CALCARE ORGANICO
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo, pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, essi sono frammenti di altre rocce. I granuli non sono scheletrici e quindi
sono frammenti di rocce carbonatiche che si accrescono in siti e sono fabbricati interamente da organismi
(rocce carbonatiche organogene). Attraverso le caratteristiche descritte possiamo concludere che la roccia
analizzata è un CALCARE ORGANICO. CALCILUTITE
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, i granuli sono scheletrici, composti da frammenti di fossili, sono rocce
carbonatiche con tessitura particellare, la cui dimensione dei grani è minore di 2mm, essa è pertanto una
roccia sedimentaria e in particolare possiamo affermare che la roccia qui presente è una CALCILUTITE.
Essa è una roccia a grana grossa, costituita da frammenti < 2mm, ooliti, pisoliti, compatta con matrice
calcarenitica e cemento carbonatico. CALCARENITE
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, i granuli non sono scheletrici, composti da frammenti di altre rocce
carbonatiche, infatti sono rocce carbonatiche con tessitura particellare, la cui dimensione dei grani è
compresa tra i 2mm e i 0,02mm, essa è pertanto una roccia sedimentaria e in particolare possiamo
affermare che la roccia qui presente è una CALCIRENITE.
CALCIRUDITI
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, i granuli sono scheletrici, composti da frammenti di fossili, sono rocce
carbonatiche con tessitura particellare, la cui dimensione dei grani è maggiore di 2mm, essa è pertanto una
roccia sedimentaria e in particolare possiamo affermare che la roccia qui presente è una CALCIRUDITE.
Essa è una roccia a grana grossa, costituita da frammenti > 2mm, ooliti, pisoliti, compatta con matrice
calcarenitica e cemento carbonatico. CLORITOSCISTO
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, in particolare i minerali costituenti hanno approssimativamente la stessa
forma e stessa dimensione quindi i grani sono cristalli e hanno orientazione preferenziale, quindi possiamo
affermare che è una roccia metamorfica. Hanno una struttura scistosa ben sviluppata, con grana fine e il
loro colore grigio ci portano ad affermare che queste rocce sono delle FILLIADI e in particolare possiamo
affermare che sono degli SCISTI.
Dalla sua forma irregolare, dal suo colore scuro, dalla sua pesantezza e dalle faglie di scistosità possiamo
concludere dicendo che la roccia qui presente è un CLORITOSCISTO.
Il Claritoscisto è una roccia metamorfica formata dal metamorfismo regionale con forma irregolare, colore
scuro, peso elevato e con la presenza di falde dovute alla scistosità.
GABBRO
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, in particolare i minerali costituenti hanno approssimativamente la stessa
forma e stessa dimensione quindi i grani sono cristalli e hanno orientazione casuale. Inoltre presente una
tessitura olocristallina, poiché è tutta cristallizzata, e in definitiva possiamo affermare che è una roccia
ignea intrusiva.
In seguito possiamo notare che la percentuale di minerali colorati è inferiore al 90%, quindi possiamo usare
il triangolo di Streckeisen per una classificazione ancora più specifica. Nella nostra roccia possiamo
riconoscere il k-feldspato di colore bianco e in percentuale del 5%, il quarzo incolore per il 6% e infine il
plagioclasio di colore grigio chiaro per il 89%. Poiché vi è la presenza di quarzo eliminiamo il triangolo
inferiore cosi da usare soltanto quello superiore.
→ 5%
→ 6%
� Plagioclasio → P 89%
6 ×100
100 ∶ 95 = X ∶ 6 => X= = 6,32%
Q – P (6% - 89%) 95
5 ×100
100 ∶ 11 = X ∶ 5 => X= = 45,45%
Q – A (6% - 5%) 11
5 ×100
100 ∶ 94 = X ∶ 5 => X= = 5,32%
A – P (5% - 89%) 94
Q Dal triangolo di Streckeisen possiamo concludere che la nostra roccia
1 si trova in zona 10 la roccia analizzata è un GABBRO.
3 5
2 4
7
6 8 9 10 P
A 11 12 13 14
15
F GNEISS A STRUTTURA OCCHIADINA
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, in particolare i minerali costituenti hanno la stessa dimensione quindi i
grani sono cristalli e hanno orientazione preferenziale in massa di fondo scistosa. Di conseguenza la roccia
presenta una tessitura porfidoblastica cioè composta da feldspati e minerali a grana fine. Rocce con questa
tessitura sono le rocce metamorfiche, in definitiva noi possiamo affermare che la roccia qui presente è una
GNEISS, e inoltre per la presenza di grandi cristalli esso viene definito GNEISS A STRUTTURA
OCCHIADINA.
