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Estratto del documento

Esecuzione del programma

1. Il programma invia l'istruzione SQL

2. Il DBMS genera il piano di esecuzione dell'istruzione

3. Il DBMS esegue l'istruzione SQL

4. Il DBMS restituisce il risultato dell'istruzione SQL

5. Il programma elabora il risultato

6. Descrivere il significato di cursore nell'Embededd SQL

Un cursore è una variabile speciale che permette a un programma di accedere alle righe di una tabella una alla volta; il cursore viene definito su una generica interrogazione. Il cursore è una variabile speciale, dotata di un proprio stato: esiste infatti il concetto di riga corrente, che rappresenta l'ultima riga estratta dal cursore.

7. Indicare quali problematiche consentono di risolvere le transazioni

Una delle risoluzioni effettuate tramite le transazioni riguarda le problematiche legate alle banche. La base di dati bancaria è un ambiente multiutente: diversi operatori possono operare contemporaneamente sulla stessa porzione di dati. La gestione

corretta delle informazioni richiede: - meccanismi per la gestione dell'accesso concorrente alla base di dati - meccanismi per il ripristino (recovery) dello stato corretto della base di dati in caso di guasti La gestione delle transazioni è necessaria quando più utenti possono accedere contemporaneamente ai dati. 59. Descrivere cosa sono le transazioni Una transazione identifica una unità elementare di lavoro svolta da una applicazione, cui si vogliono associare particolari caratteristiche di correttezza, robustezza e isolamento. In particolare, nel nostro contesto, il concetto è rilevante soprattutto con riferimento alle operazioni che modificano il contenuto della base di dati. È una sequenza di operazioni (istruzioni SQL) di modifica dei dati, che porta la base di dati da uno stato consistente a un altro stato consistente: non è necessario conservare la consistenza negli stati intermedi. Può concludersi con un successo o un insuccesso: - in

caso di successo, il risultato delle operazioni eseguite deve essere memorizzato in modo permanente nella base di dati- in caso di insuccesso, la base di dati deve ritornare allo stato precedente l'inizio della Transazione.

60. Sia F (tabella Fornitori) una tabella così definita: F(CodF, NomeF, Nsoci,Sede) dove CodF è chiave primaria. Sia P (tabella Prodotti) una tabella così definita: P(CodP, NomeP, Colore, Taglia, Magazzino) dove CodP è chiave primaria. Sia FP (tabella di relazione tra la tabella F e la tabella P) così definita: FP(CodF, CodP, Qta) dove la coppia CodF e CodP sono chiave primaria. Scrivere, in SQL, l'interrogazione che permette di trovare il CodF e il NSoci dei fornitori con sede a Milano o Torino. Commentare quanto prodotto.

Select CodF, NSoci from F where sede = 'Milano' or sede = 'Torino'

Select CodF, NSoci from F where sede in ('Milano', 'Torino')

61. Sia F (tabella Fornitori) una tabella

Definizione delle tabelle

Sia F (tabella Fornitori) una tabella così definita: F(CodF, NomeF, Nsoci, Sede) dove CodF è chiave primaria.

Sia P (tabella Prodotti) una tabella così definita: P(CodP, NomeP, Colore, Taglia, Magazzino) dove CodP è chiave primaria.

Sia FP (tabella di relazione tra la tabella F e la tabella P) così definita: FP(CodF, CodP, Qta) dove la coppia CodF e CodP sono chiave primaria.

Interrogazione SQL

Scrivere, in SQL, l'interrogazione che permette di trovare il CodF e il NSoci dei fornitori, eccetto quelli con sede a Milano. Commentare quanto prodotto.

Select CodF, NSoci from F where sede != 'Milano'
Select CodF, NSoci from F where sede not in ('Milano')

Modello E-R

Spiega cos'è il modello E-R, quali sono i suoi costrutti principali e cosa essi rappresentano.

Nel modello E-R, viene utilizzato per ogni costrutto, una rappresentazione grafica. Come vedremo, questa rappresentazione ci consente di definire uno schema E-R mediante un diagramma che ne semplifica l'interpretazione.

