Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 26
4. Il sistema monetario Pag. 1 4. Il sistema monetario Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
4. Il sistema monetario Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
4. Il sistema monetario Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
4. Il sistema monetario Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
4. Il sistema monetario Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
4. Il sistema monetario Pag. 26
1 su 26
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Banca centrale europea (BCE); nel Regno Unito è la Bank of England. Le decisioni della

banca centrale riguardo all’offerta di moneta vengono prese di solito da un comitato.

Nella BCE, questo comitato è chiamato Consiglio direttivo, mentre gli organi

corrispondenti nella Bank of England e nella Fed sono, rispettivamente, il Monetary

Policy Committee (MPC) e il Federal Open Market Committee (FOMC). Questi comitati

si riuniscono periodicamente per discutere e definire le scelte di politica monetaria.

Circolante: il primo elemento da includere nel computo della quantità di moneta è il

circolante, ovvero la somma di tutte le banconote e le monete metalliche in

circolazione, utilizzate come mezzo di scambio in gran parte delle piccole transazioni

quotidiane. Tuttavia, nella maggior parte delle situazioni, chi vuole acquistare un bene

o un servizio (in negozi, supermercati, ristoranti, bar, officine, agenzie di viaggio, e

così via) oggi può pagare utilizzando una carta di debito, che permette di trasferire

elettronicamente la somma spesa dal conto corrente bancario dell’acquirente a quello

del venditore. Un altro sistema, più antiquato, per trasferire denaro tra due conti

correnti è l’assegno bancario: gli assegni sono ancora diffusamente accettati come

mezzo di pagamento, anche se ormai vengono sempre più spesso sostituiti dalle carte

di debito.

Depositi a vista: nel misurare lo stock di moneta, quindi, bisogna includere anche i

depositi a vista, cioè i fondi che gli individui detengono in forma liquida sui conti

correnti bancari, ai quali il titolare può accedere semplicemente compilando un

assegno o usando la propria carta di debito. Se si accetta l’idea di includere i depositi

a vista nello stock di moneta, allora si è indotti a prendere in considerazione una vasta

gamma di conti e depositi che gli individui detengono presso le banche e altre

istituzioni finanziarie. I titolari dei depositi a risparmio non possono trarre un assegno o

usare la carta di debito per trasferire una parte del saldo del proprio deposito, ma

possono trasferire facilmente fondi da un deposito a risparmio a un conto corrente.

Alcuni fondi comuni di investimento monetari (strumenti di gestione comune del

risparmio che raccolgono i risparmi degli individui e li investono in un portafoglio di

titoli fruttiferi, come i titoli di Stato o le obbligazioni private) permettono ai

sottoscrittori di trarre assegni o di utilizzare una carta di debito, anche se spesso

pongono vincoli per quanto riguarda l’ammontare, la frequenza e il preavviso richiesti

per il prelievo. Perciò, questi e altri strumenti possono essere inclusi nella quantità di

moneta.

Riserve: I depositi che le banche ricevono e non impiegano sono chiamati riserve.

Alcune riserve sono tenute nei caveau delle banche locali presenti in tutto il paese, ma

la maggior parte è depositata presso una banca centrale. Nella nostra economia

ipotetica tutti i depositi sono trattenuti come riserve: le banche accettano i depositi,

mettono il denaro a riserva e ve lo lasciano finché il depositante lo preleva o emette

un assegno. Questo sistema è detto sistema bancario a riserva totale.

Sistema bancario a riserva totale: Cominciamo con l’immaginare un mondo senza

banche. In un simile scenario tutta la moneta ha la forma di circolante e la quantità di

moneta è data semplicemente dall’ammontare del circolante nelle mani del pubblico.

Ai fini della nostra analisi ipotizziamo che la quantità di moneta presente

nell’economia sia di 1000 euro. Introduciamo adesso le banche. Immaginiamo

inizialmente che le banche accettino depositi ma non concedano prestiti: unico scopo

delle banche è offrire un luogo sicuro in cui tenere la moneta.

I depositi che le banche ricevono e non impiegano sono chiamati riserve. Alcune

riserve sono tenute nei caveau delle banche locali presenti in tutto il paese, ma la

maggior parte è depositata presso una banca centrale. Nella nostra economia

ipotetica tutti i depositi sono trattenuti come riserve: le banche accettano i depositi,

mettono il denaro a riserva e ve lo lasciano finché il depositante lo preleva o emette

un assegno. Questo sistema è detto sistema bancario a riserva totale.

Supponiamo che i nuclei familiari depositino tutti i 1000

euro presenti nel sistema economico presso la Prima Eurobanca. Lo stato patrimoniale

della Prima Eurobanca – cioè il prospetto contabile che mette a confronto le attività e

le passività – sarà più o meno così:

Le attività della banca sono rappresentate dai 1000 euro accantonati a riserva; le sue

passività dai 1000 euro che deve restituire ai depositanti su richiesta. Diversamente

dalle banche dell’economia reale, questa banca non concede prestiti, per cui non trae

profitto dalle proprie attività. Possiamo ipotizzare che la banca applichi una piccola

commissione sui depositi a copertura dei propri costi. Qual è l’offerta di moneta in

questa economia? Prima

della creazione della Prima Eurobanca, l’offerta di moneta era rappresentata dai 1000

euro di circolante; dopo la creazione della Prima Eurobanca, l’offerta di moneta è

costituita da 1000 euro di depositi a vista. Un euro depositato in banca riduce il

circolante di un euro, e aumenta i depositi a vista di un euro, sicché l’offerta di moneta

rimane invariata. Se le banche trattengono a riserva il 100% dei depositi, il sistema

bancario non influenza l’offerta di moneta.

