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Estratto del documento

Il testo unico dell'edilizia, introdotto con il decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001,

rappresenta una normativa essenziale per la regolamentazione degli interventi edilizi in Italia. Questo

strumento legislativo ha come obiettivo principale quello di semplificare e armonizzare l'intero

settore, stabilendo una chiara definizione delle tipologie di interventi possibili e dei titoli abilitativi

necessari per la loro realizzazione. In primo luogo, gli interventi edilizi sono classificati in diverse

categorie, ognuna delle quali richiede un titolo abilitativo specifico. Le principali tipologie di

interventi comprendono le nuove costruzioni, le ristrutturazioni, le manutenzioni straordinarie e

quelle ordinarie, le variazioni volumetriche e le opere di demolizione. La distinzione tra queste

categorie è fondamentale poiché influisce direttamente sulle procedure di approvazione e sui requisiti

tecnici da soddisfare. Per quanto riguarda i titoli abilitativi, vi sono tre principali categorie: il

permesso di costruire, la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e la comunicazione di inizio

lavori (CIL). Il permesso di costruire è necessario per le opere più rilevanti, come le nuove

edificazioni e le ristrutturazioni sostanziali. Questo titolo abilitativo richiede un iter complesso,

comprendente la presentazione di progetti dettagliati e vari pareri da parte degli enti competenti. La

SCIA, invece, è un titolo abilitativo più snello, adatto per interventi di minore entità, come

ristrutturazioni leggere o manutenzioni straordinarie. Essa consente di avviare i lavori senza attendere

l'autorizzazione da parte dell’amministrazione, a condizione che si rispettino determinate norme.

Infine, la CIL è la forma più semplice di titolo abilitativo, utilizzata per interventi di manutenzione

ordinaria che non comportano modifiche sostanziali rispetto allo stato precedente dell'edificio. ------

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Tema 8: Oneri concessori e contributo sul costo di costruzione di cui al DPR

380/2001

Svolgimento (risposta sintetica di massimo 20 righe)

Nel contesto della normativa italiana, gli oneri concessori e il contributo sul costo di costruzione

rappresentano aspetti fondamentali del Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. n. 380/2001). Questi

strumenti, infatti, disciplinano le modalità con cui i Comuni possono gestire gli aspetti finanziari

legati alla realizzazione di nuovi interventi edilizi. Gli oneri concessori sono somme di denaro che i

cittadini devono versare all'ente locale al momento della richiesta di una concessione edilizia. Questi

oneri hanno l'obiettivo di coprire i costi sostenuti dall'amministrazione per la fornitura di servizi e

infrastrutture pubbliche necessarie a supportare il maggiore agglomerato urbano creato

dall’intervento. Il calcolo degli oneri concessori avviene mediante una formula che tiene conto della

volumetria dell'intervento, della destinazione d'uso e dell'area in cui si realizza l'opera. Ciò consente

a ciascun Comune di adattare gli importi secondo le specificità del proprio territorio, tenendo in

considerazione le esigenze e le peculiarità locali. Dall’altra parte, il contributo sul costo di costruzione

è un’ulteriore somma che deve essere versata, e il cui scopo è quello di garantire un'equa

contribuzione alla realizzazione di opere pubbliche, come strade, fognature e allacciamenti. Entrambi

questi strumenti non solo mirano a finanziare le infrastrutture, ma anche a preservare il patrimonio

pubblico da eventuali oneri derivanti dall’incremento demografico e dalle nuove costruzioni. È

importante sottolineare che il sistema degli oneri e dei contributi è essenziale per la pianificazione

territoriale e la gestione sostenibile delle città. Infatti, grazie a queste risorse, i Comuni possono

garantire un miglioramento della qualità della vita dei cittadini, investendo in servizi essenziali e

infrastrutture adeguate. --------------------------------------------------------------------------------------------

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Tema 9: La lottizzazione abusiva nel testo unico dell’edilizia

Svolgimento (risposta sintetica di massimo 20 righe)

La lottizzazione abusiva rappresenta una delle problematiche più gravi e diffuse nel panorama

urbanistico italiano. Si definisce lottizzazione abusiva quella pratica che consiste nella suddivisione

di un terreno in lotti per la costruzione di edifici, senza il rispetto delle normative edilizie e

urbanistiche previste dalla legge. Il Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. 380/2001) è la principale

normativa di riferimento in materia, stabilendo le regole per una pianificazione urbanistica corretta e

sostenibile. Le conseguenze della lottizzazione abusiva sono numerose e devastanti. Innanzitutto, essa

comporta un consumo di suolo indiscriminato, favorendo l’urbanizzazione di aree naturali, agricole

e, in alcuni casi, soggette a vincolo. Questo fenomeno non solo altera il paesaggio, ma determina un

impatto negativo sulla biodiversità e sull'equilibrio ecologico. In secondo luogo, la lottizzazione

abusiva genera problemi di sicurezza, poiché le costruzioni sono spesso realizzate senza i necessari

controlli strutturali e non rispettano le norme di sicurezza, rendendo le abitazioni vulnerabili a eventi

