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L’esperienza conferma che il verso del calore scambiato è dal sistema a temperatura più alta al
sistema a temperatura più bassa.L’insieme dei due SET e dell’ambiente (AMB) costituisce un
sistema isolato (SI) e la trasformazione è irreversibile in quanto innescata da una differenza finita
di temperatura. La variazione di entropia è uguale alla generazione, la quale dà una misura del
grado di irreversibilità del processo. Per calcolarla è sufficiente sommare la variazione di entropia
subita da ciascuno dei due SET presenti nel sistema isolato, in quanto essendo l’entropia una
proprietà estensiva, la sua variazione complessiva è data dalla somma delle variazioni subite da
ciascun SET.Si dimostra che il 2°principio è in grado di stabilire il verso della trasformazione
facendo vedere che il processo in senso inverso è impossibile proprio perché non viene rispettato
il 2° principio della termodinamica. Si supponga infatti che il calore fluisca spontaneamente dal
SET più freddo a quello più caldo. Il calcolo della differenza di entropia fra la fine e l’inizio del
tempo di osservazione nel sistema isolato porterebbe in questo caso a un valore negativo, cioè a
una diminuzione dell’entropia.
20. Equazioni del TDS
Si consideri un sistema chiuso sottoposto ad una trasformazione internamente reversibile in
assenza di variazioni di energia cinetica e potenziale: du=δq-δl , per una trasformazione reversibile
δq int_rev=T·ds , per un sistema chiuso il metodo tipico di scambio di lavoro è quello per variazione
di volume: δl int_rev=p·dv ,sostituendo nel bilancio di energia le due espressioni da noi trovate
otterremo: du=T·ds-p·dv (prima equazione del Tds) . Considerando, invece, l’entalpia possiamo
scrivere che h=u+pv da cui deriva che dh=du + pdv + vdp. du=dh – pdv – vdp da cui si ottiene che dh
= Tds + vdp che rappresenta la seconda equazione del Tds.
21. Lavoro reversibile nel sistema chiuso
Il lavoro scambiato nei sistemi chiusi è tipicamente lavoro di variazione di volume. Il tipico
sistema chiuso abile a scambiare lavoro con l’ambiente esterno è costituito da un cilindro nel
quale una delle basi è un pistone mobile che comprime/espande il fluido contenuto all’interno
della superficie di controllo.l’espressione del lavoro reversibile per variazione di volume in un
2
= .
sistema chiuso: ∫
1
22. Lavoro reversibile nel sistema aperto
Il lavoro scambiato in questi sistemi è di tipo superficiale e si divide in due tipologie: la prima
tipologia di lavoro superficiale scambiato con l’esterno è quello che serve per introdurre il fluido
nel sistema poi per espellerlo dal sistema
La seconda tipologia di lavoro, anch’essa di tipo superficiale, è il lavoro utile vero e proprio, in
quanto può essere impiegato per gli scopi per cui si adotta il sistema termodinamico. L’energia
meccanica posseduta dal fluido viene trasformata in moto traslatorio o rotatorio di parti mobili
presenti nella macchina (pistoni o rotori palettati) o, viceversa, il moto delle parti mobili azionate
dall’esterno trasferisce energia meccanica al fluido; in entrambi i casi questo è l’effetto utile vero
e proprio della macchina.
La prima tipologia di lavoro è stata già introdotta e definita lavoro di pulsione ed è stata poi
inglobata nella proprietà entalpia la quale, compare tutte le volte che si ha a che fare con un
sistema aperto ed è quindi un fattore caratterizzante dei sistemi aperti stessi.La seconda
tipologia, invece, essendo la quota utilizzabile del lavoro scambiato in un sistema aperto
costituisce l’obiettivo delle analisi energetiche fatte sui sistemi termodinamici. È stato definito in
diversi modi: lavoro tecnico, lavoro all’albero e lavoro di elica, dall’inglese shaft work.
23. Equazione dell’energia meccanica
L’energia meccanica è definita come l’insieme di forme di energia direttamente e completamente
convertibili in lavoro da parte di un componente, quindi energia cinetica, potenziale, l’energia
legata alla pressione del fluido. L’espressione generale, valida per ogni tipo di processo,
2
2 ∆ ̇
= ̇ [− − − ] − [W]
∫
1 2
24. Equazione di Bernoulli
Un tratto di un condotto può essere interpretato come un sistema aperto che non scambia lavoro
con l’esterno, in quanto non sono presenti organi mobili capaci di trasmettere il lavoro a un
albero rotante.
Nelle ulteriori due ipotesi di:
1) processo internamente reversibile,(R· = 0);
2) fluido incomprimibile, (v = cost);
l’equazione dell’energia meccanica diventa:
2
+ + =
2
25. Perché una trasformazione adiabatica reversibile è anche isoentropica
Se si scrive il 2°principio della termodinamica per un sistema aperto si ha δqT+δsgen=dsvc poiché è
un’adiabatica vale la: δqT=0 e per essere la trasformazione int.rev., vale anche la: δsgen=0 ne
discende necessariamente che: dsvc=0
26. Teorema di Carnot
Il rendimento η di una macchina termica M qualsiasi è sempre minore o uguale al rendimento ηrev
di una macchina Mrev reversibile che operi fra le stesse temperature, dove il segno di uguaglianza
vale solo se la macchina M è reversibile. Cioè: η<=ηrev
L= QA-QB η=1-QBQA ciò implica che η=1-TBTA+TBQA*Sgen dove TBQA*Sgen=0 poiché il ciclo è
reversibile. Macchina reversibile implica rendimento massimo
27. Macchina di Carnot diretta
Ciclo di Carnot diretto: Il ciclo diretto di più elevato rendimento è quello di Carnot, costituito da due
trasformazioni isoterme e due adiabatiche. Qualsiasi ciclo reale che voglia conseguire rendimenti
elevati dovrebbe approssimare, per quanto possibile, le trasformazioni del ciclo di Carnot.
