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RIVOLUZIONI INGLESI

Le rivoluzioni avvenute tra il 1628 e il 1660 trasformarono il sistema politico inglese. La

politica di Carlo I e il suo contrasto con il Parlamento, che venne sciolto più volte, insieme

alla sua politica civile e religiosa avevano creato instabilità all’interno del suo regno, che

ormai lo considerava come un despota. Dopo la ribellione scozzese, la fuga di Carlo e la sua

sconfitta per mano di Cromwell, quest ultimo ottenne il potere e ricostituì il Parlamento, il

Commonwealth, però accentrando il potere nelle sue mani. Risciolse il Parlamento nel 1653 e

assunse il titolo di “Lord Protettore”. Due anni dopo la sua morte si giunse alla restaurazione

stuardista con Carlo II, ma il Parlamento per non perdere le sue prerogative iniziò una nuova

rivoluzione, la “Rivoluzione Gloriosa”, che non diede luogo a spargimenti di sangue e portò

sul trono il protestante olandese Guglielmo III d’Orange che nel 1689 riconobbe le

prerogative del Parlamento e i limiti posti all'autorità regia con la Dichiarazione dei diritti

STATO MAGGIORE

Lo Stato Maggiore è nelle forze armate il complesso e il ruolo degli ufficiali che

collaborano con il governo, con il ministro della Difesa o il con comandante di una grande

unità, per fornirgli tutte le informazioni e le notizie necessarie per prendere le decisioni, per la

loro attuazione e per una migliore comprensione ed esecuzione.

In Italia esiste lo Stato della Difesa, che è composto da ufficiali delle tre forze armate:

esercito, marina e aeronautica. E’ retto da un capo di Stato della Difesa, che ha il compito di

unificare e armonizzare l’azione degli S. dell’

TRATTATO DI TORDESILLAS

Il Trattato di Tordesillas sanciva l’accordo stipulato tra Spagna e Portogallo nel 1494,

attraverso il quale venivano divise le zone di dominio delle due potenze europee sui territori

del Nuovo Mondo.

Il Trattato venne mediato da Papa Alessandro VI, il quale aveva già in precedenza emanato la

bolla “INTER CAETERA” dove riconosceva i sovrani spagnoli come “re cattolici” e affidava

alla Spagna il compito di evangelizzare le popolazioni delle nuove terre scoperte.

All’interno del documento veniva riconosciuta come linea di demarcazione delle sfere

d’influenza di Spagna e Portogallo un meridiano immaginario, chiamato “RRAYA”, che

rappresentava il limite delle due zone di controllo individuate a 370 leghe est per il controllo

spagnolo e a 370 leghe ovest per il controllo portoghese

GALLICANESIMO

E’ l’insieme di tendenze dottrinali e atteggiamenti politici, propri della Francia durante la

monarchia.

Già sotto i Carolingi si era assistito alla tendenza al distacco da parte della chiesa francese,

che si concretizzò sotto Filippo IV il Bello con i Papi di Avignone durante lo Scisma

d’Occidente. Durante il Concilio di Parigi nel 1398 si parlò della libertà della Chiesa

Gallicana, ma fu con “Prammatica sanzione” di Bourges che questi principi si

concretizzarono. La “Prammatica” fu abolita da Francesco I secondo quanto il concordato di

Bologna con Leone X stabiliva. Nel 1682 fu redatta da J.-B. Bossuet la “Déclaration”, con

l’implicita affermazione della superiorità del concilio sul papa.. La dichiarazione fu resa

obbligatoria da Luigi XIV, venne poi ritirata dopo la condanna di Alessandro VIII nel 1693

GIOVINE ITALIA

Fu fondata nel 1831 da Giuseppe Mazzini a Marsiglia, a seguito dello scioglimento della

Carboneria, società segreta, che aveva incontrato difficoltà cospirative e politiche. A

differenza della Carboneria, però, non era di natura strettamente segreta essendo

un’associazione politica con un suo periodico, erano segreti solamente i nomi degli affiliati.

L’obbiettivo dell’associazione era quello di fare dell’Italia una Repubblica democratica

unitaria, ma fu indebolita dai processi in Piemonte nel 1833 e dal fallimento della spedizione

di Savoia. Fu ricostituita in Inghilterra nel 1839.

Nel 1849 Mazzini la sciolse è fondò l’Associazione nazionale italiana.

GUERRA DEI SETTE ANNI

La guerra vide il fronteggiarsi di due blocchi di alleanze su due linee di conflitto distinte e

parallele: una sui mari e nei territori delle colonie e della Germania Occidentale e l’altra tra

Federico II e i suoi avversari coalizzatisi nei territori della Germania Orientale.

I conflitti cessarono con la firma di due trattati: il Trattato di Parigi, che pose fine alla

prima linea di conflitto; e il Trattato di Hubertsburg, entrambi nel 1763.

Chi maggiormente risentì della sconfitta, oltre l’Austria, fu la Francia vedendo consolidarsi

la Prussia come una nuova potenza continentale, grazie al sostegno anche della Russia di

Pietro III. La Francia perse inoltre il dominio dei mari e le colonie che andarono

all’Inghilterra

IL LIBERALISMO

Nella sua definizione generale il Liberalismo è quel movimento di pensiero e azione

politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale.

