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E
Ϭ e ɛ
9. Si definiscano i seguenti parametri meccanici, indicandoli anche opportunamente sul grafico sigma-epsilon
riferito a un materiale metallico duttile: limite elastico convenzionale, deformazione a rottura, tenacità.
ɛ
Ϭ plastica Tenacità
E
Ϭ 0,2 ɛ
10. Sul grafico sigma-epsilon riferito a un materiale metallico duttile si identifichino i tre campi di
comportamento che caratterizzano la curva meccanica. Lo studente li indichi nella figura e spieghi a quale
comportamenti/fenomeni sono attribuibili.
Ϭ Ϭ R Ϭ = Limite di snervamento
y
Ϭ y Ϭ = Limite elastico
e
Ϭ = Resistenza a rottura
R
Ϭ e ɛ
11. Si definisca il limite elastico convenzionale, anche facendo riferimento al grafico sigma-epsilon riferito a un
materiale metallico duttile, spiegando le ragioni per le quali questo parametro meccanico dev’essere definito.
Ϭ Ϭ = Limite elastico convenzionale: sollecitazione
0,2
che provoca nel materiale una deformazione
Ϭ plastica permanente, dello 0,2%, e vale per tutti i
0,2 materiali
ɛ
12. In merito al comportamento sotto sollecitazione dei materiali ceramici, si commentino le curve meccaniche
a trazione e compressione ricavabili da uno stesso materiale, giustificando la differenza di comportamento anche
con riferimento alla teoria di Griffith.
Fragile
Ϭ (ceramiche) Fragile (ceramiche) = i materiali fragili, come le
ceramiche, sono caratterizzati da una minor
resistenza a sollecitazione e, quindi, un limite di
rottura inferiore
ɛ
13. Si definisca cosa si intende per materiale a comportamento fragile e materiale a comportamento duttile,
attribuendo ad ognuno dei comportamenti l'opportuno grafico sforzo-deformazione.
Fragile
Ϭ Fragile = Materiale con minor resistenza a
Duttile sollecitazione e, quindi, limite di rottura inferiore
Duttile = Materiale con maggior resistenza a
sollecitazione e, quindi, limite di rottura superiore
ɛ
14. Si descrivano le modalità di conduzione di una prova a trazione uniassiale su un materiale metallico duttile:
geometria e natura dei provini; condizioni di prova; costruzione della curva meccanica.
La conduzione di una prova a trazione uniassiale su un materiale metallico duttile avviene tramite l’utilizzo di provini
detti a “osso di cane”, perché costituiti da due parti esterne di larghezza maggiore e una interna di larghezza minore,
e soprattutto avviene secondo le seguenti fasi: deformazione omogenea, strizione e rottura.
Altre proprietà
1. Come si definisce la conducibilità termica? Da cosa è generato il flusso di calore e come esso è correlato alla
conducibilità termica? Si ricordi la semplice espressione, definendo tutti i parametri in essa presenti.
La conducibilità, o conduttività, termica si definisce come il trasporto dell’unità di calore all’interno del materiale: il
flusso di calore, o flusso termico, avviene in presenza di uno squilibrio termico (il materiale presenta al suo interno
delle differenze di temperatura tra una zona e l’altra, detto gradiente termico), e ciò avviene in quanto il materiale
tende all’equilibrio termico.
q = - k x ΔT/Δx
q = flusso termico; k = conducibilità termica; ΔT = variazione di temperatura; Δx = distanza di misurazione tra due
punti.
2. Quali sono i due principali meccanismi attivi a livello atomico per generare la conduzione termica? Quali
parametri composizionali, di legame chimico, di struttura atomica li influenzano e come?
I due principali meccanismi attivi a livello atomico per generare la conduzione termica sono le vibrazioni atomiche (o
fononi) e il moto ed urti tra elettroni liberi. Essi sono influenzati dalla conduzione elettronica e dalla
vibrazione/oscillazione: nel primo caso, gli elettroni accumulano calore e lo trasformano in energia cinetica,
trasferendo il calore dalle zone più calde del materiale a quelle più fredde mentre, nel secondo caso, le oscillazioni
diventano sempre più importanti dove la temperatura è elevata, ma il trasporto non continuo di energia fa sì che
siano trasferiti pacchetti ben definiti di energia, detti pacchetti quantici.
3. Si giustifichino, anche sulla base dei meccanismi di conduzione termica e dei parametri che li influenzano, le
differenze di conduttività termica tra metalli, ceramiche e materie plastiche.
Parlando di conducibilità termica, i metalli sono ottimi conduttori (i migliori, in quanto al loro interno questi due
meccanismi sono entrambi attivi ed efficienti), le ceramiche sono pessimi conduttori, ma buoni isolanti termici,
mentre le materie plastiche (o polimeriche) sono i migliori isolanti termici.
4. Come si definisce nel suo complesso il fenomeno della dilatazione termica? Si scriva la semplice relazione
che permette di ricavare il coefficiente di dilatazione termica lineare "alfa", definendo con cura i parametri in essa
presenti.
La dilatazione termica si definisce come un fenomeno fisico reversibile: se la temperatura cresce il volume cresce,
mentre se la temperatura diminuisce il volume diminuisce.
α = ΔL/L / ΔT
0
α = coefficiente di dilatazione termica lineare; ΔL = variazione di lunghezza; L = lunghezza iniziale; ΔT = variazione di
0
temperatura.
