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TRACCE PROVA SCRITTA
Sezione 1 - Quesiti a risposta sintetica e tema (tracce) 5
Sezione 2 - Quesiti situazionali a risposta multipla (tracce)
Soluzione dei problemi
1
Promozione del cambiamento
2 6
Guida del gruppo
3
Sviluppo dei collaboratori
4 7
Orientamento al risultato
5
Gestione delle relazioni interne/esterne
6 8
SVOLGIMENTO TRACCE
Svolgimento quesiti a risposta sintetica
Quesito 1: La necessità della motivazione nel procedimento amministrativo.
Risposta sintetica (max 20 righe)
La motivazione nel procedimento amministrativo rappresenta un elemento fondamentale per
garantire la trasparenza, la legittimità e la giustizia nelle decisioni della pubblica amministrazione.
Essa non solo consente ai cittadini di comprendere le ragioni alla base di un provvedimento, ma funge
anche da strumento di controllo e di tutela dei diritti soggettivi. Il Codice del processo amministrativo
(D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104) stabilisce all'art. 3 che l'attività amministrativa deve essere ispirata ai
principi di buon andamento e imparzialità, ai quali la motivazione si allinea perfettamente. La Legge
n. 241 del 7 agosto 1990, all'art. 3, sottolinea l'importanza della motivazione come presupposto
dell'efficacia, imponendo l'obbligo di motivare i provvedimenti, salvo che per quelli di mero rilievo
formale. La mancanza di motivazione o una motivazione insufficiente possono dar luogo a vizi di
legittimità del provvedimento, consentendo agli interessati di impugnarlo davanti al giudice
amministrativo, come previsto dall'art. 21-octies della Legge n. 241/1990. La motivazione deve essere
chiara, coerente e deve derivare da un'analisi rigorosa degli elementi di fatto e di diritto, affinché il
cittadino possa verificare se l'amministrazione ha rispettato i principi di legalità e proporzionalità.
Inoltre, la motivazione riveste un ruolo cruciale nella prevenzione della discrezionalità eccessiva da
parte degli enti pubblici, costringendo l'amministrazione ad una valutazione più responsabile e
ponderata. Un provvedimento motivato, infatti, funge da garanzia di imparzialità, poiché il cittadino
ha diritto a ricevere una risposta adeguata alle proprie istanze, potendo contestare eventuali decisioni
ingiuste. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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Quesito 2: Differenza tra oneri e costi per la sicurezza in un cantiere.
Risposta sintetica (max 20 righe)
La sicurezza nei cantieri rappresenta un aspetto fondamentale nella gestione dei lavori edili,
regolamentato da normative specifiche. La distinzione tra oneri e costi per la sicurezza è cruciale per
una corretta gestione finanziaria e normativa di un progetto edilizio. Gli oneri per la sicurezza,
secondo il Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro),
rappresentano le spese necessarie per garantire un ambiente di lavoro sicuro. Questi includono
investimenti nella prevenzione e nella protezione, come l'acquisto di dispositivi di protezione
individuale (DPI), l'organizzazione di corsi di formazione per i lavoratori e l'implementazione di
misure di sicurezza specifiche per il cantiere. Gli oneri sono dunque considerati "spese non
produttive", in quanto sono essenziali per garantire la salute dei lavoratori, ma non generano un
profitto diretto. Al contrario, i costi per la sicurezza si riferiscono a tutte le spese sostenute dalla ditta
per l’attuazione delle misure di sicurezza previste nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC),
obbligatorio ai sensi dell'articolo 100 del D.Lgs. 81/2008. Questi costi possono includere, oltre agli
oneri già menzionati, spese per adeguamenti strutturali, acquisto di attrezzature di sicurezza e
manutenzione. Normalmente, i costi per la sicurezza possono influire sul totale dei costi di produzione
e, di conseguenza, essere integrati nel prezzo finale dell’opera. Da un punto di vista giuridico, gli
oneri per la sicurezza devono essere distinti dai costi di produzione, poiché, secondo l'articolo 26 del
D.Lgs. 81/2008, non possono essere oggetto di ribasso nell’ambito delle offerte per l’appalto di lavori.
Questo aspetto normativo tutela non solo la salute e la sicurezza dei lavoratori, ma garantisce anche
un'impostazione etica nelle gare d’appalto, promuovendo la concorrenza leale. -------------------------
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Quesito 3: Classificazione delle strade riguardo alle caratteristiche costruttive,
tecniche e funzionali.
