Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L
risulta: 2 2
|E | |E |
1 h R 1 h 50
ef f L ef f −16
·
P = = = 3.8686 10 W (31)
2 2 2
|Z | |73
2 + Z 2 + j 42 + 50|
in L Z =50
L
che risolve il secondo quesito.
Quest’ultimo si può risolvere anche senza determinare la tensione di circuito aperto. Infatti,
notando che: · ·
P 4 73 50
2 = = 0.8643 (32)
2
|73
P + j 42 + 50|
1
si perviene rapidamente al risultato richiesto dal secondo quesito, ovvero:
P 2 −16 −16
· · ·
P = P = 0.8643 4.4762 10 = 3.8686 10 W (33)
2 1
P 1
Si noti, infine, che è possibile risolvere l’esercizio anche evitando di passare dal calcolo della
potenza incidente sull’antenna, ma calcolando direttamente la tensione a vuoto. Infatti, per
definizione, il legame tra area efficace e altezza efficace è il seguente:
2
|h | ζ
ef f 0
A = (34)
ef f 4R in 9
da cui si ottiene il valore dell’altezza efficace
s 4R A
in ef f
|h | ≈
= 0.6817 m (35)
ef f ζ
0
nota l’altezza efficace, la tensione a vuoto si può calcolare direttamente con la definizione:
−6 −7
|E | · · ·
V = h = 75 10 0.6817 = 5.1128 10 V (36)
oc ef f
e quindi calcolare la potenza assorbita dal carico nei due casi proposti seguendo i calcoli delle
(29) e (31).
COMPITO DEL 28.01.2018
ESERCIZIO 1
Un’onda piana incide normalmente alla superficie del mare. La densità di potenza dell’onda
2
incidente è di 13.3 µW/m . Si calcoli la profondità massima z a cui il campo è ricevibile,
max
sapendo che il minimo segnale rilevabile ha un’intensità di campo di 1 µV/m, La conducibilità
dell’acqua marina è pari a σ = 4 S/m e la sua costante dielettrica relativa è pari a ε = 80. La
r
frequenza di trasmissione è pari a 100 kHz.
ESERCIZIO 2
Si consideri il circuito mostrato in figura, in cui Z = 50 Ω, Z = 30 Ω, l = 0.675λ, l =
01 02 1 2
0 0
0.125λ, l = 0.25λ. Tra la sezione AA e BB si misura un ROS pari a 3.0, con il primo massimo
4 0
di tensione alla distanza di 0.125λ dalla sezione AA .
Si chiede di:
1. determinare il valore del carico Z ;
L
0 0
−
2. calcolare il ROS nel tratto BB CC ;
3. determinare il valore di Z e la lunghezza l (minima) che permettano l’adattamento alla
03 3
0
sezione DD .
D C B A
l l l
4 3 1 Z
Z Z Z Z L
01 03 01 01
Z 02
0 0 0 0
D C B A
Z L
l
2
ESERCIZIO 3
Un dec accordato (quindi con impedenza di ingresso puramente reale) è connesso a un gene-
ratore tramite una linea di trasmissione di impedenza caratteristica Z = 50 Ω. Il generatore
0
opera alla frequenza di 400 MHz e dispone di una potenza pari a 1 W. Il dec è lungo ∆z = λ/20.
Si chiede di:
1. Calcolare la potenza trasmessa dal dec;
2. Calcolare la potenza ricevuta da un dec identico (quindi accordato), chiuso su un carico
adattato, posto a distanza d = 500 m dal dec sorgente, e ad esso parallelo.