5. Si definisca il fenomeno della dilatazione termica e si motivino le differenze di comportamento tra le tre
principali categorie dei materiali.
La conducibilità, o conduttività, termica si definisce come il trasporto dell’unità di calore all’interno del materiale: il
flusso di calore, o flusso termico, avviene in presenza di uno squilibrio termico (il materiale presenta al suo interno
delle differenze di temperatura tra una zona e l’altra, detto gradiente termico), e ciò avviene in quanto il materiale
tende all’equilibrio termico.
Parlando di conducibilità termica, i metalli sono ottimi conduttori (i migliori, in quanto al loro interno questi due
meccanismi sono entrambi attivi ed efficienti), le ceramiche sono pessimi conduttori, ma buoni isolanti termici,
mentre le materie plastiche (o polimeriche) sono i migliori isolanti termici.
6. Si definisca cosa è lo shock termico e, anche richiamando la relazione che definisce la sollecitazione generata
dal fenomeno di shock termico e quella relativa alla Resistenza allo Shock Termico (RST), si spieghi quali materiali
sono particolarmente sensibili a tale fenomeno.
Lo shock termico si definisce come una variazione repentina/brusca di temperatura, che porta alla dilatazione o
contrazione istantanea del materiale, la quale a sua volta causa la sollecitazione interna del materiale.
La resistenza allo shock termico (RST) è, come dice il termine, la capacità di un materiale di resistere a tale
fenomeno: ad esempio, i metalli resistono molto bene a tale fenomeno, al contrario delle ceramiche.
7. Si definiscano le interazioni possibili tra la radiazione solare e i materiali, con particolare riferimento a una
lastra vetraria.
Quando la luce incide sulla superficie di un materiale, la radiazione può essere: trasmessa, assorbita (può essere
assorbita e poi ritrasmessa verso l’interno e verso l’esterno) o riflessa. Una lasta vetraria (materiale trasparente)
trasmette la luce con riflessione e assorbimento ridotti.
8. Si definisca, in funzione dell’interazione con la radiazione solare, cosa si intende per materiale trasparente,
opaco e traslucido, proponendo anche un esempio per ognuna delle tre tipologie di comportamento.
Un materiale trasparente (es: vetro) trasmette la luce con riflessione e assorbimento ridotti; un materiale opaco (es:
legno) non trasmette la luce, la radiazione è parzialmente riflessa e parzialmente assorbita; un materiale lucido (es:
vetro smerigliato) trasmette la luce con rilevante diffusione.
9. Si definisca la differenza di comportamento tra un materiale fonoassorbente e un materiale fonoisolante. Si
definisca quindi il coefficiente di assorbimento acustico a per un materiale fonoassorbente, anche attraverso
l’appropriata relazione.
Un materiale fonoisolante riduce la trasmissione del suono, mentre un materiale fonoassorbente attenua la
riflessione dell’onda sonora.
a = (l + l )/l
d t
Il coefficiente di assorbimento acustico a è la frazione di intensità acustica non riflessa. l = intensità sonora dissipata;
d
l = intensità sonora trasmessa; l = intensità sonora incidente.
t
10. Si definisca la differenza di comportamento tra un materiale fonoassorbente e un materiale fonoisolante. Si
definisca quindi il ruolo della tipologia di porosità nel caso dei materiali fonoassorbenti.
Un materiale fonoisolante riduce la trasmissione del suono, mentre un materiale fonoassorbente attenua la
riflessione dell’onda sonora.
Nel caso di materiali fonoassorbenti, i materiali porosi a celle chiuse sono meno fonoassorbenti dei materiali porosi a
celle aperte e fibrosi.
11. Si definisca cosa sono le efflorescenze e le subflorescenze, quali materiali le possono presentare e perché,
come si manifestano e quali danni producono, ricordando anche le differenze tra di loro.
Le efflorescenze (inverno) sono depositazioni di sali che si concentrano sempre di più per via dell’evaporazione
dell’acqua e sedimenti sulla superficie del materiale.
Le subflorescenze (estate) sono come le efflorescenze ma sotto la superficie, ossia internamente al materiale.
Entrambe possono presentarsi nei laterizi e nel calcestruzzo tramite il degrado degli intonaci o tramite la presenza di
macchie di salnitro sulla pietra.
12. Si definisca cosa si intende per porosità aperta e porosità chiusa, elencando anche le principali conseguenze
del tipo di porosità a livello di proprietà e prestazioni del materiale.
I materiali con porosità chiusa (pori non interconnessi tra di loro) sono meno fonoassorbenti dei materiali a porosità
aperta (pori interconnessi tra di loro).
13. Quali proprietà meccaniche e come sono influenzate dalla presenza di porosità nei materiali?
Le proprietà meccaniche influenzate dalla presenza di porosità aperte o chiuse sono la resistenza meccanica, la
densità e la durabilità, ma anche l’isolamento termico e acustico. Ciò dipende dal raggio dei pori e dalla loro
distribuzione.
14. Quali sono le due tipologie di porosità che possono essere presenti nei materiali? Come influenzano la loro
densità, resistenza meccanica e durabilità?
I materiali si distinguono in: a porosità chiusa (pori non interconnessi tra di loro, meno fonoassorbenti) e a porosità
aperta (pori interconnessi tra di loro).
Le proprietà meccaniche influenzate dalla presenza di porosità aperte o chiuse sono la resistenza meccanica, la
densità e la durabilità, ma anche l’isolamento termico e acustico. Ci