Risposta sintetica (max 20 righe)
Secondo il Codice della Strada (D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285), le strade possono essere suddivise in
varie categorie in base a caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali. In primo luogo, le strade si
classificano in strade statali, provinciali e comunali. Le strade statali (art. 2, comma 1, lett. A) sono
gestite direttamente dallo Stato e hanno una funzione importante nell’interconnessione tra regioni e
servizi nazionali. Le strade provinciali (art. 2, comma 1, lett. B) sono rilevate dai singoli enti
provinciali e servono per collegare comuni e aree più isolate, mentre le strade comunali (art. 2, comma
1, lett. C) sono gestite dalle amministrazioni locali e hanno una prevalente funzione di servire aree
urbane e residenziali. In secondo luogo, le strade possono essere classificate in base alle loro
caratteristiche tecniche e funzionali, come le strade a scorrimento veloce, le strade urbane e
extraurbane e le strade locali. Le strade a scorrimento veloce, secondo l’art. 2, comma 1, lett. D, sono
progettate per consentire alte velocità di percorrenza, con minime intersezioni e accessi diretti. Le
strade urbane (art. 2, comma 1, lett. E) hanno un'area di funzione diversa, servendo principalmente il
traffico interno delle città e facilitando l’accesso ai servizi residenti. La classificazione in base alle
caratteristiche costruttive considera anche gli aspetti tecnici, come la pavimentazione, l’argine e il
drenaggio. Le strade possono quindi essere considerate asfaltate, sterrate, o in altri materiali, ognuna
delle quali presenta vantaggi e svantaggi specifici a seconda del traffico previsto e delle condizioni
climatiche. Le norme tecniche per la progettazione delle strade sono definite dal Decreto Ministeriale
5 novembre 2001, che stabilisce i criteri generali per la pianificazione e la progettazione della rete
viaria, garantendo così standard di sicurezza e funzionalità. -------------------------------------------------
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Quesito 4: E' necessario effettuare con somma urgenza lavori ai sensi dell'art.
140 del D.Lgs 36/2023. Quali atti devono essere effettuati e in quali tempistiche?
Risposta sintetica (max 20 righe)
L’articolo 140 del D.Lgs. 36/2023 disciplina urgentemente i lavori pubblici necessari per garantire la
sicurezza, la funzionalità e l’integrità delle opere. In presenza di situazioni di somma urgenza, come
eventi calamitosi o situazioni di pericolo imminente, è fondamentale che gli enti responsabili adottino
tempestivamente le misure necessarie per intervenire. Innanzitutto, l’ente competente deve procedere
alla nomina di un responsabile del procedimento, il quale avrà il compito di gestire l’intero iter
lavorativo. Una volta nominato, il responsabile deve redigere una verifica di fattibilità, che deve
essere svolta nel minor tempo possibile, per valutare l’entità del danno e le soluzioni da adottare. La
stima dei costi deve essere effettuata in accordo con quanto previsto dalla normativa vigente.
Successivamente, si deve procedere all’individuazione di un’impresa esecutrice per i lavori. In caso
di somma urgenza, l’art. 140 consente di derogare alle procedure ordinarie di gara, e l’ente può
affidare l’incarico direttamente, avvalendosi del proprio albo fornitori o attraverso selezione diretta,
assicurandosi comunque di garantire la trasparenza e la concorrenza. È fondamentale che
l’affidamento dei lavori avvenga entro cinque giorni dall’accertamento dell’urgenza, assicurando così
la rapidità dell’intervento necessario. Una volta conclusi i lavori, il responsabile del procedimento
dovrà redigere una relazione finale, che documenti le operazioni effettuate e le spese sostenute, da
trasmettere agli organi di controllo per il riscontro. Infine, la rendicontazione dei costi e
l'approvazione del saldo dovranno essere completate entro trenta giorni dalla conclusione dei lavori,
garantendo così una chiara e trasparente gestione delle risorse pubbliche impiegate. --------------------
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Quesito 5: I manufatti essenziali in una cassa di espansione.
Risposta sintetica (max 20 righe)
Le casse di espansione, progettate per gestire le piene e prevenire inondazioni, sono dotate di diversi
manufatti essenziali per garantire il loro corretto funzionamento, sicurezza e sostenibilità ambientale.
I principali manufatti sono rappresentati da: 1. fondo della cassa di espansione: deve essere progettato
per raggiungere la stabilità e resistere all’erosione causata dall’acqua in movimento. Questo può
includere l'uso di materiali filtranti o rinforzi in calcestruzzo. 2. Sponde: sono fondamentali per
contenere l’acqua all'interno della cassa. Devono essere progettate con rivestimenti naturali o
artificiali per prevenire l’erosione e garantire la sicurezza strutturale.3. Struttura di ingresso: Questa
è l’opera che permette all'acqua di entrare nella cassa di espansione. Spesso include un sistema di
griglie o paratoie per controllare il flusso, assicurando che l'acqua venga raccolta in modo efficiente.
4. Canali di deflusso: Questi canali sono responsabili per il deflusso dell’acqua verso il corso d’acqua
principale una volta che la piena è rientrata. 5. Sistemi di drenaggio. 6. Opere di controllo:
Comprendono dispositivi come paratoie, valvole e angoli di sfioro che permettono di regolare il flusso
in entrata e in uscita, facilitando la gestione delle diverse condizioni idrologiche. 7. Strutture di
monitoraggio: Questo include sensori e strumenti per misurare i livelli dell'acqua, la velocità di flusso
e altri parametri idraulici. Questi sistemi forniscono dati cruciali per la ge