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ANALOGIA
Serve a colmare un vuoto di disciplina, mentre per l'interpretazione si ricostruisce una norma di Legge, quando si opera per analogia siamo in assenza di una precisa norma di legge. Se si va oltre il significato ricostruito connesso all'intenzione del legislatore si opera per analogia. L'analogia è sancita dal 2° comma dell'art. 12 delle disposizioni preliminari.
Art. 12. (Interpretazione della legge). Fonti → Preleggi → Capo II - Dell'applicazione della legge generale 10 | Pag.
Diritto Privato – domande e risposte
Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dalle parole secondo la connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore. Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie.
analoghe ; se il caso rimane anco ra du bb io , si decide second o i p rincipigene ra li dell'ordina ment o giurid ic o dello Stat o.
Presupposti per poter creare una norma con il procedimento analogico:
- PRIMO REQUISITO: Assenza di norma: il legislatore non deve aver avuto l'intenzione didettare alcuna regola per quel caso, né espressamente né implicitamente (a volte la disciplinanegativa si ricava dall'assenza di specifica disposizione positiva);
Esempio: L'art 1350 del C.C. elenca gli atti che devono essere fatti per atto pubblico o scritturaprivata. I 13 punti indicati sono mancanti, ad esempio, gli atti che disciplinano il trasferimento deiBENI MOBILI. Dal contesto normativo e dalla ratio comprendiamo che la norma, emanata nel1942, prevedeva una preferenza della proprietà immobiliare, lo sviluppo del mercato mobiliare(titoli, pietre preziose, ecc.) e ha inserito il dubbio di estendere la forma scritta anche altrasferimento dei beni mobili.
In tal caso il legislatore non ha voluto normare il trasferimento dei beni mobili, in tal modo il silenzio del legislatore ha, di fatto, creato una norma che afferma che il trasferimento dei beni mobili non è soggetto ad atto pubblico o a scrittura privata autenticata. 2. SECONDO REQUISITO: Norma che regola un caso simile o una materia analoga (in mancanza si attinge ai principi generali) Si deve quindi rintracciare una norma che regoli un conflitto di interessi dello stesso tipo. Pensiamo alla giurisprudenza che riguarda i segni distintivi dell'impresa dove vengono applicati per analogia i tratti distintivi del MARCHIO DI IMPRESA è estesa per analogia anche ad altri elementi caratteristici dell'impresa quali ditta e denominazione sociale. 3. TERZO REQUISITO: Non deve trattarsi di norma penale né eccezionale Terzo requisito è un requisito di carattere negativo. È previsto dall'articolo 14 delle preleggi e che richiama un principio, per alcuni.versi è un principio costituzionale e anche un principio sancito dal Codice penale. Infatti, l'articolo 14 delle preleggi dice che "le leggi penali e quelle che fanno eccezione a regole generali o ad altre leggi non si applicano oltre i casi e i tempi in essere considerati". In una norma penale ogni soggetto deve essere in grado di sapere in anticipo se la sua condotta è passibile di sanzione penale e lo deve sapere in modo certo. La pena deve essere indicata in relazione a comportamenti esattamente specificati da una norma entrata in vigore prima del fatto commesso. Ci si riallaccia anche all'articolo 1 del Codice penale, la norma penale non è una norma che è applicabile per analogia, se una norma prevede una pena questo non è applicabile per analogia. Anche nel codice civile ci sono norme che prevedono delle pene, ci sono delle sanzioni private pseudo penalistiche, pensiamo ad esempio al secondo comma dell'articolo 1815 del codice.civile che nel sanzionare la clausola che prevede gli interessi usurari prevede che questa clausola sia nulla e non sono dovuti interessi (neanche gli interessi legali che sarebbero gli interessi corrispondenti alla normale restituzione del capitale dato dal cosiddetto usuraio in prestito alla vittima di usura) e quindi si prevede un qualcosa che è una sanzione in più rispetto alla normale restituzione del denaro, il prevedere che non sono dovuti interessi neanche gli interessi legali. Prevedendo una sanzione pseudo penalistica, non può essere estesa analogicamente.