sismici o a fenomeni atmosferici. Il Testo Unico dell'Edilizia cerca di contrastare tale fenomeno

attraverso sanzioni per chi attua pratiche illecite e attraverso l'incentivazione di strumenti di

pianificazione territoriale. Tuttavia, l'applicazione di queste norme risulta spesso difficoltosa a causa

della carenza di risorse, della burocrazia complessa e dell’inefficienza dei controlli. Inoltre, l'illegalità

in campo edilizio sorge spesso da una mancata pianificazione territoriale adeguata, in cui le leggi

sono inadeguate a rispondere alle esigenze di una crescita sostenibile. Per combattere la lottizzazione

abusiva è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini riguardo ai rischi

connessi e all'importanza del rispetto delle norme urbanistiche. Allo stesso tempo, è necessario

migliorare l'efficacia dei controlli e delle sanzioni previste. -------------------------------------------------

Tema 10: Interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale

difformità o con variazioni essenziali

Svolgimento (risposta sintetica di massimo 20 righe)

L'abusivismo edilizio rappresenta una delle problematiche più rilevanti nel settore dell'urbanistica e

della gestione del territorio. Gli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale

difformità o con variazioni essenziali dall’originario progetto approvato, costituiscono abusi edilizi,

e sono disciplinati dal Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. n. 380/2001). Questa normativa ha come

obiettivo principale quello di garantire la legalità e la sicurezza nel costruire, oltre alla tutela del

paesaggio e dell'ambiente. Quando si parla di costruzione in assenza di permesso di costruire, ci si

riferisce a opere realizzate senza l'autorizzazione necessaria, che è obbligatoria per legge. Tale

comportamento non solo viola le normative urbanistiche, ma mina anche la sicurezza pubblica, dato

che gli edifici privi di autorizzazione potrebbero non rispettare i requisiti strutturali e di sicurezza

previsti. Inoltre, gli abusi edilizi possono generare conflitti tra i cittadini e danneggiare il patrimonio

paesaggistico e culturale. Le variazioni essenziali, al contrario, si riferiscono a modifiche apportate a

un progetto già approvato, che alterano in modo significativo le caratteristiche dell’opera, senza

seguire le procedure previste per l'aggiornamento della licenza. Queste modifiche possono riguardare

la volumetria, la destinazione d'uso o l’aspetto estetico dell'edificio. Anche in questo caso, le

conseguenze possono essere gravi, poiché tali variazioni possono compromettere l'armonia

architettonica di un contesto e ledere i diritti dei confinanti. Per fronteggiare il problema degli abusi

edilizi, le istituzioni hanno messo a punto diverse misure, tra cui sanzioni pecuniarie e la possibilità

di demolizione delle opere abusive. Tuttavia, l'efficacia di queste azioni è spesso compromessa da

una carenza di controlli e da una vigilanza inadeguata. È quindi fondamentale sensibilizzare la

popolazione riguardo ai rischi legati all'abusivismo e promuovere una cultura della legalità.-----------

Tema 11: Accertamento di conformità ai sensi dell'Art. 36 del Testo Unico

dell'Edilizia

Svolgimento (risposta sintetica di massimo 20 righe)

L'Art. 36 del Testo Unico dell'Edilizia, introdotto con il Decreto del Presidente della Repubblica n.

380 del 2001, rappresenta un'importante normativa che regola l'accertamento di conformità degli

interventi edilizi. Questa disposizione si configura come una misura di sanatoria, permettendo ai

proprietari di immobili realizzati in assenza o in difformità rispetto ai permessi di costruire di

regolarizzare la propria posizione. La sanatoria si propone di rendere conforme l'immobile alle

normative urbanistiche e edilizie vigenti, evitando così le potenziali sanzioni previste per le

irregolarità. Il procedimento di accertamento di conformità si applica a costruzioni eseguite prima

dell'entrata in vigore del Testo Unico e a quelle che, pur essendo state realizzate successivamente,

risultano in contrasto con le disposizioni edilizie. Tuttavia, è fondamentale che l’intervento rispetti i

requisiti previsti dalla normativa, non solo in termini di sicurezza e salute pubblica, ma anche

relativamente alle politiche urbanistiche locali. L'accertamento di conformità offre una chance

significativa per i cittadini, poiché consente di ottenere una legalizzazione del proprio immobile,

garantendo così la possibilità di procedere a eventuali atti di compravendita o ad altre operazioni

patrimoniali. Inoltre, contribuisce a migliorare la qualità del patrimonio edilizio esistente, riducendo

il numero di strutture abusive nel territorio. Tuttavia, la possibilità di ricorrere a questa forma di

sanatoria è accompagnata da specifiche limitazioni e condizioni. È necessario che l'intervento non

leda il panorama o l’aspetto del luogo e che non comporti un aumento della volumetria dell’edificio.

Pertanto, il controllo da parte degli enti preposti è cruciale per garantire la tutela del territorio e della

legalità. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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Dettagli
A.A. 2022-2023
43 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessioamore88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Merone Antonio.