2
Soluzione:
ESERCIZIO 1
La soluzione del problema passa dall’analogia con le linee. Il problema infatti è analogo al
seguente: ⇒ Z = ζ
ζ
ζ ζ L H O
H O
0 0 2
2
È immediato verificare che l’acqua marina può essere considerata un buon conduttore alla fre-
quenza considerata, ovvero f =100 kHz. Infatti, a questa frequenza il criterio di buon conduttore
è pienamente soddisfatto:
σ 4 3
·
= = 8.9876 10 1 (1)
3
· · · ·
ω 2π 100 10 80
0
In questo caso è possibile quindi calcolare l’impedenza intrinseca ζ del mezzo come
H O
2
r πf µ = (1 + j) 0.3142 Ω (2)
ζ = (1 + j)R = (1 + j)
H O s
2 σ
Dalla densità di potenza incidente S è possibile ricavare il valore del modulo del campo elettrico
i
incidente E , ricordando che
i √
p −5
· · ·
|E | 2ζ S = 2 120π 1.33 10 = 0.1 V/m (3)
= 0 i
i
Il campo trasmesso nel mare è legato al campo incidente tramite il coefficiente di trasmissione.
Note le impedenze intrinseche dei due mezzi, è immediato calcolare T :
2ζ −3
·
T = = (1 + j)1.66 10 (4)
ζ + ζ 0
Il modulo del campo trasmesso all’interno del secondo mezzo, in corrispondenza dell’interfaccia
aria/acqua vale quindi: |E |T |
(0)| = E = 235 µV/m (5)
t i
Allontanandosi dall’interfaccia il campo si attenua esponenzialmente, secondo la legge
−z/δ
|E |E
(z)| = (0)|e (6)
t t
dove δ è la profondità di penetrazione, che corrisponde al valore
1 1
√ √
=
δ = = 0.7958 m (7)
πf µσ −7
3
· · · · ·
π 100 10 4π 10 4 3
pertanto, l’andamento del campo elettrico una volta che l’onda è entrata in acqua è:
−1.2566z
|E |E
(z)| = (0)|e µV/m (8)
t t
la sensibilità proposta dal problema, ovvero il segnale minimo ricevibile è di 1 µV/m. sosti-
tuendo questo valore nell’equazione precedente si ottiene il valore di z cercato:
max
1 = 235 exp(−1.2566z ) (9)
max
da cui si ottiene la profondità massima raggiungibile, ovvero:
ln(235) = 4.35 m (10)
z =
max 1.2566
ESERCIZIO 2
Il primo quesito dell’esercizio chiede di determinare Z conoscendo il valore del ROS nel tratto
L
0 0
−
nella sezione AA BB , ovvero subito prima del carico. 0 |Γ|
Noto il valore di ROS, è immediato calcolare il modulo di Γ a sinistra di AA . Il modulo
risulta pari a: − −
ROS 1 3 1
|Γ| |Γ |
= = = = 0.5 (11)
0
AA ROS + 1 3+1 18
È noto che il primo massimo viene osservato alla distanza l = 0.125λ = λ. Dal momento
min
che l’andamento di Γ rispetto alla lunghezza è il seguente
Γ(l) = Γ(0) exp(2 j kl) (12)
allora si può scrivere che:
2π λ π
−2 − −
0.5 = Γ(l ) = Γ exp j = Γ exp j = j Γ (13)
0 0
0
ROS AA AA AA
λ 8 4
quindi Γ è j 0.5. A questo valore del coefficiente di riflessione corrisponde l’impedenza
0
AA
normalizzata cercata: 1 + Γ 1 + j 0.5 3 4
0
AA
z = = = +j (14)
0
AA − −
1 Γ 1 j 0.5 5 5
0
AA
Allo stesso risultato si può pervenire per via grafica utilizzando la carta di Smith:
4 1
0.5 2
0.125λ
z 0
AA
0.2 5
0.2 0.5 1 2 5
ROS
0 −5
−0.2 −2
−0.5 −1
Noto il carico normalizzato z è immediato determinare il carico denormalizzato Z :
0
AA L
4
3 +j
Z = Z z = 30 + j 40 (15)
= 50
0
L 01 AA 5 5 0
Per il secondo punto, è necessario determinare l’impedenza complessiva vista a destra di BB ,
+
ovvero Z . Questa si compone del parallelo dei due rami indicati nel circuito, entrambi
BB
terminati dal carico Z , ma caratterizzati da due diverse impedenze caratteristiche. Come
L
spesso in questi casi, conviene operare direttamente in termini di ammettenza.
