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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Petillo Mariacristina

Questa ricerca mira a indagare il livello di disponibilità della nostra società, globalizzata e volta al superamento di ogni tipo di frontiere, a conoscere le identità dei popoli, in modo da costruire un clima di dialogo e di solidarietà che conduca al rispetto delle identità di ciascuna etnia in generale e di ciascun essere umano in particolare. Naturalmente, tale crescita si basa sulla presa di coscienza che, i valori necessari a dare senso alla nostra vita, si trovano anche nelle altre culture, del presente e del passato. Ma quello dell’educazione è un processo lungo e laborioso, e la consapevolezza non la si raggiunge in maniera immediata, ma è il risultato di una continua interazione che va avviata sin da quando si iniziano ad instaurare i primi rapporti nel nucleo familiare. Oltre alla famiglia di appartenenza, anche le diverse agenzie educative, presenti sul territorio, hanno un ruolo determinante nel sollecitare modi di pensare, di agire, di intervenire sugli altri, di rapportarsi alla società tutta e di cercare un ruolo al suo interno. In tal senso giocano un ruolo fondamentale le istituzioni scolastiche, le attività ludico-sportive, ricreative, di approfondimento. Esse, oltre ad arricchire l’individuo dal punto di vista personale, offrono opportunità di confronto tra individui che, se ben condotte, possono gettare le fondamenta per un’apertura interculturale, che è alla base della società moderna e globalizzata. Quanto più questa educazione sarà incisiva, tanto maggiore sarà l’apertura “mentale” dell’individuo nei confronti del “diverso” da sé. Come già detto, un processo educativo non sempre è veloce e naturale, poiché le varianti che lo determinano possono essere tantissime e talvolta imprevedibili. Pertanto molto spesso c’è bisogno di figure professionali che facilitino l’incontro, lo scambio, la riduzione delle distanze, l’andare incontro all’altro per eliminare preconcetti e stereotipi che fossilizzano la propulsione verso l’altro e mortificano l’espansione culturale. Il presente elaborato, lungi dal voler approfondire processi socio-educativi e culturali dei popoli, desidera sottolineare proprio l’importanza del mediatore come strumento professionale imprescindibile per l’inter-azione tra popoli, etnie, culture e individui diversi. Verrà analizzata tale figura professionale, la sua nascita, la necessità della sua presenza nelle relazioni tra individui provenienti da diversi contesti linguistici e culturali e il suo compito di facilitatore linguistico che faccia fronte alle difficoltà che potrebbero emergere all’interno dell’atto comunicativo. Una società che voglia dirsi aperta e moderna, ha bisogno di far comprendere che la condivisione di uno spazio geografico non può restare una sterile e casuale collocazione ambientale, ma deve necessariamente trasformarsi in un luogo che cresce, divenendo scenario di integrazione, di compatibili orientamenti valoriali, di condivisione di progetti, di assimilazione culturale. In tal senso, il mediatore si colloca come figura imprescindibile anche nel contesto della condivisione di valori e stili di vita, che è possibile grazie a progetti rivolti ai giovani. Si mette in evidenza l’importanza delle politiche giovanili, ossia quelle politiche interessate ai bisogni e al benessere dei giovani all’interno della società. Il loro impegno è infatti legato ad azioni alternative, come progetti di volontariato e scambi giovanili che danno senz’altro la possibilità ai ragazzi di confrontarsi con i coetanei che posseggono un background differente dal loro, in modo da ampliare le proprie conoscenze e i punti di vista. E', inoltre, stato condotto un sondaggio rivolto ai ragazzi che hanno partecipato a queste iniziative e si sono rivelati entusiasti dall’interazione con i coetanei europei, ammettendo anche di aver migliorato le proprie abilità linguistiche proprio grazie a questa esperienza, vissuta in prima persona. Nonostante spesso si siano create delle divergenze a causa di incomprensioni linguistiche, la figura del leader del gruppo ha assunto la responsabilità di mediare tra le due parti e rimediare a possibili fraintendimenti. Egli ha, infatti, svolto il ruolo di mediatore linguistico-culturale che si colloca come figura imprescindibile anche nel contesto della condivisione di valori e stili di vita. Pertanto, urge che all’interno della società caratterizzata dal pluralismo, si dia maggior spazio a questa figura e ne venga riconosciuta la professionalità.
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