web. L’obiettivo è quello di memorizzare grandi quantità di informazioni, rendendone

disponibili anche le operazioni di modifica e di reperimento. Data una realtà da modellare bisogna capire

quali informazioni sono utili, capire come le informazioni utili sono correlate, sapere chi può accedere a

quali informazioni per eseguire quali azioni e avere strumenti per lavorare sui dati. Per progettare una base di

dati bisogna fare:

1. Analisi dei requisiti, individuare e studiare le funzionalità che il sistema dovrà fornire;

2. Progettazione, di tipo concettuale, logica e fisica;

3. Collaudo, verifica del corretto funzionamento del sistema.

L’analisi dei requisiti è la raccolta e lo studio delle funzionalità che il sistema dovrà avere. Comporta

l’interazione con gli utenti del sistema e si conclude in una descrizione informale dei suoi requisiti.

La progettazione concettuale ha lo scopo di rappresentare la realtà di interesse in termini di una descrizione

precisa e completa ma indipendente dai criteri di rappresentazione usati dal sistema informatico scelto per

gestire la base di dati (rappresentazione astratta).

La progettazione logica ha lo scopo di rappresentare la realtà di interesse in termini di una descrizione ancora

indipendente dai dettagli fisici ma concreta, in quanto presente nei sistemi di gestioni delle basi di dati. Lo

schema concettuale definito nella fase precedente viene tradotto nello schema logico.

Nella progettazione fisica lo schema logico viene completato con le specifica dei parametri fisici di

memorizzazione dei dati (organizzazione dei file e degli indici). Si definisce lo schema fisico dei dati che

dipende dal sistema di gestione di basi di dati scelto.

MODELLO ENTITA’-RELAZIONI (E-R)

Questo modello consente di rappresentare la realtà di interesse tramite un insieme di costrutti, ogni costrutto

ha una rappresentazione grafica corrispondente. Le entità sono classi di oggetti che hanno tutti le stesse

proprietà ed esistono in modo autonomo; ogni entità è quindi un insieme di oggetti, detti anche istanze o

occorrenze. Le relazioni (o associazioni) sono legami logici fra due o più entità. Anche un’associazione è un

insieme, è l’insieme delle correlazioni fra i singoli elementi delle entità coinvolte. In un schema E-R ogni

relazione ha un nome che la identifica in modo univoco ed è rappresentata mediante un rombo. Nella scelta

dei nome per le relazioni è preferibile usare sostantivi anziché verbi per evitare di dare un “verso” alla

relazione (ad esempio ESAMI invece di HA SOSTENUTO). Gli attributi descrivono le proprietà elementari

di Entità e Relazioni, ogni attributo assume dei valori all’interno di un insieme di valori ammissibili detto

dominio. Anche le relazioni possono avere degli attributi che vengono rappresentati come nel caso delle

entità, ma sono associati ai rombi che le descrivono. Per ogni entità che partecipa a una relazione è possibile

indicare il numero minimo e massimo di legami che le sue istanze possono avere con istanze delle altre entità

partecipanti alla medesima relazione. Se la cardinalità minima è 0 si dice che la partecipazione dell’entità

relativa è opzionale, se la cardinalità minima è maggiore o uguale a 1 allora la partecipazione è obbligatoria.

Nella maggior parte dei casi si usano solo tre valori: 0, 1 e il simbolo N (ovvero >=1). se la cardinalità

massima è 1 la partecipazione all’entità può essere vista come una funzione che associa ad una occorrenza di

una entità una sola occorrenza dell’altra entità. Se la cardinalità massima è N esiste una associazione con un

numero arbitrario di occorrenze dell’altra entità. Osservando le cardinalità massime si ottiene la

classificazione seguente: 1:1; 1;N (uno a molti); N:M (molti a molti).

IDENTIFICATORI (CHIAVI)

Ogni entità è un isieme di oggetti aventi le stesse proprietà. E’ necessario poter identificare in modo univoco

ciascuna istanza di un’entità. Identificare interno è un sottoinsieme di attributi che costituiscono una chiave

per l’entità. Identificatore esterno è quando non

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
24 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lena1809 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Informatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università San Raffaele Roma o del prof Zaninelli Mauro.