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Processi di eliminazione renale dei farmaci

a) I farmaci idrosolubili vengono trasportati nel torrente ematico attraverso le arterie renali. L'eliminazione avviene a livello glomerulare e a livello del tubulo prossimale. Nel primo caso, i farmaci di ingombro contenuto che non sono legati a proteine plasmatiche possono attraversare i capillari per entrare nel tubulo. L'eliminazione a livello del tubulo prossimale avviene invece...

Concetto di clearance sistemica e d'organo di un farmaco

b) La clearance sistemica di un farmaco rappresenta la capacità dell'organismo di eliminare il farmaco dal sangue. È il volume di plasma completamente depurato dal farmaco per unità di tempo. La clearance d'organo, invece, rappresenta la capacità di un organo specifico di eliminare il farmaco. È il volume di plasma completamente depurato dal farmaco per unità di tempo a livello di un determinato organo.

Emivita (t1/2) di un farmaco

a) L'emivita di un farmaco è il tempo necessario affinché la concentrazione plasmatica del farmaco si riduca della metà. Dipende da diversi fattori, tra cui la velocità di eliminazione del farmaco e la sua distribuzione nei tessuti. L'emivita è un parametro importante per determinare la frequenza di somministrazione di un farmaco e per valutare la sua efficacia e sicurezza.

Cinetiche di eliminazione del farmaco: ordine zero e di primo ordine

b) Le cinetiche di eliminazione del farmaco possono essere di ordine zero o di primo ordine. Nella cinetica di ordine zero, l'eliminazione del farmaco avviene a una velocità costante indipendentemente dalla concentrazione plasmatica. Nella cinetica di primo ordine, l'eliminazione del farmaco avviene a una velocità proporzionale alla concentrazione plasmatica. Queste cinetiche possono influenzare la durata dell'effetto del farmaco e la necessità di aggiustare la posologia.

Attraverso trasporto attivo in due vie in base alla natura acida o basica del farmaco, entrambe a bassa specificità. Quando il farmaco raggiunge il tubulo distale può anche essere riassorbito in base alla propria pka e al pH delle urine; urine acide favoriscono il riassorbimento di acidi deboli, mentre urine basiche favoriscono il riassorbimento di basi deboli.

12-a) L'emivita (t1/2) è un parametro che misura l'eliminazione di un farmaco, indicando il tempo entro il quale, a distribuzione completata, la concentrazione del farmaco nel plasma diminuisce del 50%. Durante l'eliminazione la concentrazione plasmatica del farmaco diminuisce esponenzialmente, quindi lo studio dell'emivita è necessario per determinare i tempi di somministrazione delle varie dosi di farmaco qualora sia necessario mantenerne una concentrazione continua nel tempo.

FARMACOCINETICA – METABOLISMO DEI FARMACI

Il metabolismo può rendere un farmaco:

✓ Meno

attivo Più attivo Inattivo Tutte le risposte sono corrette Il metabolismo può portare alla formazione di composti tossici? Vero, solo per i composti aromatici Vero Falso Vero, solo per composti contenenti eteroatomi La biotrasformazione dei farmaci ne accelera la eliminazione perché: Avviene principalmente nel rene Avviene principalmente nel fegato Comporta variazioni nel volume di distribuzione Comporta generalmente la perdita dell’attività del farmaco Gli enzimi di Fase I responsabili della biotrasformazione di un farmaco catalizzano reazioni di: Coniugazione con il tripeptide glutatione Fosforilazione Coniugazione con acido glucuronico Ossidoriduzione o idrolisi Le reazioni di biotrasformazione epatica di un farmaco possono essere di: Fase I e II Ossidazione Riduzione Dealchilazione Con quale dei seguenti accorgimenti è possibile prolungare l’effetto di un farmaco? Aggiungendo almetabolizzante è: ✓ Maggiore tossicità del farmaco in metabolizzatori ultralenti ✓ Minore efficacia di un farmaco nei metabolizzatori ultrarapidi ✓ Minore efficacia di un profarmaco, attivato dagli enzimi, nei metabolizzatori lenti ✓ Tutte le risposte sono corrette Il fumo di sigaretta: ✓ È un induttore del CYP450 ✓ Non influisce sul metabolismo degli xenobiotici ✓ È un inibitore del CYP450 ✓ Modifica il solo metabolismo di farmaci somministrati per aerosol Una possibile conseguenza farmaco-tossicologica di polimorfismi genetici di un enzima metabolizzante è:metabolizzante è:
  • Maggiore efficacia di un farmaco nei metabolizzatori ultrarapidi
  • Maggiore efficacia di un profarmaco, attivato dagli enzimi, nei metabolizzatori lenti
  • Minore tossicità del farmaco in metabolizzatori ultralenti
  • Nessuna risposta è corretta
FARMACOCINETICA - ELIMINAZIONE DEI FARMACI

L'eliminazione di un farmaco corrisponde:

