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W PM K S

Se a ogni apprendista viene pagato un sussidio, , la curva si sposta verso

0 0

destra ed il numero di apprendisti impiegato aumenta.

ES 3.2 Un’impresa impiega lavoratori addestrati solo con competenze specifiche, apprendisti e

lavoratori generici. Essa agisce in concorrenza perfetta nel mercato del prodotto finale e quando

assume apprendisti e lavoratori generici.

1. Quale salario l’impresa paga ai propri dipendenti addestrati con competenze specifiche?

2. Come è determinato il numero di apprendisti da assumere? Spiegare per quale motivo in

questo caso il costo dell’addestramento è un costo perso per l’impresa.

(a) Il salario corrente e quello atteso per il futuro del lavoro semplice aumentano. A parità di ogni

altra condizione, quali sono le conseguenze sul numero di apprendisti impiegati? Quali sono gli

effetti sulla rendita periodica dei lavoratori qualificati che l’impresa già impiega.

(b) Il prezzo corrente e i prezzi attesi per il futuro del bene prodotto dall’impresa diminuiscono. A

parità di ogni altra condizione, quali sono le conseguenze sul numero di lavoratori impiegati?

(c) L’impresa può sempre sostituire senza costi uno dei propri dipendenti con un lavoratore

disoccupato? Si indichino gli elementi dai quali dipende il costo di sostituzione di un dipendente con

un lavoratore disoccupato.

RISOLUZIONE:

1. In addestramento specifico, il salario pagato dall’impresa è pari al salario del lavoro semplice

perché al di fuori dell’impresa stessa, le competenze acquisite con l’addestramento specifico

sono inutili. Non essendo i lavoratori organizzati in un sindacato, sono in concorrenza tra di

loro per ottenere il posto di lavoro ed il datore, detenendo potere di monopsonio li può pagare

*

con un salario pari al salario di riserva w < PM.

2. Il numero di apprendisti si determina uguagliando il salario di domanda al salario di riserva. Il

costo sostenuto dall’impresa è un costo perso perché i suoi benefici sono conseguiti solamente

se il lavoratore rimane impiegato nei periodi successivi.

(a) Se il salario corrente e quello atteso per il futuro aumentano, il numero di lavoratori impiegato

diminuisce. Inizialmente, l’aumento di w, fa spostare in alto la curva del salario di mercato.

Dall’intersezione si nota una prima diminuzione del numero di lavoratori impiegati. A seguito,

l’aumento di w, provoca una diminuzione di G che fa spostare la curva del salario di domanda

verso sinistra ed il numero di lavoratori impiegati diminuisce ulteriormente. Diminuisce anche la

rendita periodica R=PM-w.

(b) Se prezzo corrente e prezzi attesi diminuiscono, il numero dei lavoratori impiegati diminuisce

perché diminuisce PM e perché diminuisce anche G, quindi PM previsto scende.

(c) No perché per assumere un lavoratore, l’impresa sostiene un costo fisso costituito da due

componenti ossia un costo di assunzione ed un costo di addestramento specifico. Il costo fisso

quindi è una tutela per il lavoratore contro il licenziamento. L’impresa recupererà il costo pagando

il lavoratore con un salario w < PM. Licenziando prematuramente un lavoratore, non si recupera il

costo fisso che è quindi perso.

Per licenziare un dipendente e assumerne uno nuovo devono essere soddisfatte due condizioni:

-La quasi rendita R deve essere negativa;

-Deve registrarsi un calo della domanda duraturo.

ES 3.3 Un’impresa impiega solo lavoratori con addestramento specifico. Per effetto del progresso

tecnico l’impresa ha convenienza a fare uso di nuove macchine, eliminando le macchine prima

impiegate. Per questo motivo le competenze professionali dei lavoratori occupati diventano obsolete.

1. Se il salario pagato è lo stesso, l’impresa ha convenienza a riqualificare professionalmente i

propri dipendenti, oppure a licenziarli e assumere lavoratori più giovani?

2. Di quanto dovrebbe essere variato, durante il tirocinio, il salario dei lavoratori anziani rispetto

a quello dei nuovi assunti perché diventi indifferente impiegare i due gruppi di lavoratori?

3. Nel caso in cui il salario pagato è uguale per giovani e anziani, un sussidio dello stato

proporzionale al numero di lavoratori anziani impiegati potrebbe evitarne il licenziamento?

Spiegare e illustrare le risposte con un grafico.

RISOLUZIONE:

1. L’impresa licenza i lavoratori vecchi ed assume lavoratori più giovani. I costi di

specializzazione e assunzione sono infatti costi fissi. Se suppongo che i costi di assunzione

siano pari a 0, si ha comunque un costo fisso per l’addestramento specifico. Devo addestrare i

nuovi lavoratori per l’introduzione delle nuove macchine. I lavoratori giovani hanno però, a

parità di produttività, una durata attesa della vita lavorativa maggiore.

Il guadagno marginale di lavoratori giovani per l’impresa è infatti:

n m

− −

= − + = − +

∑ ∑

t t

per i giovani, per gli anziani, con

( )(

1 )

G ( PM W )(

1 r ) G PM W r

g t t v t t

= =

t 1 t 1

n>m. Perciò l’impresa ha convenienza ad assumere i lavoratori più giovani.

∆ = −

2. Data la differenza tra i guadagni marginali, se il guadagno marginale

w G G G =G

g v,

0 g v

per l’impresa è uguale per ciascuna categoria di lavoratori perciò i due gruppi hanno la stessa

∆ = −

produttività. Il salario degli anziani deve quindi aumentare di . La curva del

w G G

0 g v

salario di domanda dei lavoratori vecchi si sposta verso destra ed è uguale alla curva del

salario di domanda dei lavoratori giovani.

w dg

w =PM -K +G

0 0 g

dv

w =PM -K +G

0 0 v

*

w l a0

a0*

l

3. ∆

Potrebbe evitarne il licenziamento solo se il salario pagato è uguale a .

w

0

w PM -K +G

0 0 g

w s S

w 0 l a0

a0*

l

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
6 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher edo16rock di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia del Lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Cusin Giuseppe.