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Banca centrale europea (BCE); nel Regno Unito è la Bank of England. Le decisioni della
banca centrale riguardo all’offerta di moneta vengono prese di solito da un comitato.
Nella BCE, questo comitato è chiamato Consiglio direttivo, mentre gli organi
corrispondenti nella Bank of England e nella Fed sono, rispettivamente, il Monetary
Policy Committee (MPC) e il Federal Open Market Committee (FOMC). Questi comitati
si riuniscono periodicamente per discutere e definire le scelte di politica monetaria.
Circolante: il primo elemento da includere nel computo della quantità di moneta è il
circolante, ovvero la somma di tutte le banconote e le monete metalliche in
circolazione, utilizzate come mezzo di scambio in gran parte delle piccole transazioni
quotidiane. Tuttavia, nella maggior parte delle situazioni, chi vuole acquistare un bene
o un servizio (in negozi, supermercati, ristoranti, bar, officine, agenzie di viaggio, e
così via) oggi può pagare utilizzando una carta di debito, che permette di trasferire
elettronicamente la somma spesa dal conto corrente bancario dell’acquirente a quello
del venditore. Un altro sistema, più antiquato, per trasferire denaro tra due conti
correnti è l’assegno bancario: gli assegni sono ancora diffusamente accettati come
mezzo di pagamento, anche se ormai vengono sempre più spesso sostituiti dalle carte
di debito.
Depositi a vista: nel misurare lo stock di moneta, quindi, bisogna includere anche i
depositi a vista, cioè i fondi che gli individui detengono in forma liquida sui conti
correnti bancari, ai quali il titolare può accedere semplicemente compilando un
assegno o usando la propria carta di debito. Se si accetta l’idea di includere i depositi
a vista nello stock di moneta, allora si è indotti a prendere in considerazione una vasta
gamma di conti e depositi che gli individui detengono presso le banche e altre
istituzioni finanziarie. I titolari dei depositi a risparmio non possono trarre un assegno o
usare la carta di debito per trasferire una parte del saldo del proprio deposito, ma
possono trasferire facilmente fondi da un deposito a risparmio a un conto corrente.
Alcuni fondi comuni di investimento monetari (strumenti di gestione comune del
risparmio che raccolgono i risparmi degli individui e li investono in un portafoglio di
titoli fruttiferi, come i titoli di Stato o le obbligazioni private) permettono ai
sottoscrittori di trarre assegni o di utilizzare una carta di debito, anche se spesso
pongono vincoli per quanto riguarda l’ammontare, la frequenza e il preavviso richiesti
per il prelievo. Perciò, questi e altri strumenti possono essere inclusi nella quantità di
moneta.
Riserve: I depositi che le banche ricevono e non impiegano sono chiamati riserve.
Alcune riserve sono tenute nei caveau delle banche locali presenti in tutto il paese, ma
la maggior parte è depositata presso una banca centrale. Nella nostra economia
ipotetica tutti i depositi sono trattenuti come riserve: le banche accettano i depositi,
mettono il denaro a riserva e ve lo lasciano finché il depositante lo preleva o emette
un assegno. Questo sistema è detto sistema bancario a riserva totale.
Sistema bancario a riserva totale: Cominciamo con l’immaginare un mondo senza
banche. In un simile scenario tutta la moneta ha la forma di circolante e la quantità di
moneta è data semplicemente dall’ammontare del circolante nelle mani del pubblico.
Ai fini della nostra analisi ipotizziamo che la quantità di moneta presente
nell’economia sia di 1000 euro. Introduciamo adesso le banche. Immaginiamo
inizialmente che le banche accettino depositi ma non concedano prestiti: unico scopo
delle banche è offrire un luogo sicuro in cui tenere la moneta.
I depositi che le banche ricevono e non impiegano sono chiamati riserve. Alcune
riserve sono tenute nei caveau delle banche locali presenti in tutto il paese, ma la
maggior parte è depositata presso una banca centrale. Nella nostra economia
ipotetica tutti i depositi sono trattenuti come riserve: le banche accettano i depositi,
mettono il denaro a riserva e ve lo lasciano finché il depositante lo preleva o emette
un assegno. Questo sistema è detto sistema bancario a riserva totale.
Supponiamo che i nuclei familiari depositino tutti i 1000
euro presenti nel sistema economico presso la Prima Eurobanca. Lo stato patrimoniale
della Prima Eurobanca – cioè il prospetto contabile che mette a confronto le attività e
le passività – sarà più o meno così:
Le attività della banca sono rappresentate dai 1000 euro accantonati a riserva; le sue
passività dai 1000 euro che deve restituire ai depositanti su richiesta. Diversamente
dalle banche dell’economia reale, questa banca non concede prestiti, per cui non trae
profitto dalle proprie attività. Possiamo ipotizzare che la banca applichi una piccola
commissione sui depositi a copertura dei propri costi. Qual è l’offerta di moneta in
questa economia? Prima
della creazione della Prima Eurobanca, l’offerta di moneta era rappresentata dai 1000
euro di circolante; dopo la creazione della Prima Eurobanca, l’offerta di moneta è
costituita da 1000 euro di depositi a vista. Un euro depositato in banca riduce il
circolante di un euro, e aumenta i depositi a vista di un euro, sicché l’offerta di moneta
rimane invariata. Se le banche trattengono a riserva il 100% dei depositi, il sistema
bancario non influenza l’offerta di moneta.