Altro requisito negativo non si deve trattare di norma eccezionale. Norme che si definiscono eccezionali in quanto adottate in situazioni eccezionali quali, ad esempio, guerre, epidemie, terremoti, e che per questo contengono disposizioni da non confondere con le leggi eccezionali di cui all'art. 14 delle disp. gen., avente ad oggetto norme che fanno
eccezione aregole generali e per questo definibili piuttosto come norme speciali. Le norme speciali sono quelleche si applicano solamente: in alcune materie. Esempio: le norme che prevedono la sospensionedel pagamento di debiti scaduti in caso di calamità naturali riguardano solamente tale circostanza edeterminate categorie di soggetti.È importante andare, ancora una volta, a vedere qual è l'intenzione del legislatore. Si capire seeffettivamente il legislatore ha inteso escludere l'applicazione di quella norma per altri casi, cioè hafatto sì che quella norma si applichi esclusivamente e specificamente solo a quei casi.La vera ricerca deve essere una ricerca che tende allo scopo voluto dal legislatore, il legislatore inalcuni casi ha inteso dare una disciplina solo per specifici o specifiche fattispecie allora non si potràapplicare quella norma a fattispecie diverse.5) Differenza tra analogia e interpretazione estensiva;A differenzadell'interpretazione restrittiva, l'interpretazione estensiva estende il significato di un termine o di una locuzione, oltre il suo significato immediato di una norma esistente, mentre uno degli elementi essenziali dell'analogia è proprio la mancanza di una norma (né espressa, né implicita - a volte la disciplina negativa si ricava dall'assenza di specifica disposizione positiva). Interpretazione => è pur sempre collegata al senso delle parole normativamente espresse. Analogia => presuppone che l'ipotesi concreta non sia in alcun modo riconducibile all'ambito semantico della norma, ma risulti "affine" ad un caso da essa contemplato sulla base di una similitudine sufficiente a ricorrere ad una medesima disciplina (requisito cd. eadem ratio). L'analogia non si applica alle norme penali né eccezionali mentre l'interpretazione estensiva può essere applicata anche ad esse. Il ragionamentoanalogico richiama l'argomento a simili: ma vi è una differenza fra i due tipi di ragionamento. Con l'argomento a simili non siamo tecnicamente in presenza di una lacuna, ma si sta estendendo l'applicazione di una norma ad una fattispecie più ampia di quella prevista esplicitamente nel testo di legge (vietato cani = vietato gatti).
- La differenza consisterebbe in questo: mentre l'interpretazione estensiva è interpretativa, l'interpretazione analogica è integrativa
Una prima risposta risiede nel fatto che nell'interpretazione estensiva la somiglianza è nota (cani e gatti; macchine e trattori), mentre nell'analogia la somiglianza non è così scontata. Essa va costruita e, soprattutto, argomentata.
In sintesi: il ragionamento analogico non è tipico del diritto ma del ragionamento pratico generale.
Nell'interpretazione per analogia è necessario anche analizzare la ratio legis:
Facciamo il caso di un individuo che si finga il marito di una donna e poi risulta non esserlo; il consenso al rapporto non si presume e dunque si presume vi sia un episodio di violenza. Tale regola si applica altresì alla falsa simulazione di essere il fidanzato? Se l'intenzione del legislatore è l'analisi del CONSENSO, la regola si deve dunque applicare analogicamente anche ai fidanzati visto che il presupposto è lo stesso. Se invece la ratio è quella di evitare l'adulterio allora l'analogia non si applica. 12 | P a g . Diritto Privato – domande e risposte 6) L'applicazione della legge nel tempo e nello spazio; L'efficacia della norma giuridica consiste nella sua capacità di produrre effetti. Ogni norma giuridica ha un'efficacia limitata nel tempo, perché dopo un certo periodo di tempo può essere modificata, sostituita o eliminata da altre norme. L'efficacia, quindi, va dal momento.dell'entrata in vigore fino a quello della perdita dell'efficacia
La legge entra normalmente in vigore, cioè inizia ad esplicare la sua efficacia normativa, il 15° giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. L'intervallo tra la pubblicazione della legge e la sua entrata in vigore è detta vacanza della legge (vacatio legis). È anche possibile che la legge preveda la sua immediata entrata in vigore a seguito della pubblicazione (c.d. decreti catenaccio, ad esempio, decreti per aumento costo sigarette).
Anche i regolamenti entrano normalmente in vigore il 15° giorno successivo a quello della pubblicazione (art. 10 disp. preliminari.).
Decreto-legge: Entra in vigore il giorno stesso o il giorno successivo alla pubblicazione. Il decreto-legge deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, altrimenti perde efficacia sin dall'inizio.
Decreto legislativo (d. lgs.): Il decreto legislativo, dopo l'approvazione del
Consiglio dei ministri, viene emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Entra in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione.
Il Decreto-legge e il Decreto Legislativo sono due atti aventi forza di legge emanati dal Governo. Nonostante vengano emanati dallo stesso organo dello Stato, presentano importanti differenze.
In Italia il potere legislativo è affidato al Parlamento che emana le leggi ordinarie. Nonostante ciò, in casi particolari di necessità o per materie particolarmente complesse e tecniche è previsto l'intervento del Governo.
Con il Decreto-legge e il Decreto Legislativo al Governo viene affidato il potere legislativo, ovvero la possibilità di emanare atti aventi forza di legge ordinaria che, tuttavia, devono essere convertiti e approvati dal Parlamento entro tempi ben precisi o devono partire proprio dall'iniziativa parlamentare.
Decreto Legge e Decreto Legislativo: definizione e differenza
Il Decreto-legge
otere di adottare decreti legge, che hanno forza di legge ma devono essere successivamente convertiti in legge dal Parlamento entro un determinato termine. Questa procedura è stata introdotta per consentire al Governo di intervenire in situazioni di emergenza o di particolare urgenza, senza dover attendere i tempi lunghi del processo legislativo ordinario. Tuttavia, l'uso e l'abuso dei decreti legge da parte dei governi ha suscitato diverse critiche, in quanto si ritiene che possano essere utilizzati in modo arbitrario o per scopi politici. Pertanto, è importante che l'uso dei decreti legge sia limitato alle situazioni effettivamente di necessità e urgenza, e che venga garantito un adeguato controllo parlamentare sulla loro conversione in legge.