28. Macchina di Carnot inversa
Trasformazioni invertite rispetto al ciclo diretto
29. Rendimento isentropico
Il rendimento isoentropico è un particolare rendimento usato per stabilire quanto
una trasformazione adiabatica di compressione o di espansione si avvicini al caso ideale
di trasformazione isoentropica, cioè reversibile, nella quale l'entropia non aumenta, ma rimane
costante.
30. Espansori a vapore
Nelle applicazioni moderne la quasi totalità degli espansori a vapore è costituita da turbine,
dispositivi dinamici. La trasformazione che avviene nella turbina è caratterizzata da un aumento di
volume specifico, e conseguente diminuzione di pressione. Graficamente è rappresentato come un
trapezio isoscele e si ha trasferimento di lavoro dal sistema all’ambiente.
P1 > P2; - L = m*Δh. – l = Δh mentre – l = Δh . Ne segue quindi che il rendimento
reale reale ideale ideale
isoentropico è dato da: ηis=l reale/ l ideale = Δh reale/ Δh ideale
31. Espansori a gas
A differenza degli espansori a vapore, qui il fluido di lavoro opera al di sopra della propria
temperatura critica, è giusto quindi considerare questo gas come ideale. Una ulteriore ipotesi è
considerare il calore specifico come costante. Presentano lo stesso schema degli espansori a gas
P1 > P2. Sgen=m*Δs e ηis=l reale / l ideale = Δh reale / Δh ideale .Poiché Δh = Cp * ΔT, ne deriva
che ηis=Cp ΔTreale /Cp ΔTideale . Se il gas può essere assunto come ideale, il rendimento viene così
espresso ηis=L reale / L ideale
32. Compressori di vapore
I compressori sono componenti il cui scopo è aumentare la pressione dell’aeriforme che li
attraversa, in questo caso un vapore surriscaldato.Nel confronto tra caso reale e caso ideale si
nota che il salto entalpico reale è superiore a quello ideale tanto più quanto consistente è la
generazione entropica.
Il rendimento isoentropico è dato dal confronto tra i salti entalpici, reale e ideale.
ηis=L reale/L ideale= mΔh reale/ mΔh ideale.Poiché Sgen = m*ΔS, si ottiene che il rendimento ηis=L
ideale/ L reale poiché 0<η <1
33. Compressori di gas
I compressori sono componenti il cui scopo è aumentare la pressione dell’aeriforme che li
attraversa, in questo caso un gas ideale con calore specifico costante al variare della
temperatura.
nel caso dei compressori a gas si ha che P2 > P1; ηis=L ideale/L reale =Δh ideale /Δh reale ; sapendo
che Δh = Cp * ΔT il rendimento può essere riscritto come ηis=Cp ΔT ideale/Cp ΔT reale.
34. Pompe
Le pompe sono i dispositivi impiegati per aumentare la pressione dei liquidi.
35. Scambiatori a miscela
Gli scambiatori a miscela o miscelatori adiabatici sono dispositivi in cui in entrata troviamo due
fluidi che si immettono con portate massiche e
temperature differenti, per poi uscire con portata e temperatura uniche. L’aggettivo adiabatico si
riferisce al fatto che gli scambi di calore avvengono internamente tra i fluidi, senza scambiare calore
con l’ambiente esterno.
m1+m2=m3, m1ha+m2h2=m3h3,m1s1+m2s2+Sgen=m3s3
operando opportunamente sulla temperatura e portate delle correnti fluide entranti si può
ottenere la condizione desiderata in uscita. Il processo di mescolamento sarà irreversibile in quanto
la generazione di entropia sarà sempre positiva.
36. Valvole di laminazione
La valvola di laminazione è un componente il cui scopo è ridurre la pressione della corrente fluida
che lo attraversa. Ciò che provoca le cadute di pressione è il movimento verticale di un otturatore
che permette di variare la sezione di flusso. Il processo è intrinsecamente irreversibile in quanto
basa il suo funzionamento sulla presenza di attrito viscoso. Le caratteristiche del processo di
laminazione sono: scambio di lavoro nullo, scambio di calore trascurabile, variazione di energia
potenziale e cinetica trascurabili. Di conseguenza alle caratteristiche elencate il processo di
laminazione è un processo isoentalpico.
In merito al bilancio di entropia si dimostra come l’entropia generata è positiva, essendo il processo
intrinsecamente irreversibile. Il processo è isoentalpico.
37. Ciclo di Joule
(1-2) ADIABATICA
Compressione adiabatica (reversibile e quindi anche isoentropica) che ha luogo
nel compressore, con lavoro (L ) trasferito dall’ambiente al fluido.
C
(2-3) ISOBARA
Con il processo di combustione, lungo l’isobara, viene trasferita al fluido la
potenza termica (Q ) da convertire in lavoro.