Già dal periodo del Rinascimento e della Riforma Luterana si possono individuare le

premesse del liberalismo in ambito religioso. In ambito politico invece non possono essere

tralasciate le lotte della nobiltà inglese contro l’assolutismo degli Stuart, la teorizzazione della

divisione e dell’equilibrio dei poteri di Montesquieu e la concezione di un diritto naturale a

fondamento di ogni costruzione giuridica di Rousseau. Sempre in ambito religioso nel XIX

secolo la Chiesa cattolica e il Cristianesimo in generale furono investiti dalla necessità di

dover adeguare: il cattolicesimo alle esigenze di libertà individuale e nazionale, che portò alla

nascita del cattolicesimo liberale; mentre nei paesi di cultura tedesca nasceva una nuova

teologia che riaffermava e accentuava il valore del libero esame, che prese il nome di

protestantesimo liberale.

JAMES WATT

James Watt è ricordato come l'inventore della macchina a vapore.

Era figlio di un capo carpentiere e dopo essere tornato a Galsgow, da una permenenza

Londra, s'impiegò all'università come fabbricante di strumenti di precisione, dove ebbe

l’opportunità di affiancare molti scienziati e dove ebbe l’incarico di riparare un modello di

macchina a vapore, rendendosi conto dell'eccessivo consumo di vapore e individuandone

correttamente le cause.

Questo lo portò nel 1765 a intuire il processo che lo fece arrivare alla costruire del

condensatore separato, la sua fondamentale invenzione.

KARL MARX

Karl Marx fu filosofo ed economista tedesco, proveniente da una famiglia borgese di

origine ebraica. Al 1844 risalgono i primi contatti, a Parigi, con gli ambienti rivoluzionarî

europei e con i circoli operai di orientamento socialista, nonché la conoscenza con Friedrich

Engels, con il quale pubblica “Il Manifesto del Partito Comunista”. Il maturare del suo

pensiero lo portò a contrapporsi alle teorie hegeliane e di Feuerbach, invertendo il principio

secondo cui al centro del processo storico ci fosse come soggetto lo Spirito Assoluto o l’Idea.

Marx pone invece come soggetto l’uomo,ma non nel suo rapporto con se stesso bensì nel suo

rapporto con gli altri e la natura. Nel 1848, anno della pubblicazione del “Manifesto” dovette

emigrare, giungendo in fine a Londra, dove vi rimase fino alla morte. Al periodo londinese si

deve il secondo periodo dello sviluppo del suo pensiero, che venne a contatto con la società

inglese industrializzata e con la condizione del lavoratore operaio in rapporto alle esigenze del

mercato e della produzione.

KUTUZOV

Kutuzov,, principe di Smolensk, fu un generale russo la cui figura fu di primaria

importanza nelle campagne militari combattute contro i Polacchi e poi contro i Turchi, con i

quali nel 1812 concluse la pace (in vista dell'invasione napoleonica. Nella grande campagna

del 1812, combatté contro i Francesi nella battaglia di Borodino, vincendo e inseguendo i

nemici invasori nella loro ritirata. Morì poco dopo. La sua fu certamente una figura di grande

importanza tanto da divenire un personaggio di punta figura nel romanzo “Guerra e pace” di

L. Tolstoj, quasi come simbolo di un eroismo semplice contrapposto a quello tronfio e retorico

di Napoleone.

LA BATTAGLIA DI LIPSIA (16-19 OTTOBRE 1813)

La Battaglia di Lipsia fu per la sorte di Napoleone molto più importante della sconfitta a

Waterloo. Già dall’anno precedente, il 1812, Napoleone aveva cominciato a perdere consensi,

soprattutto dopo la sconfitta subita da parte dell’esercito russo, che aveva diminuito in gran

numero l’esercito napoleonico. Napoleone però reagì e mise insieme un esercito più numeroso

del precedente, abbassando l’età di leva, ma la presenza di pochi veterani e la perdita degli

animali, che indebolì notevolmente la cavalleria, pesavano e nonostante alcune vittorie

l’esercito napoleonico. Nel frattempo l’Austria, sua alleata, dopo un periodo di neutralità

dovuta alla volontà di non turbare il suo già delicato equilibrio multietnico, decise di entrare

in conflitto con Napoleone. La coalizione che era stata creata contro Napoleone decise di

attuare una strategia particolare, cioè quella di attaccare i marescialli e non direttamente

Napoleone. Questo portò alla battaglia di Lipsia, i Sassonia

LA GUERRA DI SPAGNA - 1808-1814

La conquista dei territori spagnoli furono per Napoleone una facile preda, ma nell’arco di

dieci giorni tutta la penisola iberica si era infiammata, spinta anche dagli ordini del Papa che

vedeva in Napoleone il profanatore della Chiesa Cattolica, dopo la conquista dello Stato di

Roma. Napoleone non considerava pericolose le insurrezioni locali, ma si dovette ricredere,

anche perché gli spagnoli avevano chiesto aiuto all’Inghilterra, la cui flotta era sbarcata in

Portogallo. La Grande Armata francese era stazionata in Oriente. Inizialmente spagnoli e

portoghesi non erano militarmente e strategicamente pronti, ma Wellington, attraverso un

veloce addestramento era riuscito a risollevare la situazione e gli spagnoli riuscirono ad essere

utili contro le truppe francesi unendosi nelle guerriglie. La penisola iberica rimase libera

dall’influenza napoleonica sia per l’entrata in campo dell’esercito inglese, che riuscì a

rompere il blocco continentale e sia perché le mire napoleoniche erano rivolte verso la Russia.

La pirateria ottomana

La pirateria ebbe inizio nel VII secolo e si concluse all’inizio del XIX secolo.

Due tra le più importanti e feroci figure della pirateria ci furono Dragùt e il calabrese Ucciali.

Il primo era entrato a far parte

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Publisher
A.A. 2023-2024
25 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Silvia_Pizzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Gorla Filippo.