Estratto del documento

Se ho R2= 0.75 allora posso dire che:

2

d La retta non spiega il 25%

Il valore osservato Y può essere scomposto in:

3 b Y teorico più un residuo e

La varianza della Y è scomposta come:

4

c Var(Y) = Var(Y^) + Var(e)

Se ho un coefficiente di correlazione pari a -0.5, allora:

5 a R2= 0.25

Il coefficiente di determinazione varia tra:

6

b Zero e uno

Indicare se è possibile avere un coefficiente di

7 correlazione negativo e un R2 positivo:

b Si

R2 esprime quanta parte della variabilità di Y:

8

d E' spiegata dalla retta

Se la retta passa perfettamente per i punti osservati,

9 R2 sarà pari a:

c Uno

Se la varianza di Y è uguale alla varianza residua, R2

10 sarà uguale a:

a Zero

Se X è indipendente da Y, allora:

c Anche Y sarà indipendente da X

Affinchè ci sia dipendenza perfetta, la tabella deve essere:

2 b Quadrata

Nell'analisi della connessione i due caratteri X e Y sono:

3 b Qualsiasi

Con nij si indica:

4

c La frequenza assoluta doppia

Nel caso di indipendenza le frequenze doppie sono uguali a:

5 d Il prodotto delle marginali diviso il totale

Se tutte le distribuzioni condizionate sono uguali tra loro

6 allora c'è:

d Indipendenza

Nella dipendenza perfetta:

7

a Ad ogni modalità della X corrisponde solo una modalità della Y e viceversa

Se le condizionate sono uguali, allora:

8

a Sono uguali anche alla marginale

In una distribuzione con 50 osservazioni, se n1.=10 e n.1= 10,

9 in caso di indipendneza deve aversi:

b n11=2

Nel caso di dipendenza perfetta, la concoscenza della

10 modalità di X mi definisce:

c Con certezza la modalità assunta dalla Y

Nella curva normale, la Pr(Z<-a) è uguale a:

c 1 - Pr(Z < a)

Nella curva normale, la Pr(Z>b) è uguale a:

2 c 1 - Pr(Z < b)

La Pr(Z<0.34) è uguale a:

3

b 0.63307

La Pr(Z<-0.34) è uguale a:

4

c 0.36693

La Pr(Z>0.34) è uguale a:

5

a 0.36693

La Pr(Z>-0.34) è uguale a:

6

d 0.63307

Il valore di z che corrisponde ad una probabilità 0.5 è:

7 b 0

Il valore di z che corrisponde ad una probabilità 0.8 è:

8 a 0.84

Sia X una normale con media = 3 e sigma = 2, il suo

9 terzo quartile è:

b 4.34

Nella normale standardizzata il terzo quartile è:

10 c 0.67

Nella retta di regressione le due variabili X e Y sono:

b Entrambe quantitative

I minimi quadrati vengono usati per specificare:

2

d La migliore retta di regressione

Con il termine "coefficiente di regressione" si intende:

3 d Il coefficiente angolare della retta di regressione

Nella retta di regressione X e Y sono con un legame di:

4 c Dipendenza di una sull'altra

La retta dei minimi quadrati è quella retta che:

5

b Più si avvicina ai punti osservati

Se ho una retta di regressione Y=2+1.5*X allora posso dire

6 che:

c All'aumentare di una unità di X, Y aumenta di 1.5

La relazione tra X e Y può essere in generale espressa:

7 a Da una qualsiasi funzione f

L'intercetta della retta esprime:

8

a La parte di Y indipendente da X

Se ho una retta di regressione Y=2+1.5*X allora posso dire

9 che:

b Il coefficiente di correlazione è positivo

Se ho una retta di regressione Y=2+1.5*X allora posso

10 dire che quando X è 2, il valore teorico di Y sarà:

c 5

La funzione Normale è definita per valori di X compresi tra:

a Meno infinito e più infinito

Due distribuzioni Normali con stessa varianza e diversa

2 media:

c Sono identiche per traslazione

La funzione di densità Normale ha un andamento:

3

b Campanulare

All'aumentare della variabilità, la curva Normale si:

4

a Abbassa

Nella formula della Normale figurano esplicitamente:

5 d Media e varianza

I punti di flesso della curva Normale si trovano in

6 corrispondenza di:

d (m-σ) e (μ+σ)

Con X~ N(3, 2) si indica una media con:

7

a Media = 3 e sqm= 2

Nella funzione Normale:

8

b Media, mediana e moda coincidono

La curva Normale è particolarmente importante nelle

9 applicazioni della statistica perchè:

c Molti fenomeni si distribuiscono approssimativamente ad una normale

La curva normale è:

10

b Una variabile casuale continua

Tra i vantaggi del campionamento casuale semplice

troviamo:

d Minima conoscenza della popolazione di partenza

Nel campionamento a grappoli:

2

a Si estraggono i grappoli e poi si osservano tutte le unità all'interno del grappolo

Uno degli svantaggi del campionamento a due stadi è:

3 c Si rileva una perdita di efficacia quando le unità di primo stadio sono molto simili

La frazione di campionamento è data dalla formula:

4

b n/N x 100%

Il campionamento a grappolo viene usato spesso nel caso

5 di:

b Ispezionamento delle merci

Nel campionamento sistematico si scelgono le unità:

6 c Una ogni k della popolazione

Nel campionamento casuale stratificato:

