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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Mercurio Concetta

Un tempo l’inferiorità della donna era assunta come qualcosa di normale all’interno della società sarda novecentesca, ed è stato evidente comprendere che le cause erano radicate nella cultura. La figura della donna era confinata tra le mura domestiche, ed era proprio lì che ritrovavano la loro “identità femminile”, responsabili della gestione della casa e della cura della famiglia. La domesticità era l'obiettivo finale del culto della vera femminilità. Una donna che prendeva anche solo in considerazione la possibilità di lavorare fuori casa era considerata poco femminile e innaturale. Grazie ad alcuni eventi sociali, come ad esempio le guerre mondiali e grazie anche ai lunghi periodi di assenza degli uomini nella transumanza, le donne del novecento sperimentano un lungo distaccamento dalle figure maschili, e per questo motivo sono state maggiormente spinte ad assumere un ruolo preponderante nel nucleo familiare rimasto, sostituendosi alla forza lavoro maschile in tutti i settori e successivamente, preso coscienza delle loro capacità, hanno mosso i primi passi verso la propria emancipazione.
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