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Formattazione del testo
L′espressione (p)
indica il numero di coppie di inversione per la permutazione p
.
Il segno di p
è dato da sign(p) = (-1)^(p)
.
Una permutazione p
è di classe pari se sign(p) = 1
(cioè (p)
è pari), di classe dispari se sign(p) = -1
(cioè (p)
è dispari).
Definizione di determinante:
Sia A
una matrice n x n
. Il determinante della matrice A
è dato da:
det(A) = ∑ sign(p) * a1,p(1) * a2,p(2) * ... * an,p(n)
dove la somma è estesa a tutte le possibili permutazioni p
di n
elementi e ai,j
indica l′elemento della matrice A
nella riga i
e colonna j
.
Proprietà dei determinanti:
Se B
è ottenuta scambiando due righe (o colonne) di A
, allora det(B) = -det(A)
.
La eliminazione di Gauss è una procedura che permette di trasformare una qualunque matrice quadrata A in una matrice triangolare, mediante una successione finita di trasformazioni elementari del tipo:
- Scambio di due differenti righe (o colonne):
i ↔ j
- Somma di una riga (o colonna) con un'altra moltiplicata per uno scalare:
i ↔ i + jα
Poiché le trasformazioni del tipo 1 cambiano il segno del determinante, mentre le trasformazioni del tipo 2 non alterano il determinante, le matrici A ed A' avranno lo stesso determinante se si è operato un numero pari di scambi di righe o colonne, se invece si è operato un numero dispari di scambi allora A' = -A.
Descriviamo ora il metodo di eliminazione di Gauss. Sia
A =
a11 | a12 | ... | a1n |
a21 | a22 | ... | a2n |
... | ... | ... | ... |
an1 | an2 | ... | ann |
dove aij ≠ 0 (se A è una matrice quadrata di ordine n).
Mediante scambi di righe o colonne facciamo in modo che 11diversa dalla matrice nulla ciò è sempre possibile). Dobbiamo ora operare in modo che tutti gli elementi della=j n2,3, , ,prima colonna, eccetto il primo, siano nulli. Pertanto, per ogni basta sottrarre alla j-esimaLa / a .riga della matrice A la prima riga moltiplicata per j 1 11Si ottiene così una matrice del tipo:
La a a
11 12 1n
L
0 a a
22 2 n
A' = M M O M
L
0 a a
n 2 nn
che ha lo stesso determinante della matrice A o, al più, il suo opposto. Operando in modo analogo sulle colonne successive, si perviene ad una matrice triangolare il cui determinante differisce da quello di A al più per il segno.
Rango di una matrice
La proprietà d consente di stabilire rapidamente se un sistema di n vettori numerici di ordine n,4v , v , , v , è linearmente dipendente o indipendente. Basta infatti considerare la matrice A che ammette:
L1 2 nv , v , , v
Vettori come righe o come colonne e calcolare il determinante di A. Se Δ = 0 allora i vettori saranno linearmente dipendenti, diversamente essi saranno linearmente indipendenti.
Sia A una matrice. Si dice minore di ordine k di A (k ≤ m e k ≤ n) una matrice quadrata di ordine k ottenuta da A sopprimendo m-k righe e n-k colonne. ρ ∈ M(R), e si indica con (A) l'ordine massimo di un minore.
Si definisce rango di una matrice A m x n il massimo ordine di un minore estratto da A con determinante diverso da zero. ρ.
Ovviamente, se la matrice A è quadrata di ordine n, allora (A) = n se e solo se il determinante di A è diverso da zero.
Teorema. Sia A una matrice m x n. La dimensione dello spazio generato dalle righe della matrice A coincide con la dimensione dello spazio generato dalle colonne di A. Inoltre si ha: (A) = dim L(Rn) = dim L(Rm).