7

a Si divide la popolazione in gruppi e si estraggono le unità da ogni strato

L'intervallo di campionamento è calcolato da:

8

a N/n

Nel campionamento a due stadi:

9

c Si estraggono alcuni gruppii e successivamente si estraggono le unità al loro

interno

Uno dei vantaggi del campionamento stratificato è che:

10 d Consente di aumentare la precisione delle stime a parità di dimensione

campionaria

I caratteri qualitativi si distinguono in:

a Sconnessi e ordinabili

Sulle modalità di un carattere qualitativo sconnesso si possono

2 fare solo operazioni di:

d Uguaglianza e disuguaglianza

Se la modalità del carattere osservato è espresso con un attributo

3 abbiamo:

b Un carattere qualitativo

Il carattere "Reddito mensile" è:

4

d Quantitativo continuo

Il carattere "Squadra di calcio per cui si tifa" è:

5

a Qualitativo sconnesso

Se la modalità del carattere osservato è espressa con un numero

6 abbiamo:

d Un carattere quantitativo

Il carattere "Numero di figli per coppia" è:

7

c Quantitativo discreto

I caratteri quantitativi si distinguono in:

8

c Discreti e continui

Sulle modalità di un carattere quantitativo discreto si possono fare

9 solo operazionini di:

a Tutte

Il carattere "Comune di nascita" è:

10

a Qualitativo sconnesso

La Statistica si divide in:

c Statistica descrittiva e inferenza

Tra gli obiettivi della Statistica ritroviamo:

2

a Validare un modello attraverso l'osservazione dei dati

In un'analisi sulle PMI innovative, la spesa per Ricerca

3 e Sviluppo dell'azienda è:

d Una variabile di interesse

La popolazione statistica è formata da:

4

b Individui intesi come unità di osservazione

Il fenomeno statistico è:

5

b La variabile di interesse

Tra i vantaggi di fare un campione ritroviamo

6

d Economicità e Tempestività

L'inferenza statistica è una procedura analitica che:

7 c Permette di passare dal particolare al generale

Il campione è definito come:

8

c Un sottoinsieme della popolazione

La statistica descrittiva si occupa di:

9

d Descrivere e sintetizzare le informazioni raccolte

Tra gli svantaggi ad analizzare direttamente l'intera

10 popolazione abbiamo:

a Costi elevati

Con X si indica:

i

b La i-esima modalità

Le frequenze si possono calcolare per le seguenti tipologie di

2 caratteri:

c Tutti effettuando:

Le frequenze semplici si determinano

3

d Il conteggio

Se su otto PC osservati in un ufficio, tre risultano difettosi, tre

4 corrisponde a:

b La frequenza semplice della modalità difettosi, del carattere "Funzionamento PC"

Il totale delle frequenze è uguale al:

5

a Totale delle osservazioni

Σ

Con il simbolo si indica:

6

c La sommatoria

Con n si indica:

7 i

a La i-esima frequenza

Nelle distribuzioni di frequenza, le modalità dei caratteri

8 quantitativi continui sono:

d Raggruppate in classi

Per un carattere qualitativo sconnesso, l'elenco con cui si

9 riportano le modalità nella tabella di frequenze è:

b Arbitrario

L'ultima classe di un carattere quantitativo continuo è:

10

c Una classe aperta o chiusa

Il totale delle frequenze percentuali è:

d Cento

Le frequenze relative si calcolano:

2

d Dividendo le frequenze semplici per il totale n

Le frequenze cumulate si ottengono:

3

c Facendo la somma passo passo delle rispettive frequenze

Il totale delle frequenze relative è:

4

b Uno

Le frequenze relative si possono calcolare per quali

5 tipologie di caratteri:

a Tutti

Le frequenze percentuali si calcolano:

6

c Moltiplicando le frequenze relative per cento

Con N si indica:

7 3

a La frequenza cumulata semplice della terza modalità

Le frequenze cumulate possono calcolarsi:

8

b Per caratteri almeno ordinabili

Con le frequenze cumulate possiamo determinare:

9 a Quanti hanno al massimo una data modalità

Il totale delle frequenze percentuali cumulate è:

10

b Non ha senso calcolarlo

Il grafico a torta è adatto ai:

c Caratteri qualitativi sconnessi

Tutte le tipologie dei grafici possono calcolarsi:

2

a Per qualsiasi tipologia di frequenza

Nei grafici tramite rettangoli le altezze dei rettangoli

3 devono:

a Essere proporzionali alle frequenze osservate

Per un carattere qualitativo ordinabile:

4

b Non ha senso determinare un grafico a torta

Il grafico a barre é per caratteri:

5

d Quantitativi discreti

Nel grafico a torta, la sezione corrispondente alla singola

6 modalità si ottiene con la formula:

d Angolo= frequenza relativa * 360°

Sull'asse delle ascisse nel grafico a barre sono riportate:

7 c Le modalità del carattere

Per i caratteri quantitativi discreti il grafico a rettangoli:

8 a Non è applicabile

Nei grafici a figura, le figure devono essere:

9

b Proporzionali alle frequenze osservate

L'altezza della barra del grafico a barre deve:

10

c Essere proporzionali alle frequenze osservate

Per depurare la frequenza dalla diversa ampiezza si

calcola:

c La densità di frequenza

Nell'istogramma alla base si riportano:

2

d Le cl

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Scienze economiche e statistiche SECS-S/01 Statistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Statistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Andreano Maria Simona.
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