Sistema bancario a riserva frazionaria: Immaginiamo ora che le banche comincino
a utilizzare il denaro ricevuto in deposito per concedere prestiti, per esempio ai nuclei
familiari che desiderano comprare casa o a imprese che vogliono investire in nuovi
impianti e macchinari. Il vantaggio per le banche è quello di poter chiedere un
interesse sui prestiti concessi. Pur impiegando una parte dei depositi per concedere
prestiti, le banche devono comunque trattenere una parte dei depositi a riserva, per
fare fronte a eventuali richieste di prelievo da parte dei depositanti. Tuttavia, nella
misura in cui l’importo dei nuovi depositi è pari approssimativamente all’importo dei
prelievi, una banca non deve necessariamente trattenere tutti i depositi a riserva.
Perciò i banchieri hanno un incentivo a concedere prestiti. Quando ciò si verifica, ci
troviamo in presenza di un sistema bancario a riserva frazionaria: un sistema in cui le
banche tengono a riserva soltanto una frazione dei depositi.
ebbene crei moneta, il sistema bancario a riserva frazionaria non genera tuttavia
ricchezza. Dando in prestito una parte delle proprie riserve, le banche offrono ai
prenditori la possibilità di compiere transazioni e aumentano per questa via l’offerta di
moneta. Ma i prenditori contraggono anche un debito nei confronti della banca, per cui
il prestito non li rende più ricchi. In altre parole, la creazione di moneta attraverso il
sistema bancario aumenta la liquidità del sistema economico, non la sua ricchezza.
Stato patrimoniale: Il prospetto contabile che mette a confronto attività e passività
contabili.
- Supponiamo che i nuclei familiari depositino tutti i 1000 euro presenti nel
sistema economico presso la Prima Eurobanca. Lo stato patrimoniale della Prima
Eurobanca – cioè il prospetto contabile che mette a confronto le attività e le
passività – sarà più o meno così:
Le attività della banca sono rappresentate dai 1000 euro accantonati a riserva;
le sue passività dai 1000 euro che deve restituire ai depositanti su richiesta.
Diversamente dalle banche dell’economia reale, questa banca non concede
prestiti, per cui non trae profitto dalle proprie attività. Possiamo ipotizzare che la
banca applichi una piccola commissione sui depositi a copertura dei propri costi.
Qual è l’offerta di moneta in questa economia? Prima
della creazione della Prima Eurobanca, l’offerta di moneta era rappresentata dai
1000 euro di circolante; dopo la creazione della Prima Eurobanca, l’offerta di
moneta è costituita da 1000 euro di depositi a vista. Un euro depositato in
banca riduce il circolante di un euro, e aumenta i depositi a vista di un euro,
sicché l’offerta di moneta rimane invariata. Se le banche trattengono a riserva il
100% dei depositi, il sistema bancario non influenza l’offerta di moneta.
- Immaginiamo ora che le banche comincino a utilizzare il denaro ricevuto in
deposito per concedere prestiti, per esempio ai nuclei familiari che desiderano
comprare casa o a imprese che vogliono investire in nuovi impianti e
macchinari. Il vantaggio per le banche è quello di poter chiedere un interesse
sui prestiti concessi. Pur impiegando una parte dei depositi per concedere
prestiti, le banche devono comunque trattenere una parte dei depositi a riserva,
per fare fronte a eventuali richieste di prelievo da parte dei depositanti.
Tuttavia, nella misura in cui l’importo dei nuovi depositi è pari
approssimativamente all’importo dei prelievi, una banca non deve
necessariamente trattenere tutti i depositi a riserva. Perciò i banchieri hanno un
incentivo a concedere prestiti. Quando ciò si verifica, ci troviamo in presenza di
un sistema bancario a riserva frazionaria: un sistema in cui le banche tengono a
riserva soltanto una frazione dei depositi.
Ecco come si trasforma lo stato patrimoniale della Prima Eurobanca dopo aver
concesso un prestito:
L’ipotesi sottostante questo stato patrimoniale è che il rapporto riserve/depositi,
ovvero la frazione dei depositi che la banca trattiene a riserva, sia pari al 20%. A
fronte di depositi per 1000 euro, la Prima Eurobanca trattiene a riserva 200 euro
e dà in prestito i rimanenti 800 euro. Notate che la Prima Eurobanca,
concedendo il prestito, aumenta l’offerta di moneta di 800 euro: prima che il
prestito venga concesso l’offerta di moneta è pari a 1000 euro, equivalenti ai
depositi presso la Prima Eurobanca. Dopo la concessione del prestito l’offerta di
moneta è pari a 1800 euro: i 1000 euro di depositi a vista più gli 800 euro
detenuti da chi ha ottenuto il prestito. Dunque, in un sistema con riserva
frazionaria il sistema bancario crea moneta.
- Ma la creazione di moneta non si ferma con la Prima Eurobanca. Se chi ha
ricevuto il prestito deposita il denaro presso un’altra banca (per esempio, la
Seconda Eurobanca) o usa il denaro preso in prestito per pagare qualcuno che,
a sua volta, deposita la somma presso una banca, il processo di creazione di
moneta continua. Ecco lo stato patrimoniale della Seconda Eurobanca:
La Seconda Eurobanca riceve 800 euro di depositi, ne trattiene a riserva il 20%
(160 euro) e concede prestiti per 640 euro. In tal modo, l