Sistema bancario a riserva frazionaria: Immaginiamo ora che le banche comincino

a utilizzare il denaro ricevuto in deposito per concedere prestiti, per esempio ai nuclei

familiari che desiderano comprare casa o a imprese che vogliono investire in nuovi

impianti e macchinari. Il vantaggio per le banche è quello di poter chiedere un

interesse sui prestiti concessi. Pur impiegando una parte dei depositi per concedere

prestiti, le banche devono comunque trattenere una parte dei depositi a riserva, per

fare fronte a eventuali richieste di prelievo da parte dei depositanti. Tuttavia, nella

misura in cui l’importo dei nuovi depositi è pari approssimativamente all’importo dei

prelievi, una banca non deve necessariamente trattenere tutti i depositi a riserva.

Perciò i banchieri hanno un incentivo a concedere prestiti. Quando ciò si verifica, ci

troviamo in presenza di un sistema bancario a riserva frazionaria: un sistema in cui le

banche tengono a riserva soltanto una frazione dei depositi.

ebbene crei moneta, il sistema bancario a riserva frazionaria non genera tuttavia

ricchezza. Dando in prestito una parte delle proprie riserve, le banche offrono ai

prenditori la possibilità di compiere transazioni e aumentano per questa via l’offerta di

moneta. Ma i prenditori contraggono anche un debito nei confronti della banca, per cui

il prestito non li rende più ricchi. In altre parole, la creazione di moneta attraverso il

sistema bancario aumenta la liquidità del sistema economico, non la sua ricchezza.

Stato patrimoniale: Il prospetto contabile che mette a confronto attività e passività

contabili.

- Supponiamo che i nuclei familiari depositino tutti i 1000 euro presenti nel

sistema economico presso la Prima Eurobanca. Lo stato patrimoniale della Prima

Eurobanca – cioè il prospetto contabile che mette a confronto le attività e le

passività – sarà più o meno così:

Le attività della banca sono rappresentate dai 1000 euro accantonati a riserva;

le sue passività dai 1000 euro che deve restituire ai depositanti su richiesta.

Diversamente dalle banche dell’economia reale, questa banca non concede

prestiti, per cui non trae profitto dalle proprie attività. Possiamo ipotizzare che la

banca applichi una piccola commissione sui depositi a copertura dei propri costi.

Qual è l’offerta di moneta in questa economia? Prima

della creazione della Prima Eurobanca, l’offerta di moneta era rappresentata dai

1000 euro di circolante; dopo la creazione della Prima Eurobanca, l’offerta di

moneta è costituita da 1000 euro di depositi a vista. Un euro depositato in

banca riduce il circolante di un euro, e aumenta i depositi a vista di un euro,

sicché l’offerta di moneta rimane invariata. Se le banche trattengono a riserva il

100% dei depositi, il sistema bancario non influenza l’offerta di moneta.

- Immaginiamo ora che le banche comincino a utilizzare il denaro ricevuto in

deposito per concedere prestiti, per esempio ai nuclei familiari che desiderano

comprare casa o a imprese che vogliono investire in nuovi impianti e

macchinari. Il vantaggio per le banche è quello di poter chiedere un interesse

sui prestiti concessi. Pur impiegando una parte dei depositi per concedere

prestiti, le banche devono comunque trattenere una parte dei depositi a riserva,

per fare fronte a eventuali richieste di prelievo da parte dei depositanti.

Tuttavia, nella misura in cui l’importo dei nuovi depositi è pari

approssimativamente all’importo dei prelievi, una banca non deve

necessariamente trattenere tutti i depositi a riserva. Perciò i banchieri hanno un

incentivo a concedere prestiti. Quando ciò si verifica, ci troviamo in presenza di

un sistema bancario a riserva frazionaria: un sistema in cui le banche tengono a

riserva soltanto una frazione dei depositi.

Ecco come si trasforma lo stato patrimoniale della Prima Eurobanca dopo aver

concesso un prestito:

L’ipotesi sottostante questo stato patrimoniale è che il rapporto riserve/depositi,

ovvero la frazione dei depositi che la banca trattiene a riserva, sia pari al 20%. A

fronte di depositi per 1000 euro, la Prima Eurobanca trattiene a riserva 200 euro

e dà in prestito i rimanenti 800 euro. Notate che la Prima Eurobanca,

concedendo il prestito, aumenta l’offerta di moneta di 800 euro: prima che il

prestito venga concesso l’offerta di moneta è pari a 1000 euro, equivalenti ai

depositi presso la Prima Eurobanca. Dopo la concessione del prestito l’offerta di

moneta è pari a 1800 euro: i 1000 euro di depositi a vista più gli 800 euro

detenuti da chi ha ottenuto il prestito. Dunque, in un sistema con riserva

frazionaria il sistema bancario crea moneta.

- Ma la creazione di moneta non si ferma con la Prima Eurobanca. Se chi ha

ricevuto il prestito deposita il denaro presso un’altra banca (per esempio, la

Seconda Eurobanca) o usa il denaro preso in prestito per pagare qualcuno che,

a sua volta, deposita la somma presso una banca, il processo di creazione di

moneta continua. Ecco lo stato patrimoniale della Seconda Eurobanca:

La Seconda Eurobanca riceve 800 euro di depositi, ne trattiene a riserva il 20%

(160 euro) e concede prestiti per 640 euro. In tal modo, l

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
26 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alek87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Moro Alessio.