I minori della matrice aventi determinante non nullo e di ordine massimo (cioè pari al rango)
di A) sono determinanti fondamentali. Le righe e le colonne che formano un determinante fondamentale costituiscono una base, rispettivamente, di ( )( ) 1 2 na , a , , a a , a , , aL e di L. Cioè costituiscono un sistema massimo di righe e di colonneL L1 2 mlinearmente indipendenti. ∈ M ( R )Teorema (degli orlati). Una matrice A ha rango h se e solo se esiste un determinante di ordine h conm , ndeterminante non nullo tale che tutti i suoi orlati abbiano determinante nullo.Inversa di una matrice −∈ 1M (R ) Asi dice invertibile se esiste una matrice, detta matrice inversa, taleUna matrice quadrata A n− −⋅ = ⋅ =1 1A A A A Iche .nPer un calcolo più rapido della matrice inversa conviene applicare le seguenti proprietà:−≠ =• 1-1A AA 0A invertibile e .⇒ − *≠ 1=• -1 tA 0 A ( A )( A )A invertibile e .⇒*Dove A = (A ) è la matrice i cui elementi sono i complementi algebrici degli elementi di ugualeposizione diijASistemi lineariUn sistema lineare è un insieme di m equazioni in n incognite a coefficienti in un campo K.Un sistema lineare si può quindi indicare nel modo seguente:
∑i=1naijxi = bj
S : L11x1 + L12x2 + ... + L1nxn = b1
L21x1 + L22x2 + ... + L2nxn = b2
..........
Lm1x1 + Lm2x2 + ... + Lmnxn = bm
aij, bj ∈ K
Con i ∈ {1, 2, ..., m} e j ∈ {1, 2, ..., n}
Gli scalari aij si chiamano coefficienti delle incognite, mentre gli scalari bj si diconoij itermini noti. bj ∈ K
Ad ogni sistema lineare S si può associare la matrice dei coefficienti A = (aij), detta ancheij m×n matrice incompleta, e la cosiddetta matrice completa C ottenuta aggiungendo ad A la colonna dei termini noti.
a11 a12 ... a1n b1 a21 a22 ... a2n b2 ... am1 am2 ... amn bm
Si chiama soluzione del sistema S una n-upla di K che verifica tutte le equazioni.
delL1 2 nsistema S, ossia: α α α+ + + = a a a bL11 1 12 2 1n n 1 α α α+ + + = a a a bL21 1 22 2 2 n n 2 .......... .......... .................... . α α α+ + + =a a a b Lm1 1 m 2 2 mn n mo equivalentemente, utilizzando la forma vettoriale,α α α+ + + =1 2 na a a b(*) .L1 2 n ≠ ∅,L’insieme delle soluzioni di S sarà indicato con Sol(S). Il sistema S si dice compatibile se Sol(S) ossiaesiste qualche soluzione, si dice, invece, incompatibile (o impossibile) se è privo di soluzioni, cioè Sol(S) =∅. bDalla relazione (*) si deduce che se il sistema S è compatibile allora la colonna dei termini noti èb dipende linearmente dalle colonne dellacombinazione lineare delle colonne della matrice A. Viceversa se( )β β β β β β+ + + =1 2 n, , , a a a bmatrice A, allora esiste una n-upla di K tale che , maLL1 2 n 1 2 n( )β
β β, , ,questo vuol dire che è una soluzione, cioè che il sistema è compatibile. Possiamo allora concludere dicendo che il sistema S è compatibile se e solo se . Inoltre, se il sistemaLb come combinazione lineare deiS è compatibile, le sue soluzioni sono tante quanti i modi di esprimere1 2 na , a , , avettori . Questi risultati ci consentono di provare i seguenti:L ρ ρ=( A ) ( C )Teorema di Rouché – Capelli. Un sistema lineare AX = B è compatibile se e solo se .ρ ρ =1 2 n 1 2 n( A ) L ( a , a , , a ) ( C ) L ( a , a , , a , b )Dimostrazione. Sappiamo che = dim e .L L∈ 1 2 nb L ( a , a , , a )Se il sistema è compatibile, e, dunque,Lρ ρ=1 2 n 1 2 nL ( a , a , , a , b ) L ( a , a , , a ) ( A ) ( C )= e .L Lρ ρ= 1 2 n 1 2 n( A ) ( C ) L ( a , a , , a ) L ( a , a , , a , b )Viceversa, se allora i sottospazi e hanno laL L⊆1 2 n 1 2 nL ( a , a ,a) La, aa, ..., ab)stessa dimensione, ed essendo , essi necessariamente devonoL Lcoincidere. Pertanto: ∈ 1 2 n 1 2 nb La, aa, ..., ab) La, aa, ..., aa)= .L LDunque il sistema è compatibile. ρ ρ( A ) ( C )= = n, allora il