I costrutti

Le principali del modello E-R sono:

  • Entità
  • Relazioni
  • Attributi
  • Identificatori
  • Generalizzazioni e sottoinsiemi

Descrivere le principali differenze tra l'utilizzo di un DBMS e quello dellagestione dei dati con file system:

L'attenzione ai dati ha caratterizzato le applicazioni dell'informatica fin dalle sue origini, ma software specificamente dedicati alla gestione dei dati sono stati realizzati solo a partire dalla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, e tuttora alcune applicazioni non ne fanno uso. In assenza di un software specifico, la gestione dei dati è affidata ai linguaggi di programmazione tradizionali, per esempio C e Fortran, oppure, in tempi più recenti, ai linguaggi a oggetti, tra cui C++ e Java. Esistono ancora diverse applicazioni scritte in COBOL, un linguaggio di programmazione degli anni Sessanta, che può ritenersi ormai superato.

L'approccio "convenzionale" alla gestione dei dati con file system prevede l'utilizzo di file e cartelle per organizzare e memorizzare i dati. Questo approccio può essere inefficiente e complesso da gestire, soprattutto quando si tratta di gestire grandi quantità di dati o di effettuare operazioni complesse come l'interrogazione e l'aggiornamento dei dati.

Un DBMS (Database Management System), invece, è un software appositamente progettato per la gestione dei dati. Utilizzando un DBMS, è possibile organizzare i dati in tabelle, definire relazioni tra le tabelle e utilizzare un linguaggio di interrogazione per recuperare e manipolare i dati in modo efficiente. Un DBMS offre inoltre funzionalità avanzate come la gestione della concorrenza, la sicurezza dei dati e la ridondanza dei dati per garantire l'integrità e l'affidabilità del sistema.

gestione dei dati sfrutta la presenza di archivi o file per memorizzare i dati in modo persistente sulla memoria di massa. Un file consente di memorizzare e ricercare dati, ma fornisce solo semplici meccanismi di accesso e di condivisione. Secondo questo approccio, le procedure scritte in un linguaggio di programmazione sono completamente autonome; ciascuna di esse definisce e utilizza uno o più file "privati". Eventuali dati di interesse per più programmi sono replicati tante volte quanti sono i programmi che li utilizzano, con evidente ridondanza e possibilità di incoerenza. Illustriamo questo concetto con riferimento a una situazione reale, di media complessità. In un'università, le informazioni relative ai docenti possono essere utilizzate in vari modi e da diverse persone o uffici; per esempio, potremmo avere le seguenti situazioni (alcune delle quali sono state semplificate o adattate a fini di presentazione): - L'ufficio del

personale è di solito responsabile delle informazioni relative alla "carriera" (per esempio, alla distinzione fra ricercatore, professore associato e professore ordinario dalla anzianità);

  • le presidenze delle facoltà (sulla base delle delibere dei consigli delle facoltà stesse) mantengono le informazioni sugli incarichi di insegnamento dei docenti;
  • l'ufficio Web di Ateneo, interessato a pubblicare le informazioni sui corsi e i relativi docenti, utilizza parte di quelle illustrate ai punti precedenti, ma necessita anche di altre, per esempio i recapiti dei docenti e i programmi dei corsi;
  • l'ufficio stipendi (quasi sempre diverso dall'ufficio del personale) utilizza le informazioni sulla carriera e quelle sugli incarichi didattici per calcolare le retribuzioni, sulla base delle regole fissate dalla legge e delle eventuali integrazioni locali.

Se ciascuno di questi soggetti gestisse separatamente le informazioni di proprio interesse,

Avremmo molte duplicazioni e, come spesso succede in presenza di duplicazioni, a lungo andare ci sarebbero molti dati con le varie copie non aggiornate nello stesso modo. Per esempio, potremmo trovare sul sito Web una qualifica diversa da quella corretta, riportata nell'archivio dell'ufficio del personale.