Per quanto riguarda il tratto superiore, si trova innanzitutto l’ammettenza normalizzata:
1
−1 −1 −
y = z = z = = 0.6 j 0.8 (16)
L 0
L AA
1 0.6 + j 0.8
1 0 0
−
cosa facilmente ottenibile anche dalla carta di Smith. Dal momento che il tratto AA BB è
lungo 0.675λ, ovvero 0.175λ + un ininfluente giro completo di fase, si ha la situazione descritta
nella seguente carta di Smith: 5
1
0.5 2 C B A
l 1 Z
Z Z L
01 01
z
0.2 0 5
y L
L
1 Z 02
0 0 0
C B A
Z
0.2 0.5 1 2 5 L
l 2
0 C B
−5 0
−0.2 Y
Z 01 L
1
y
L 1 Z 02
0 0
C B Z
−2 L
−0.5 l 2
−1
Sulla carta di Smith si legge il valore: 0
y = 0.36 + j 0.29 (17)
L 1
Alla stessa stima si perviene utilizzando la formula analitica del trasporto di impedenza:
y + j tan (2πl )
L 1
0 1
y = = 0.364 + j 0.285 (18)
L 1 + y tan (2πl )
1 L 1
1
L’ammettenza denormalizzata vale quindi:
0
y L −3
0 ·
1 = (7.28 + j 5.7) 10 S (19)
Y =
L Z
1 01
Per quanto riguarda il tratto inferiore, si ha la stessa impedenza di carico Z , ma una diversa
L
impedenza caratteristica della linea. L’impedenza normalizzata è quindi differente rispetto al
primo ramo, e vale: Z 30 + j 40 4
L ≈
z = = = 1 + j 1 + j 1.33 (20)
L 2 Z 30 3
02
similmente a quanto operato prima, si passa a determinare l’ammettenza normalizzata, inver-
tendo l’impedenza normalizzata o direttamente dalla carta di Smith, individuando il punto
diametralmente opposto alla prima. Numericamente:
1
−1 −
= 0.36 j 0.48 (21)
y = z =
L L
2 1 + j /
4
2 3 0
Dal momento che l = 0.125, l’ammettenza normalizzata riportata alla sezione BB è ottenuta
2
ruotando y di un quarto di giro di carta di Smith.
L 2
6 1
0.5 2 C B 0
Y
Z 01 L 1
0
0.2 5
y z
L L
2 Z 02
0 0
C B Z
0.2 0.5 1 2 5 L
l 2
0 C B
−5
y
−0.2 Y Y
Z
L L L
2 01 1 2
0 0
C B
−2
−0.5 −1
Dalla carta di Smith si ottiene il valore:
0
y = 0.3 + j 0.27 (22)
L
2
valore confermato dalla formula del trasporto di ammettenza:
y + j tan (2πl )
L 1
0 2
y = = 0.310 + j 0.276 (23)
L 1 + y tan (2πl )
2 L 1
2
a cui corrisponde infine l’ammettenza non normalizzata:
0
y 0.310 + j 0.276
L
0 −3
·
2
Y = = (10.33 + j 9.2) 10 S (24)
=
L Z 30
2 02 0
pertanto, l’ammettenza vista a sinistra di BB vale:
0 0 −3
·
Y = Y + Y = (17.61 + j 14.9) 10 S (25)
0
BB L L
1 2
che corrisponde all’impedenza: −1 −
Z = (Y ) = 33.08 j 27.96 (26)
0 0
BB BB
Il circuito è diventato quello in figura:
D C B
l l
4 3 Z
Z Z Z 0
BB
01 03 01
0 0 0
D C B 7
0 0
−
Adesso è quindi possibile determinare il ROS nel tratto BB CC . Il coefficiente di riflessione
<