  • All'escrezione renale del farmaco immodificato e/o al metabolismo del farmaco nel fegato
  • Esclusivamente al metabolismo del farmaco nel fegato
  • Alla distribuzione del farmaco nel tessuto adiposo
  • Alla captazione del farmaco dal sangue al fegato
La clearance sistemica di un farmaco è la misura di:
  • Velocità di biotrasformazione
  • Entità di distribuzione
  • Volume di plasma depurato dal farmaco nell'unità di tempo
  • Velocità di distribuzione
Quale delle seguenti affermazioni sulla clearance è falsa:
  • È indipendente dalla concentrazione
concentrazione del farmaco ionizzato nelle urine✓ Riduce la concentrazione del farmaco non ionizzato nelle urine✓ Favorisce l'eliminazione dei farmaci acidi✓ Riduce l'eliminazione dei farmaci basici

Velocità di eliminazione di tutti i farmaci:

  • Riduce la velocità di eliminazione dei farmaci basici
  • Aumenta la velocità di eliminazione dei farmaci basici
  • Nessuna delle affermazioni è corretta

Quale tra i seguenti parametri definisce il tempo necessario affinché la massima concentrazione plasmatica del farmaco si riduca della metà?

  • Cmax
  • Emivita
  • Tmax
  • AUC

La filtrazione a livello glomerulare avviene:

  • Anche per molecole legate alle proteine plasmatiche
  • Attraverso pori di 30-40 A di diametro
  • Solo per molecole idrosolubili
  • Nessuna affermazione è corretta

L'escrezione dei farmaci:

  • Per acidi relativamente forti, come l'acido salicilico, può essere aumentata da quattro a sei volte quando il pH urinario viene modificato da 6,4 a 8
  • È più efficiente per i composti polari che per le sostanze liposolubili in tutti gli organi escretori, ad eccezione del fegato
  • Nella bile, per anioni

organici quali i glicuronidi, avviene tramite carrier del tutto differenti rispetto a quelli deputati al trasporto di queste sostanze a livello renale

Tutte le affermazioni sono corrette

Autoverifica – Farmacodinamica, i Recettori

Rispondere alle seguenti domande aperte ed inviare l’elaborato tramite e-portfolio

  1. Descrivi i tre principali tipi di recettori di membrana.

  2. Cosa sono le cascate di trasduzione intracellulare?

1. I tre principali tipi di recettori di membrana sono: i recettori canale (recettori ionotropici); i recettori associati a proteine G (recettori metabotropici); e i recettori ad attività protein-chinasica (recettori catalitici). I recettori ionotropici sono canali proteici aventi un sito di legame all'esterno della membrana quindi nella porzione N terminale; il legame con il ligando provoca un cambiamento conformazionale in grado di permettere al recettore di farsi attraversare da specifici ioni. I recettori associati a proteine G sono composti da

Una catenapeptidica che per 7 volte attraversa la membrana, il sito di legame si trova all'estremità N terminale o nelle porzioni extracellulari, mentre nella porzione C terminale intracellulare si trova la proteina G. La proteina G è composta da tre subunità (α, β, γ), e la subunità α è in grado di legare GDP e GTP; a riposo la subunità α è legata a GDP, mentre quando il ligando interagisce con la porzione N terminale del recettore, esso è in grado di provocare un cambiamento conformazionale che porta alla sostituzione del GDP con GTP, provocando il distacco delle subunità α e βγ entrambe in grado di modulare svariate attività.

I recettori con attività protein-chinasica attraversano la membrana una sola volta; la maggior parte della catena peptidica si trova in ambiente extracellulare ed è composta da ampi domini per il ligando, la porzione intercellulare

è invece composta da un dominio in grado di associarsi ad una proteina chinasi. Il legame ligando-recettore porta alla dimerizzazione che induce la fosforilazione a cascata attivando altri recettori e andando a modulare poi le specifiche attività. L'effetto di attivazione a cascata è in grado quindi di amplificare il segnale di una quantità minima di ligando, per cui nella maggior parte dei casi, quest'ultimo è un ormone. 2. Le cascate di trasduzione intracellulare sono i meccanismi di propagazione del segnale derivanti dal legame ligando-recettore che consistono nell'amplificazione e nella trasmissione del segnale stesso. Il segnale iniziale attiva dei secondi messaggeri, che sono in grado di influenzarsi a vicenda e di interagire con proteine ed enzimi consentendo una risposta simultanea e integrata di segnali e risposte derivati da antagonisti diversi. Così facendo le cascate di trasduzione intracellulari portano alla regolazione di

diverse proteinee meccanismi della cellula.Autoverifica – Interazione farmaco recettoreRispondere a due delle seguenti domande aperte e inviare l’elaborato tramiteePortfolio.

  1. I parametri che definiscono l’effetto di un farmaco nella curva dose-risposta.

  2. Cos’è l’attività intrinseca di un farmaco?

  3. Descrivi i concetti di agonista, agonista inverso, agonista parziale e fai esempidi curve dose-risposta.

  4. I diversi tipi di antagonismo.

2. L’attività intrinseca α di un farmaco è un parametro compreso tra 0 e 1 che esprimela capacità di esso di provocare una risposta biologica; valori prossimi allo 0 indicanobassa capacità di provocare una risposta, mentre valori

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A.A. 2023-2024
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SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Scienze_Bioloche_eCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Tardito Daniela.