Le basi di dati sono state concepite in buona misura per superare questo tipo di inconvenienti, gestendo in modo integrato e flessibile le informazioni di interesse per diversi soggetti, limitando i rischi di ridondanza e incoerenza. In generale, potremmo dire che una base di dati è semplicemente una collezione di dati, di interesse per una o più applicazioni.

64. Descrivere le principali caratteristiche di un DBMS:

  • I DBMS garantiscono la affidabilità, cioè la capacità del sistema di conservare sostanzialmente intatto il contenuto della base di dati (o almeno di permetterne la ricostruzione) in caso di malfunzionamenti hardware e software.

Questo aspetto è essenziale se si pensa che in molte applicazioni (per esempio quelle finanziarie) ogni dato ha un valore enorme, che deve essere preservato nel tempo e a fronte di qualsiasi guasto del sistema, errore umano, o anche evento catastrofico. A questo scopo i DBMS forniscono specifiche funzionalità di salvataggio e ripristino (backup e recovery). In alcuni casi, i DBMS gestiscono, in modo controllato, versioni replicate dei dati, collocate su dispositivi fisici diversi e talvolta su server che sono disposti a distanza, così da garantire maggiore affidabilità complessiva.

  • I DBMS garantiscono la privatezza dei dati. Ciascun utente, opportunamente riconosciuto (per esempio in base a un nome d'utente specificato all'atto di interagire con il DBMS), viene abilitato a svolgere solo determinate azioni sui dati, attraverso meccanismi di autorizzazione.
  • I DBMS sono efficienti, cioè capaci di svolgere le operazioni utilizzando un insieme
significato. Le tipologie di cardinalità presenti nelle relazioni binarie sono: 1. Cardinalità uno a uno (1:1): indica che ogni record nella tabella A è associato a un solo record nella tabella B e viceversa. Ad esempio, nella relazione tra una tabella "Cliente" e una tabella "Indirizzo", ogni cliente ha un solo indirizzo e ogni indirizzo è associato a un solo cliente. 2. Cardinalità uno a molti (1:N): indica che ogni record nella tabella A può essere associato a più record nella tabella B, ma ogni record nella tabella B è associato a un solo record nella tabella A. Ad esempio, nella relazione tra una tabella "Dipendente" e una tabella "Progetto", ogni dipendente può essere associato a più progetti, ma ogni progetto è associato a un solo dipendente. 3. Cardinalità molti a uno (N:1): indica che ogni record nella tabella A è associato a un solo record nella tabella B, ma ogni record nella tabella B può essere associato a più record nella tabella A. Ad esempio, nella relazione tra una tabella "Prodotto" e una tabella "Categoria", ogni prodotto è associato a una sola categoria, ma ogni categoria può essere associata a più prodotti. 4. Cardinalità molti a molti (N:N): indica che ogni record nella tabella A può essere associato a più record nella tabella B e viceversa. Per rappresentare questa relazione, viene creata una terza tabella, chiamata tabella di collegamento o tabella di giunzione, che contiene le chiavi primarie delle due tabelle correlate. Ad esempio, nella relazione tra una tabella "Studente" e una tabella "Corso", ogni studente può essere iscritto a più corsi e ogni corso può avere più studenti iscritti. La tabella di collegamento conterrà le chiavi primarie delle tabelle "Studente" e "Corso" per stabilire le associazioni tra di loro.
  • Significato della corrispondenza uno a uno: le relazioni aventi cardinalità massima pari a uno per entrambe le entità coinvolte, come la relazione Dipendente riportata nella slide, definiscono una corrispondenza uno a uno tra le occorrenze di tali entità e vengono quindi denominate relazioni uno a uno.
  • Significato della corrispondenza uno a molti: in maniera analoga, le relazioni aventi un'entità con cardinalità massima pari a uno e l'altra con cardinalità massima pari a N, come la relazione Residenza della Figura, sono denominate relazioni uno a molti.
  • Significato della corrispondenza molti a molti: infine, le relazioni aventi cardinalità massima pari a N per entrambe le entità coinvolte, come la relazione Esame superato in Figura, vengono denominate relazioni molti a molti.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
28 pagine
7 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Carlo9898 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi di gestione e l'organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Longo Minnolo Antonio.