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A1) Siamo in presenza di rendimenti di scala crescenti, dato che gli esponenti “alfa” e “beta”
specifici della funzione proposta hanno somma maggiore a 1. Di conseguenza la distanza tra gli
isoquanti misurata lungo un raggio inclinato di 45° a partire dall’origine tende ad aumentare
(graficamente gli isoquanti si “diradano” sul piano cartesiano).
Per determinare il PmeL e il PmaL sostituisco il valore di K = 10 nell’espressione e ottengo una
funzione della sola variabile L:
0,6 0,6 0,6 0,6
Q (L) = 50*10 L = 50*3,98L = 199L
-0,4
PmeL = Q(L) / L = 199L -0,4 -0,4
PmaL = d Q(L)/dL = 199*0,6 L = 119,4 L
Q PME
PMA
A2) In concorrenza perfetta la curva di offerta della singola impresa coincide con la curva del costo
marginale: Cma = 0,00005Q
Ponendo P = Cma si ha la curva di offerta della singola impresa: P = 0,00005Q da cui otteniamo
Q = 20.000 P
La curva di offerta di mercato è la somma orizzontale delle curve di offerta delle singole imprese:
Q (tot) = 1.000*20.000P = 20.000.000P
Per determinare prezzi e quantità di equilibrio basta uguagliare la domanda e l’offerta di mercato:
20.000.000P = 100.000-5.000.000P
25.000.000P = 100.000
P = 0,004 da cui Q (tot) = 80.000
La quantità di equilibrio della singola impresa sarà invece pari a 80 e genererà un profitto di 0,32
unità di prezzo.
B1) il monopolista per massimizzare il profitto produce la quantità in corrispondenza della quale
Cma = Rma:
Cma = 4 + 2Q 2
Rma = 20 – 2Q (essendo RT = P*Q = 20Q – Q )
4 + 2Q = 20 – 2Q
Q = 4 da cui ricaviamo, in base alla funzione di domanda: P = 20 – Q = 16
I profitti totali si ricavano dalla differenza tra ricavi totali e costi totali:
2 2 2
RT – CT = (20Q – Q ) – (4Q + Q ) = 16Q - 2 Q = 32
B2) Il profitto è dato dalla differenza tra RT e CT, ovvero :
2 2
profitto = 5Q - 4,5L = 5(-0,8 + 4,5L - 0,3L ) -4,5L = - 4 +18L -1,5L
Costruendo una matrice del profitto rispetto agli addetti:
L (4,5)
4 44
5 48,5
6 50
7 48,5
8 44
il profitto massimo è dunque 50, a cui si associano L = 6; Q = 15,4
Per calcolare come varia il numero di addetti a fronte di un salario di 1,5 € o di 7,5 € andranno
costruite due nuove matrici del profitto modificando la funzione del profitto con i due nuovi valori;
le soluzioni che ne scaturiscono sono, rispettivamente:
profitto massimo = 69,5 (L = 7; Q = 16) e profitto massimo = 33,5 (L = 5; Q = 14,2)
(n.b. è anche ammesso verificare per quale valore di L la derivata del profitto rispetto a L sia pari a
zero; si riscontrano nuovamente i valori di L = 6, L = 7 e L = 5 come prima).
C1) la curva del ricavo marginale ha pendenza doppia rispetto alla curva di domanda :
Rma = 100 – 2Q
Il monopolista produrrà la quantità per la quale Rma = Cma dunque:
100 – 2Q = 60 + 2Q da cui Q = 10
Sostituendo la quantità nella curva di domanda si ottiene:
P = 100 - Q = 90
In concorrenza perfetta prezzo e quantità sono espressi dall’equilibrio tra domanda e offerta
(quest’ultima coincide con la curva del Cma), per cui:
100 – Q = 60 + 2Q ossia 40 = 3Q da cui Q =40/3 = 13,3
P = 100 – Q = 100 – 40/3 = 260/3 = 86,7
C2) Il paniere di equilibrio del consumatore è costituito dalla combinazione di beni che massimizza
la sua utilità rispettando il vincolo di bilancio. Imponiamo dunque l’uguaglianza tra SMSxy (saggio
marginale di sostituzione, inclinazione della cuva d’indifferenza) e TSxy (tasso di scambio,
inclinazione della retta di bilancio). Si avrà:
SMSxy = TSxy = Px/Py =Qy/Qx = 2
Mettendo a sistema con il vincolo di bilancio e la famiglia di curve di indifferenza si ottiene:
Qy = 2Qx Qy = 1.000
R = PxQx + PyQy da cui 1.000 = Qx + Qx ossia Qx = 500
-9
U = 10 Q Q U = 0,0005
x y
Y U= 0,0005
1000 X
500