Il Gneiss è una roccia formata dal metamorfismo regionale, si forma a grandi profondità, per effetto di altre
pressioni e temperature, è una roccia ricca di quarzo, feldspati e silicati ferro-magnesiaci. Ha una pasta di
fondo scistosa con appunto una tessitura porfidoblastica, la struttura risulta poco scistosa per la minore
quantità di mica e di minerali lamellari. Il colore è estremamente variabile così come la grana.
GNEISS
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, in particolare i minerali costituenti hanno la stessa dimensione quindi i
grani sono cristalli e hanno orientazione preferenziale in massa di fondo scistosa. Di conseguenza la roccia
presenta una tessitura porfidoblastica cioè composta da feldspati e minerali a grana fine. Rocce con questa
tessitura sono le rocce metamorfiche, in definitiva noi possiamo affermare che la roccia qui presente è una
GNEISS.
Il Gneiss è una roccia formata dal metamorfismo regionale, si forma a grandi profondità, per effetto di altre
pressioni e temperature, è una roccia ricca di quarzo, feldspati e silicati ferro-magnesiaci. Ha una pasta di
fondo scistosa con appunto una tessitura porfidoblastica, la struttura risulta poco scistosa per la minore
quantità di mica e di minerali lamellari. Il colore è estremamente variabile così come la grana.
GRANITO A FELDSPATI ALCALINI
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, in particolare i minerali costituenti hanno approssimativamente la stessa
forma e stessa dimensione quindi i grani sono cristalli e hanno orientazione casuale. Inoltre presente una
tessitura olocristallina, poiché è tutta cristallizzata, e in definitiva possiamo affermare che è una roccia
ignea intrusiva.
In seguito possiamo notare che la percentuale di minerali colorati è inferiore al 90%, quindi possiamo usare
il triangolo di Streckeisen per una classificazione ancora più specifica. Nella nostra roccia possiamo
riconoscere il k-feldspato di colore rosso e in percentuale del 60%, il quarzo di colore grigio per il 35% e
infine il plagioclasio di colore bianco per il 5%. Poiché vi è la presenza di quarzo eliminiamo il triangolo
inferiore cosi da usare soltanto quello superiore.
→ 60%
→ 35%
� Plagioclasio → P 5%
5 ×100
100 ∶ 40 = X ∶ 5 => X= = 12,5%
Q – P (35% - 5%) 40
60 ×100
100 ∶ 95 = X ∶ 60 => X= = 63,16%
Q – A (35% - 60%) 95
5 ×100
100 ∶ 65 = X ∶ 5 => X= = 7,7%
A – P (60% - 5%) 65
Q Dal triangolo di Streckeisen possiamo concludere che la nostra roccia
1 si trova in zona 2 e quindi la roccia analizzata è un GRANITO A
FELDSPATI ALCALINI.
3 5
2 4
8 9 10
6 7
A P
11 12 14
13
15
F GRANITO
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, in particolare i minerali costituenti hanno approssimativamente la stessa
forma e stessa dimensione quindi i grani sono cristalli e hanno orientazione casuale. Inoltre presente una
tessitura olocristallina, poiché è tutta cristallizzata, e in definitiva possiamo affermare che è una roccia
ignea intrusiva.
In seguito possiamo notare che la percentuale di minerali colorati è inferiore al 90%, quindi possiamo usare
il triangolo di Streckeisen per una classificazione ancora più specifica. Nella nostra roccia possiamo
riconoscere il k-feldspato di colore bianco-rossiccio e in percentuale del 35%, il quarzo di colore grigio-nero
per il 40% e infine il plagioclasio di colore bianco per il 25%. Poiché vi è la presenza di quarzo eliminiamo il
triangolo inferiore cosi da usare soltanto quello superiore.
→ 35%
→ 40%
� Plagioclasio → P 25%
25 ×100
100 ∶ 65 = X ∶ 25 => X= = 38,46%
Q – P (40% - 25%) 65
35 ×100
100 ∶ 75 = X ∶ 35 => X= = 46,67%
Q – A (40% - 35%) 75
25 ×100
100 ∶ 60 = X ∶ 25 => X= = 41,67%
A – P (35% - 25%) 60
Q Dal triangolo di Streckeisen possiamo concludere che la nostra roccia
1 si trova in zona 3 e quindi la roccia analizzata è una GRANITO.
3 5
2 4
7
6 8 9 10
A P
13
11 12 14
15
F GRANODIORITE
Della roccia presa in analisi noi possiamo facilmente distinguerne i costituenti a occhio nudo pertanto essa
appartiene a determinate famiglie, in particolare i minerali costituenti hanno approssimativamente la stessa
forma e stessa dimensione quindi i grani sono cristalli e hanno orientazione casuale. Inoltre presente una
tessitura olocristallina, poiché è tutta cristallizzata, e in definitiva possiamo affermare che è una roccia
ignea intrusiva.
In seguito possiamo notare che la percentuale di minerali colorati è inferiore al 90%,
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